Ciao Mondo 3!

2Ciao a tutti lettori di XtremeHardware, oggi andremo ad analizzare il modello entry level dei cabinet appartenenti alla famiglia Enthoo, comprendente l’Enthoo Primo (link) e l’Enthoo Luxe e ai quali si aggiungeranno in futuro l’Enthoo Evolv e il Mini XL.Con questi cabinet Phanteks è entrata prepotentemente in questo settore con soluzioni innovative e una qualità superiore alla media, ottenendo davvero molti awards con il suo modello Enthoo Primo.Per soddisfare le esigenze di altri utenti Phanteks ha presentato altri due cabinet che sono inferiori sia a livello di dimensioni sia a livello di feature presenti. Il  Phanteks Enthoo Pro che recensiamo oggi è il modello PH-ES614P caratterizzato dal pannello laterale finestrato e dal PSU cover interno.

 

 

Phanteks è un marchio con oltre 20 anni di esperienza internazionale per quanto riguarda le soluzioni di dissipazione termica. Da specialisti ci siamo evoluti in una compagnia che offre diverse soluzioni di prodotti. Con il nostro know-how e le nostre abilità tecniche, ed esperienza nel settore del marketing, siamo riusciti a massimizzare la resa termica e le capacità dei nostri prodotti. Siamo sempre riusciti in questo per via del nostro interesse nella ricerca di soluzioni all’avanguardia. Il team di progettazione Phanteks ha sede in Europa, in Olanda, e consiste in brillanti ricercatori, designers e sviluppatori che hanno sempre avuto successo nella ricerca delle necessità e dei bisogni dei videogiocatori. Questo implica una grande qualità nelle nostre soluzioni proprietarie. La nostra qualifica implica che nessun lavoro è impossibile dal compiersi e che ogni consumatore riceve un servizio professionale e personale, che è raro da trovarsi nell’attuale panorama commerciale.

 enthoo pro

 


Specifiche Tecniche

Riportiamo di seguito le caratteristiche tecniche complete del prodotto:

 

Al fine di comprendere meglio le potenzialità del case in esame cerchiamo di capire il significato delle varie sigle relative ai form factor, specialmente i meno comuni.

 

specifiche

 

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Il Phanteks Enthoo Pro è compatibile con molti formati partendo dal Mini-ITX fino allo standard EATX, rendendolo così adeguato alla maggior parte delle schede madri in commercio e permettendo di installare varie configurazioni hardware.

 

formato

 

Allo stesso modo la possibilità di montare schede video lunghe fino 347mm (472mm togliendo i cage degli hard-disk) lo rende compatibile con tutte le VGA sul mercato.

 


Confezione e bundle

La confezione è realizzata in semplice cartone con stampe in nero. Da un lato vi è una scritta grande che identifica l’Enthoo Pro e la sua appartenenza alla Enthoo Series. Al centro vi è il disegno stilizzato del case e in basso il logo Phanteks. Sotto il logo, una dicitura ci ricorda che il case è disegnato in Olanda.

 

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Dall’altro lato invece vi sono delle immagini esplicative che mostrano il frontale del case, i lati e varia caratteristiche tecniche, come la possibilità di rimuovere i filtri e le compatibilità sia per quanto riguarda le ventole sia per quanto riguarda la possibilità di installare radiatori. Sui lati corti invece vi sono le classiche specifiche tecniche del case e le varie compatibilità.

 

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Una volta aperta la confezione possiamo constatare che il case è ben imballato e protetto dalle classiche sagome di polistirolo e da un telo di plastica per evitare danni accidentali durante il trasporto; sulla paratia finestrata vi è inoltre una protezione adesiva in plastica per proteggere il plexiglass da eventuali graffi.

