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BenQ XL2430T; il gaming a 144Hz con la tecnologia BenQ - BenQ XL2430T in test

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BenQ XL2430T Monitor 04Ci ritroviamo a parlare di monitor gaming e ormai tra le mani ce ne sono passati un po’ di tutti i tipi. Nella recensione di questo nuovo BenQ XL2430T, che vanta una frequenza massima di 144 Hz, oltre ai classici test andremo a vedere quelle funzionalità che il produttore ha inserito per ottimizzare le performance, specialmente in ambiente videoludico. 

 

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BenQ XL2430T in test

Colour banding

Come primo test abbiamo verificato la presenza del classico fenomeno del colour banding, ovvero delle bande di colore sulle sfumature, con diverse tonalità. Si tratta di un pannello TN da 6-bit FRC, quindi non ci si può attendere prestazioni al vertice, ma il BenQ XL2430T non si comporta affatto male, anche se come si può apprezzare dalle seguenti foto, l’effetto è visibile; in realtà dal vivo appare meno evidente di quanto possa sembrare.

Color banding 01 Color banding 02Color banding 03 Color banding 04

Uniformità

Suddividendo lo schermo in nove rettangoli, abbiamo misurato con il colorimetro l’uniformità della luminosità e dei colori. La differenza massima registrata è risultata pari al 15%, con una media del 6,4%, per quanto riguarda la luminosità, mentre per il colore, il Delta-E maggiore è stato di 1,9, con una media dello 0,8.

Uniform lumin Uniform colore

Abbiamo inoltre catturato due immagini con una schermata nera al buio con diverso tempo di esposizione della fotocamera. L’immagine di sinistra riporta la situazione più simile riscontrabile a occhio nudo, mentre quella di destra ha una sensibilità maggiore alla luminosità. Riportiamo inoltre una schermata completamente bianca e non rileviamo in questo caso alcun problema.

Backlight 01 Backlight 02

Uniformità bianco 

Il nostro esemplare non mostra gravi problemi, ma è evidente che i lati più corti mostrano un po' di bleeding e anche il lato inferiore non è del tutto immune. L'effetto è per nulla evidente durante l'uso, ma solo leggermente apprezzabile sul lato in basso durante la visione di film.

Angoli di visione

In questo test andiamo a valutare la deviazione colorimetrica all’aumentare dell’angolo di visione per i quattro lati. In questo test prevalgono in genere i display a matrice IPS e PLS; seguono i VA e infine i TN.

Questo è il test dove un pannello TN mostra i maggiori problemi, specialmente con angolazioni verticali. Per una schermata completamente nera invece non si avverte il classico bagliore tipico dei pannelli IPS (e varianti), anche se rimangono percepibili zone dalla diversa tonalità (sfumature violacee). 

Angoli di visione

Glow

Reattività

Per testarne la reattività abbiamo utilizzato il software PixPerAn (macchinina) e il tool presente su TestUfo.com. Per i vari setting di overdrive AMA disponibili nel BenQ XL2430T, Disattivato, Alto e Premium, sono state catturare dieci foto con la fotocamera impostata con ISO 3200 e tempo di esposizione di 1/350 sec. Per il test ufo abbiamo riportato il risultato medio, mentre per l’auto vengono confrontati il risultato migliore e peggiore dei 10 scatti.

AMA 01 Disattivato AMA 02 Alto AMA 03 Premium

Temp risposta

È praticamente inutile mostrare le immagini catturate con la tecnologia Blur Reduction attiva, visto che la riproduzione (in foto) è funzione del valore dell’overdrive selezionato; questo senza poi considerare la difficoltà di riuscire a prendere un frame utile per via della retroilluminazione stroboscopica. Di persona invece l’effetto è maggiormente visibile e come abbiamo già detto anche in altre occasioni, ne migliora decisamente la definizione (riducendo appunto la sfocatura). Confrontando il comportamento del monitor con ad esempio l’EIZO FG2421 e l’ASUS PG278Q (altri due modelli con funzione simile), il BenQ va ad occupare la terza posizione e magari più per un overdrive che avrebbe potuto essere regolato in modo più accurato. Nel test ufo, è la modalità Disattiva che restituisce una visione tendenzialmente migliore. Seppure in foto non si riesce a cogliere il dettaglio perfetto, gli altri setting più spinti (Alto e Premium) inducono un fantasma scuro davanti, mantenendo comunque il classico ghost posteriore. Dai test risulta quindi maggiormente convincente la configurazione Blur Reduction attiva con l’impostazione AMA su Disattivato.

 

Corsair

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