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Phanteks Enthoo Pro, siamo sicuri che sia l’entry level della famiglia? - Phanteks Enthoo Pro, Analisi dell’interno

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2Ciao a tutti lettori di XtremeHardware, oggi andremo ad analizzare il modello entry level dei cabinet appartenenti alla famiglia Enthoo, comprendente l’Enthoo Primo (link) e l’Enthoo Luxe e ai quali si aggiungeranno in futuro l’Enthoo Evolv e il Mini XL.Con questi cabinet Phanteks è entrata prepotentemente in questo settore con soluzioni innovative e una qualità superiore alla media, ottenendo davvero molti awards con il suo modello Enthoo Primo.Per soddisfare le esigenze di altri utenti Phanteks ha presentato altri due cabinet che sono inferiori sia a livello di dimensioni sia a livello di feature presenti. Il  Phanteks Enthoo Pro che recensiamo oggi è il modello PH-ES614P caratterizzato dal pannello laterale finestrato e dal PSU cover interno.

 

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Phanteks Enthoo Pro,  Analisi dell’interno

Il design dell’interno del case è classico, con la predisposizione per alimentatore in basso (coperto da un elegante pannello removibile) e scheda madre in alto. La colonna copri bay è davvero ben realizzata e molto elegante. Un unico pannello che contiene sia i bay esterni da 5,25” e che nasconde anche il doppio cestello degli hard-disk girati di 90 gradi in modo da avere le connessioni verso il pannello laterale non finestrato dove vi è un discreto spazio  per il cable management. La ventola frontale da 200mm mostra la sua presenza da una apposita apertura ricavata nel pannello.

 

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Piatto scheda madre, CPU e cablaggio

Il piatto della scheda madre è realizzato completamente in acciaio e presenta ben 7 passacavi gommati, posizionati in maniera tutt’altro che casuale: apprezziamo il foro per il passaggio del connettore 8 pin di alimentazione alla CPU, i fori in basso per le connessioni del pannello frontale e i fori laterali per l’alimentazione della mainboard e delle periferiche, oltre ai cavi dati SATA.

 

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Togliamo l’altro pannello laterale e osserviamo la parte del case nel retro della scheda madre. Notiamo subito un ampio foro sul retro del socket per facilitare le operazioni di montaggio e smontaggio di eventuali dissipatori o waterblock con relativi backplate e staffe di ritenzione, senza dover estrarre la scheda madre dal case.

Questa parte del case appare molto ordinata e ben studiata; sotto i bay esterni da 5,25” troviamo il cestello degli hard disk con 4 slitte ognuno. Il cestello può essere rimosso interamente oppure può essere rimossa una delle due gabbie. Per quanto riguarda gli SSD oppure gli hard disk da 2,5”, sono presenti due predisposizioni, una proprio sotto il retro del socket della scheda madre e una più in basso, alle spalle dell’alimentatore.

I cavi delle connessioni del case risultano già ben ordinati grazie alle fascette in velcro (a cui si possono aggiungere quelle fornite in dotazione, utilizzando gli altri numerosi punti di ancoraggio ricavati su questo pannello) che possono essere facilmente aperte e richiuse per includere altri cavi.

Lo spazio a disposizione per il cable management varia da 2,7cm (cosi come dichiarato dal fornitore) a circa 3,3 cm nella parte inferiore del case: un po’ più di spazio che sarà sicuramente utile.

 

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Sul retro del case c’è anche un piccolo fan hub PWM che va collegato alla presa CPU_FAN della scheda madre e invia il segnale PWM ad altri 6 canali. Nel caso in cui l’assorbimento delle ventole utilizzate superi quello previsto dal manuale della scheda madre è possibile alimentarlo tramite un molex 12V. Il funzionamento è comunque spiegato in maniera molto dettagliata sul manuale.

 

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Sul retro troviamo i vari cavi del pannello frontale da collegare sulla scheda madre.  

  • Connettori di accensione, reset, LED HDD e LED di stato
  • 1 connettore USB 2.0
  • 1 connettore USB 3.0
  • Connettore  HD Audio

 

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Tornando all’altra parte del case, possiamo analizzare nel dettaglio alcuni particolari. L’alimentatore e i relativi cavi vengono coperti da un elegante pannello removibile che presenta anche un passacavo gommato.

  

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Tolta la copertura possiamo notare come l’alimentatore venga adagiato su dei piedini antivibrazione, nonché la presenza di un ulteriore passacavo gommato per far passare i cavi dell’alimentatore nella parte destra del case. Vi è oltretutto sul fondo del case una predisposizione per montare altre due ventole da 120mm oppure un radiatore da 240mm. Nella foto i filtri antipolvere (mostrati in precedenza) sono stati rimossi per rendere più visibile il fondo del case.

 

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I copri slot PCI forati sono 8 e sono fissati al telaio con delle viti a pomello facilmente azionabili anche senza giravite; a lato troviamo la predisposizione per il montaggio di una vaschetta cilindrica. Non sono presenti invece passatubi gommati.

 

Gestione unità da 5,25, 3,25 e 2,5 pollici

 

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Per quanto riguarda il montaggio di periferiche nei bay frontali,  come possiamo vedere ci sono i cage degli hard disk e i 3 bay esterni da 5,25”,  con relativo sistema di bloccaggio tool-less (corredati di logo Phanteks); per sbloccare sarà sufficiente premere sul pulsante “push”.

 

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Per lo storage, come abbiamo visto sul retro, ci sono due cage con 4 slot da 3,5” ognuno ed è possibile rimuoverne uno oppure entrambi, basterà svitare le viti tool-less.. Sulle slitte è possibile installare anche hard disk da 2,5” utilizzando le viti presenti nella toolbox.

 

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Particolarità, il cage è dotato di spugna antivibrazioni nella parte che si va ad appoggiare alla colonna copri bay.

 

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Rimuovendo il cage, otteniamo la predisposizione per montare un radiatore da 240 sul fondo e allo stesso modo guadagniamo spazio alle spalle della ventola frontale per poter installare eventualmente un radiatore sul frontale.

 

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Corsair

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