 

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All’interno del case troviamo un piccolo “accessory box” in cartone che contiene tutto il bundle che è composto da:

  • Manuale di installazione
  • Fascette in velcro con scritta Phanteks
  • Staffa per montaggio vaschetta cilindrica
  • Box viteria suddiviso per tipologia

 

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Il manuale è davvero completo e ben fatto, ed è scaricabile anche in formato pdf qui (link http://www.phanteks.com/assets/manuals/Enthoo-Pro.pdf)

 


Phanteks Enthoo Pro,  Analisi dell’esterno

Una volta estratto il Phanteks Enthoo Pro dalla sua confezione, notiamo subito una somiglianza con il fratello maggiore Enthoo Primo, ma il Pro è decisamente più compatto.

Il design è elegante ma allo stesso non troppo anonimo.

 

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Fronte, porzione superiore ed ingressi superiori

Il frontale del case è realizzato con una plastica di buona qualità ad effetto alluminio spazzolato.

 

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Coperte da uno sportellino troviamo le connessioni frontali del case:

  • 2 USB 2.0
  • 2 USB 3.0
  • Jack cuffie
  • Jack microfono
  • Tasto reset

Anche i 3 copribay sono ben fatti e contribuiscono a mantenere pulita la linea del frontale; la griglia mesh frontale, da cui s può intravedere la generosa ventola Phanteks da 200mm, permette invece di dare un tocco di aggressività al frontale.

 

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Il pannello frontale è facilmente removibile, permettendo una veloce pulizia del filtro anti polvere. Si può notare subito come il telaio del case in acciaio SECC appaia decisamente robusto e ben realizzato, con diverse predisposizioni (vedremo poi come il frontale possa ospitare diversi tipi di ventole e radiatori) e nessun difetto di lavorazione.

 

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La parte superiore del case presenta il tasto di accensione contornato da un LED azzurro e una generosa apertura che può ospitare fino a 3 ventole da 120 o 140mm. Il tutto è coperto da una con griglia a nido d’ape con maglie  molto ampie tra di loro. Questo faciliterà sia il pescaggio dell’aria e eviterà il fastidioso effetto “rombo” che possono produrre alcune ventole quando le maglie della griglia sono troppo strette.

 

Retro

Osservando la parte posteriore del Phanteks Enthoo Pro partendo dal basso troviamo l’alloggiamento per l’alimentatore e 8 slot PCI con relativi coprislot forati molto ben realizzati; accanto ad essi, una predisposizione per il montaggio del bracket per il fissaggio della vaschetta cilindrica. Nella parte superiore vi è poi la ventola da 140mm (fornita in dotazione); in particolare la ventola è posizionabile a diverse altezze in quanto più che dei fori prestabiliti ci sono delle vere e proprie “guide”, in modo da poter far scorrere la ventola in alto o in basso a seconda delle proprie esigenze.

 

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Paratia laterale sinistra e destra

 

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La paratia destra è classica ed è ancorata al telaio da due viti con pomello tool-less che hanno la particolarità di avere un washer di gomma che si frappone tra il corpo della vite e il telaio del case, in modo da non rovinarne la vernice in caso di frequenti rimozioni del pannello. Dalla vista laterale si possono apprezzare le prese d’aria ricavate nella parte frontale a beneficio del pescaggio della ventola.

 

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Dall’altro lato, invece, la paratia presenta una doppia finestratura in plexiglass, caratterizzato da un leggero effetto fumé. La prima, con “vista hardwdare”, è molto ampia e di classica  forma rettangolare, la seconda invece, più piccola, ha una forma particolare che sicuramente contribuisce a conferire  personalità al case e mette in vista la colonna copri bay con il logo Phanteks.

 

Parte inferiore

Il case poggia su 6 piedini di buone dimensioni (consentono di rialzare il case da terra di circa 3cm) e provvisti anche di gomma che ha sia una funzione anti-scivolo sia anti-vibrazione. Sul fondo del case notiamo diversi particolari. Partendo dalla parte frontale troviamo altre prese d’aria per la ventola frontale e notiamo come il fondo del telaio sia completamente formato da una griglia a nido d’ape, garantendo quindi un buon afflusso d’aria, mitigato dai due generosi filtri antipolvere facilmente removibili (quello posteriore è dotato di una piccola maniglia per facilitare l’operazione).

