Per quanto il settore informatico sia in costante miglioramento da quasi ogni punto di vista, volente o nolente, non si può non riconoscere nella tecnologia G-SYNC di NVIDIA una novità rivoluzionaria. Ne siamo rimasti piacevolmente sorpresi grazie al monitor ASUS PG278Q e non ci aspettiamo di meno dal Philips 272G5DYEB, il quale però si differenzia dal primo per alcune cose, anche piuttosto rilevanti.
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Creazione del profilo colore
Prima di procedere alla calibrazione del Philips 272G5DYEB tramite la sonda colorimetrica Datacolor Spyder 4, abbiamo analizzato il risultato degli altri setting disponibili per quanto riguarda il gamma e la temperatura del bianco. Il valore del gamma di default era già perfetto e ogni setting misurato corrisponde al valore selezionato. Non si può dire altrettanto per la temperatura del bianco, visto che il valore misurato si discosta anche con un importante scarto dal valore indicato nel menù OSD. Il setting che più si avvicina al punto di riferimento (6500K) è 7500K; abbiamo dunque calibrato il monitor con questa temperatura (6300K misurati).
Con i valori di riferimento impostati come al solito, luminosità di 120 cd/mq, gamma di 2,2 e temperatura di 6500K, abbiamo ottenuto il seguente risultato abbassando la luminosità fino a 24, lasciando le impostazioni di default.
È possibile installare il profilo colore scaricando il file dal seguente link.
Con il profilo colore la copertura gamut rimane quasi identica (dal 96% passa al 97%), il gamma e la temperatura del bianco rimangono pressoché i medesimi (con i relativi setting impostati nel menù OSD), mentre il valore medio del Delta-E passa da 3,54 a 1,18.