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GIGABYTE GA-X99-UD7 WIFI - Consumi, Stabilità e Temperature

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Gigabyte GA X99 UD7 046Con la presentazione da parte di Intel dei processori di classe Haswell-E la risposta di Gigabyte non si è fatta attendere. Anzi possiamo dire che a differenza di molti produttori che hanno presentato pochi modelli di schede madri a supporto delle nuove CPU con socket LGA2011-v3, Gigabyte è stata una vera e propria forza nel non farsi trovare impreparata, sorprendendo la concorrenza con un fiume di modelli in grado di rispondere ad un’utenza sempre più diversificata, dal Gamer più esigente a quello attento alla qualità ed al portafoglio, per giungere fino all’overclockers più accanito che non accetta compromessi.

 

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Consumi, Stabilità e Temperature

Ci siamo avvalsi del noto tool CPU-Z (aggiornato all’ultima release 1.71.0) per la rilevazione e la stabilizzazione della frequenza del processore in tempo reale. Le misurazioni sono state effettuate con il sistema sotto carico tramite CinebenchR15 utilizzando come riferimento la frequenza limite di 4600MHz che è poi la stessa frequenza di test impostata da BIOS anche per le altre schede madri della comparativa. Ovviamente per superare il test ogni scheda ha richiesto da BIOS, per poter chiudere il test senza errori, un determinato voltaggio. Al fine di rendere attendibile il test e porre le schede sullo stesso piano per verificarne la sezione di alimentazione e quindi la singola capacità di stabilizzare il Vcore erogato riducendo al minimo il Vdroop, siamo intervenuti sul LoadLineCalibration settandolo al massimo possibile, cosi da mettere sullo stesso piano l’intervento della sezione di alimentazione delle varie motherboard. Il profilo LLC impostato su Extreme (al massimo possibile) da BIOS, sulla GIGABYTE X99-UD7 WiFi ci ha permesso, grazie ai punti di misurazione delle tensioni, di rilevare tramite multimetro digitale un comportamento stabile con un Vdroop molto contenuto, ossia di soli 0,003 volt. Ricordiamo che lo scopo del test mira principalmente ad analizzare l’aspetto delle tensioni erogate ed il relativo Vdroop in un’ottica di efficienza del sistema di alimentazione e non a ricercare il valore più alto per fini di gara o record. Ricordiamo anche che l’importanza del circuito di alimentazione è direttamente proporzionale alla capacità computazionale e di carico, poiché a determinate frequenze limite ed in generale sotto overclock, il processore assorbe un notevole quantitativo di corrente e se la sezione di alimentazione della motherboard non riesce a far fronte alla richiesta di corrente, il valore computazionale restituito su qualsiasi test effettuato rimane basso. Di solito su molte altre schede madri con una sezione di alimentazione non all’altezza, per cercare di chiudere il test ad una data frequenza, si cerca di compensare aumentando il voltaggio (Vcore) applicato al processore, ma questo porta a scontrarsi con il problema della temperatura. Di seguito la tabella riepilogativa dei risultati ottenuti:

 

 

Consumi

 

Il risultato ottenuto pone sul primo gradino più alto del podio la GIGABYTE X99-UD7 WiFi che a parità di frequenza totalizza il punteggio più alto nella rispettiva competizione. Degna d nota anche l’efficienza energetica di questa scheda, che fa misurare alla presa di corrente il valore più contenuto. Le temperature misurate sulle fasi di alimentazione  sono leggermente più alte delle concorrenza, ma per nulla preoccupanti, data comunque la presenza di un sistema di dissipazione ad heatpipes.

Ci teniamo infine a precisare che sconsigliamo per un daily clock a qualunque frequenza lo si voglia raggiungere e mantenere, d’impostare un LLC (Load Line Calibration) al massimo livello in quanto utilizzare tale settaggio in primis non è necessario, dato che questi settaggi si utilizzano per chi opera sotto azoto, ed in secondo luogo comporta una notevole produzione di calore nonché un maggiore stress al processore.

 

Corsair

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