 

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Phanteks Enthoo Pro,  Analisi dell’interno

Il design dell’interno del case è classico, con la predisposizione per alimentatore in basso (coperto da un elegante pannello removibile) e scheda madre in alto. La colonna copri bay è davvero ben realizzata e molto elegante. Un unico pannello che contiene sia i bay esterni da 5,25” e che nasconde anche il doppio cestello degli hard-disk girati di 90 gradi in modo da avere le connessioni verso il pannello laterale non finestrato dove vi è un discreto spazio  per il cable management. La ventola frontale da 200mm mostra la sua presenza da una apposita apertura ricavata nel pannello.

 

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Piatto scheda madre, CPU e cablaggio

Il piatto della scheda madre è realizzato completamente in acciaio e presenta ben 7 passacavi gommati, posizionati in maniera tutt’altro che casuale: apprezziamo il foro per il passaggio del connettore 8 pin di alimentazione alla CPU, i fori in basso per le connessioni del pannello frontale e i fori laterali per l’alimentazione della mainboard e delle periferiche, oltre ai cavi dati SATA.

 

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Togliamo l’altro pannello laterale e osserviamo la parte del case nel retro della scheda madre. Notiamo subito un ampio foro sul retro del socket per facilitare le operazioni di montaggio e smontaggio di eventuali dissipatori o waterblock con relativi backplate e staffe di ritenzione, senza dover estrarre la scheda madre dal case.

Questa parte del case appare molto ordinata e ben studiata; sotto i bay esterni da 5,25” troviamo il cestello degli hard disk con 4 slitte ognuno. Il cestello può essere rimosso interamente oppure può essere rimossa una delle due gabbie. Per quanto riguarda gli SSD oppure gli hard disk da 2,5”, sono presenti due predisposizioni, una proprio sotto il retro del socket della scheda madre e una più in basso, alle spalle dell’alimentatore.

I cavi delle connessioni del case risultano già ben ordinati grazie alle fascette in velcro (a cui si possono aggiungere quelle fornite in dotazione, utilizzando gli altri numerosi punti di ancoraggio ricavati su questo pannello) che possono essere facilmente aperte e richiuse per includere altri cavi.

Lo spazio a disposizione per il cable management varia da 2,7cm (cosi come dichiarato dal fornitore) a circa 3,3 cm nella parte inferiore del case: un po’ più di spazio che sarà sicuramente utile.

 

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Sul retro del case c’è anche un piccolo fan hub PWM che va collegato alla presa CPU_FAN della scheda madre e invia il segnale PWM ad altri 6 canali. Nel caso in cui l’assorbimento delle ventole utilizzate superi quello previsto dal manuale della scheda madre è possibile alimentarlo tramite un molex 12V. Il funzionamento è comunque spiegato in maniera molto dettagliata sul manuale.

 

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Sul retro troviamo i vari cavi del pannello frontale da collegare sulla scheda madre.  

  • Connettori di accensione, reset, LED HDD e LED di stato
  • 1 connettore USB 2.0
  • 1 connettore USB 3.0
  • Connettore  HD Audio

 

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Tornando all’altra parte del case, possiamo analizzare nel dettaglio alcuni particolari. L’alimentatore e i relativi cavi vengono coperti da un elegante pannello removibile che presenta anche un passacavo gommato.

  

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Tolta la copertura possiamo notare come l’alimentatore venga adagiato su dei piedini antivibrazione, nonché la presenza di un ulteriore passacavo gommato per far passare i cavi dell’alimentatore nella parte destra del case. Vi è oltretutto sul fondo del case una predisposizione per montare altre due ventole da 120mm oppure un radiatore da 240mm. Nella foto i filtri antipolvere (mostrati in precedenza) sono stati rimossi per rendere più visibile il fondo del case.

 

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I copri slot PCI forati sono 8 e sono fissati al telaio con delle viti a pomello facilmente azionabili anche senza giravite; a lato troviamo la predisposizione per il montaggio di una vaschetta cilindrica. Non sono presenti invece passatubi gommati.

 

Gestione unità da 5,25, 3,25 e 2,5 pollici

 

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Per quanto riguarda il montaggio di periferiche nei bay frontali,  come possiamo vedere ci sono i cage degli hard disk e i 3 bay esterni da 5,25”,  con relativo sistema di bloccaggio tool-less (corredati di logo Phanteks); per sbloccare sarà sufficiente premere sul pulsante “push”.

 

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Per lo storage, come abbiamo visto sul retro, ci sono due cage con 4 slot da 3,5” ognuno ed è possibile rimuoverne uno oppure entrambi, basterà svitare le viti tool-less.. Sulle slitte è possibile installare anche hard disk da 2,5” utilizzando le viti presenti nella toolbox.

 

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Particolarità, il cage è dotato di spugna antivibrazioni nella parte che si va ad appoggiare alla colonna copri bay.

 

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Rimuovendo il cage, otteniamo la predisposizione per montare un radiatore da 240 sul fondo e allo stesso modo guadagniamo spazio alle spalle della ventola frontale per poter installare eventualmente un radiatore sul frontale.

 

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Confronto con l’Enthoo Primo

Avendo a disposizione anche il fratello maggiore pluri-awardato Enthoo Primo, ci sembrava doveroso fare un piccolo confronto tra i due case. Se non altro per far notare come l’Enthoo Pro sia una piacevole versione “in scala” del Primo e che nelle sue dimensioni ridotte ha conservato la modularità e la funzionalità del fratello maggiore. In più, ha qualche chicca come la cover per l’alimentatore!

Il frontale dei case è molto simile, anche se la mascherina è diversa, più votata al pescaggio quella del Pro, più elegante quella del Primo. Il pannello finestrato è identico come disegno, cambiano ovviamente le dimensioni.

Alla vista interna i case sicuramente si somigliano, il pannello copri bay è uguale, se non fosse per il taglio riservato alla ventola da 200mm fornita in bundle con l’Enthoo Pro.

Possiamo dire senza dubbio che la qualità costruttiva è la medesima, e non è certamente da poco per un case che ricordiamo costa 99euro contro gli oltre 200 del fratello maggiore.

La differenza sono solo le dimensioni? Beh non solo. Sicuramente l’Enthoo Primo ha, grazie allo spazio a disposizione, alcune particolarità in più. Lo spazio in più a disposizione è dunque ben sfruttato. Non siamo di fronte a un fratello maggiore che è solo più grande, ma che è strutturato internamente anche in maniera diversa.

Il Pro si difende bene avendo ereditato quasi tutte le peculiarità del Primo e resta sicuramente un ottimo case per la sua fascia di prezzo.

 

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Ventilazione e installazione impianti a liquido custom : Assemblaggio e cablaggio

Per quanto riguarda il raffreddamento ad aria il Phanteks Enthoo Pro offre diverse possibilità di configurazione.

 

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Sul frontale al posto della ventola da 200 fornita in dotazione (e che vedremo nel dettaglio in seguito) è possibile installare sia due ventole da 120mm che due da 140mm.

Sul Retro del case è presente una ventola da 140mm ed è possibile installare in sostituzione una ventola da 120mm.

Sul top del case invece c’è spazio fino a 3 ventole da 120mm o 140mm oppure per una da 200. Sul fondo del case invece vi è la predisposizione per due ventole da 120mm.

 

Le ventole fornite in bundle sono due: vediamole nel dettaglio.

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La ventola frontale è la PH-F200SP, volta a fornire buona pressione statica (fino a 1.04 mm H2O) con il suo design a 9 pale ed è dotata di un frame con angoli gommati per ridurre le vibrazioni. L’assorbimento a 12V è di 0,25 A (consumo 3watt) e la ventola ha un regime di rotazione che varia da 250 a 800 RPM.

A questo link si possono trovare tutte le informazioni a riguardo: http://www.phanteks.com/PH-F200SP.html

La ventola sul retro invece è la PH-F140SP, anch’essa in versione frame nero e pale bianche, e con la quale condivide anche il design a 9 pale e le caratteristiche “pinne” su di esse.

 

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La PH-F140SP ha un regime di rotazione di 1200 RPM a 12 V, e consuma 1,8 W. Maggiori informazioni su questa ventola al link seguente:

http://www.phanteks.com/PH-F140SP.html

 

Per quanto riguarda la dissipazione ad aria della CPU è possibile installare dissipatori aftermarket alti massimo 193mm. Per quanto riguarda gli AIO si possono comodamente installare i classici AIO con radiatore 240/280 sul top oppure i monoventola da 120/140, anche al posto della ventola posteriore.

Per quanto riguarda la possibilità di installare un impianto a liquido custom, così come abbiamo già fatto per il Silentium PC X90 Aquarius, vedremo le potenzialità dell Enthoo Pro, lasciandoci aiutare inizialmente dalle immagini esplicative presenti sul manuale.

 

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Per quanto riguarda la compatibilità con i radiatori, è possibile quindi installare queste tipologie di radiatori:

  • Frontale : 240, 200, 140 o 120
  • Top : 420 o 360, 280 o 240, 140 o 120
  • Retro : 120 o 140
  • Fondo: 240, 140 o 120

Dal punto di vista dello spessore dei radiatori installabili, sul top c’è uno spazio di circa 65mm tra la lamiera superiore e la scheda madre (limite per non andare a ostacolare eventuali connessioni come l’8 pin di alimentazione, solitamente posto nella parte superiore della mainboard).

E’ quindi possibile integrare un radiatore da 60mm (nel nostro caso un XSPC RX 360) ma senza ventole (lasciandolo quindi fanless), oppure un radiatore slim da 30 o 40mm con una serie di ventole in push o in pull. Sarebbe stato perfetto poter installare un radiatore da 45mm più una serie di ventole, ma lo spessore complessivo sarebbe di 70mm e andrebbe ad ostacolare sia la connessione 8pin che probabilmente gli slot RAM. Questo è un neo, sicuramente, ma date le dimensioni del case non si può pretendere di poter integrare facilmente radiatori molto spessi. D’altra parte, probabilmente Phanteks avrebbe fatto bene ad aumentare di poco più di un centimetro l’altezza, estendendo la compatibilità dei radiatori installabili anche a quelli non slim. Tuttavia la possibilità di poter montare radiatori tri-ventola da 360 o 420 permette comunque di avere una sufficiente massa radiante per dissipare potenti configurazioni.

Sulla parte frontale, invece, è possibile installare radiatori soltanto rimuovendo entrambi i cage per gli hard-disk (nel caso in cui si voglia installare un biventola), altrimenti lo spazio è di circa 30mm (quindi è possibile eventualmente installare un solo radiatore slim, senza ventole.

Sul fondo sono disponibili circa 7cm di spazio se si vuole conservare il PSU cover, ma bisogna rimuovere almeno un cage degli hard disk.

Il Phanteks Enthoo Pro ha in bundle una staffa per poter avvitare i supporti per vaschette cilindriche, accessorio sicuramente non comune tra i case di questa fascia di prezzo, ma neanche tra quelli di fascia superiore e che mette in evidenza come Phanteks abbia studiato il case anche per gli appassionati di watercooling.

 

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Possiamo dire che generalmente l’Enthoo Pro permette di installare facilmente un buon impianto a liquido, anche a doppio radiatore, pur dovendo scendere a compromessi. Comunque la possibilità di poter scegliere se installare radiatori su top, fondo e frontale garantisce all’utente finale la possibilità di scegliere in base alla propria configurazione. Tuttavia, se sul top ci fosse stato spazio a sufficienza per poter installare un radiatore da 45mm di spessore insieme a una serie di ventole, sarebbe stato davvero perfetto.

Nel nostro caso,  così come abbiamo visto nella recensione del SilentiumPC Aquarius X90 abbiamo optato per la configurazione dell’impianto più prestante possibile (tra l’altro lo stesso), e siamo dovuti scendere a determinati compromessi.

Sul top abbiamo installato un XSPC RX 360 da 62mm di spessore, tenendolo fanless ed arriva davvero a filo con il connettore 8pin.

 

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Abbiamo poi installato sul frontale un XSPC RX 240 da 60mm di spessore insieme a due ventole da 120mm, rimuovendo entrambi i cage degli hard disk (ricordando che nel caso ci sono due alloggiamenti posteriori per SSD o hard disk da 2,5” e che esistono a pochi euro degli adattatori per hard-disk da 3,5” da posizionare nei bay frontali eventualmente non utilizzati.

Abbiamo optato per una vaschetta cilindrica ma avendone a disposizione solo una da 250 abbiamo dovuto fare a meno del PSU cover. Viceversa optando per una soluzione più compatta si può sfruttare lo stesso PSU cover per poggiare il modulo pompa e vaschetta cilindrica oppure utilizzando la staffa fornita in bundle; ricordiamo che è possibile utilizzare anche una vaschetta da bay.

L’installazione dell’impianto è stata semplice e veloce, restando comunque sufficiente spazio per manovrare all’interno del case.


Nella nostra recensione siamo riusciti a montare insieme alla configurazione hardware, questo impianto a liquido.

 

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Per quanto riguarda il cablaggio siamo riusciti a collegare tutto l’hardware e il sistema di raffreddamento senza dover utilizzare delle prolunghe e servendoci dei numerosi ganci e delle fascette in dotazione (davvero comode perché è possibile aprirle e richiudere grazie al velcro) e abbiamo ottenuto un buon risultato, non avendo difficoltà a chiudere il pannello laterale dopo aver ultimato il cable management.

 

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Conclusioni

 

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Prezzo 5 stelle 99euro sono un ottimo prezzo considerando la qualità globale del case, il pannello finestrato, il copri-PSU e l’ottimo bundle
Design Esterno 4,5 stelle Una versione più piccola dell Enthoo Primo ma comunque con la sua originalità. Un bel mix di eleganza e aggressività
Design Interno  5 stelle Davvero ben realizzato, qualità impeccabile. Ottime predisposizioni e design modulare
Bundle 4,5 stelle Manuale ben fatto, box di plastica con scomparti per viteria e altre chicche. Due ottime ventole già fornite
Ventilazione 4,5 stelle Predisposto per le più svariate configurazioni. Ottimi spazi a disposizione
Impianti a liquido 4 stelle Diverse predisposizioni per radiatori di diverse misure. Ottima la compatibilità fino a 3x140 sul top, peccato per lo spessore. Solo radiatori slim sul top. Assenti i passatubi. In bundle anche il bracket per la vaschetta cilindrica
Montaggio 4,5 stelle Assemlaggio e integrazione impianti a liquido semplice e veloce. Il case è modulabile a seconda delle esigenze ed è possibile smontarlo in maniera completament tool-less. Soluzioni ereditate dal fratello maggiore che costa il doppio
Complessivo 4,5 stelle  

 

 

Siamo giunti alla conclusione e il nostro giudizio sul Phanteks Enthoo Pro è globalmente positivo. Phanteks con questo case ha voluto creare un prodotto entry-level, senza perdere troppo rispetto agli altri Enthoo. Sicuramente è più spartano il confezionamento ma il bundle è davvero eccellente e completo. Il manuale come detto è ben fatto e il box con gli scomparti che contiene la viteria è una piccola chicca per i case di questa categoria. Dal punto di vista degli accessori, il bracket per la vaschetta cilindrica è anch’esso un bel dettaglio che farà la differenza per gli appassionati di liquid cooling. In bundle vengono fornite due buone ventole, una da 200mm e una da 140, in linea comunque con gli altri case.

Tirato fuori dalla scatola, il Phanteks Enthoo Pro ci dà subito l’impressione di essere un Enthoo Primo in miniatura, e questo non può essere che un complimento, considerando il prezzo di quest’ultimo. La qualità è la stessa, il telaio è robusto, ci sono diverse soluzioni interessanti e il case è modulabile a seconda delle esigenze in maniera completamente tool-less. Il frontale è in plastica ma la finitura a effetto alluminio spazzolato ci sta perfettamente. Per il resto la realizzazione è impeccabile, la verniciatura è perfetta e il pannello finestrato è davvero molto ben riuscito, oltre ad essere realizzato in modo da poter sostituire la finestra in plexiglass con un'altra magari moddata.

All’interno come detto ci sono molte soluzioni interessanti e originali. Il copri PSU è davvero bello ed elegante contribuendo a tenere ordinato il case lasciando in vista solo l’hardware e coprendo tutti i cavi, ma allo stesso tempo è anche funzionale (isola il PSU dal resto del case e non disperde il calore all’interno del case), considerando che può fungere anche da piano di appoggio. I filtri sono facilmente removibili e le periferiche si installano velocemente; unica piccola pecca è che i copri-slot dei bay frontali da 5,25” non sono provvisti di sgancio rapido (così come sull’Enthoo Primo) ma sono tradizionali, e quindi per sganciarli sarà necessario rimuovere il pannello frontale del case.

L’Enthoo Pro è poi pieno di predisposizioni per ventole o radiatori. In particolare il case può ospitare diversi tipi di radiatori e in diverse posizioni (top, front e fondo); poter ospitare un radiatore da 420 non è assolutamente cosa comune per un mid-tower! E questo è reso possibile solo grazie a una eccellente progettazione.

Unico neo a parere di chi scrive è che sul top è possibile ospitare solo radiatori slim; questo non farà differenza per chi utilizza AIO (che solitamente hanno radiatori da 30mm) ma farà un po’ storcere il naso agli utenti che utilizzano un impianto di raffreddamento a liquido custom. Sarebbero bastati un paio di cm in più e il top avrebbe potuto ospitare radiatori da 45mm più le ventole, e sarebbe stato davvero perfetto. Da segnalare anche l’assenza dei passatubi (utili nel caso di utilizzo di water station oppure di radiatori esterni). Tuttavia, con queste caratteristiche il case sarebbe andato a pestare i piedi agli altri Enthoo, in particolare all’Enthoo Luxe. Chi non ha bisogno di quei centimetri sarà ben contento di avere praticamente lo stesso case, di dimensioni più contenute, a un prezzo di soli 99euro.

E’ infatti comunque possibile ospitare un impianto a liquido custom con doppio radiatore,  ad elevate prestazioni, senza dover poi dover fare grosse rinunce. Sicuramente ogni utente dovrà fare le sue scelte e scoprire se l’Enthoo Pro è il case che fa per sé.

In conclusione possiamo sicuramente affermare che Phanteks con l’Enthoo Pro ha tirato fuori un case con la qualità, la modularità e le predisposizioni di un case di fascia alta ma in uno chassis dalle dimensioni contenute e al prezzo di 99euro per la versione con l’elegante pannello finestrato e l’altrettanto ben realizzato midplate copri-PSU.

Ciò detto ci sentiamo di premiare l’Enthoo Pro con il gold Award e l’award best buy.

 

Pro

  • Qualità Costruttiva di Fascia Superiore
  • Bundle Completissimo
  • Modulabile e ricco di predisposizioni
  • Ottimo cable management

 

Contro

  • Solo Rad Slim sul Top

 

Si Ringrazia Phanteks per il sample fornitoci

Liberato De Vincenzo

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