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Philips BDM3490UC 22I vari produttori non si stanno risparmiando nell’introduzione di monitor curvi dalle differenti specifiche, ma molti utenti sono ancora scettici sulla reale utilità di questa caratteristica. In questi giorni abbiamo avuto in prova il Philips BDM3490UC e si tratta del primo monitor curvo a passare sotto la nostra lente d’ingrandimento. La curvatura sarà davvero un valore aggiunto?

Philips BDM3490UC 00

Di display curvi nel mondo PC se ne sono visti già diversi anni fa, ma solo in tempi recenti stanno popolando in modo non trascurabile i vari negozi. Questi, al momento, hanno diagonali da 27” (16:9), 29” (21:9) e 34/35” (21:9), ed è normale che la curvatura assume più senso su display grandi e con formato ultra-wide. Vi sono inoltre differenze anche nell'ampiezza della curvatura, dove in alcuni modelli è maggiormente pronunciata con un raggio di 1800R (Samsung da 27” 16:9) o di 2000R (monitor con pannelli da 35” 21:9) e in altri dove la curvatura è inferiore. In particolare il Philips BDM3490UC ha una curvatura di 3800R, quindi non elevata. Il valore indica il raggio di un cerchio espresso in millimetri, quindi più è basso il valore e maggiore sarà la curvatura.

Se da una parte la curvatura aumenta il senso di coinvolgimento, dall’altra costringe l’utente a posizionarsi al centro e a una distanza (grossomodo) proporzionale alla diagonale del monitor, un po’ come per le configurazioni multi-display. Un’ulteriore features mancante per questi prodotti, e che potrebbe interessare alcuni utenti, è l’assenza dell’orientazione in configurazione pivot del pannello.

Le dovute premesse e gli aspetti peculiari dei monitor curvi noi le abbiamo fatte. Ora però dedichiamoci interamente alla recensione del Philips BDM3490UC.

Nel frattempo potete farvi un'idea rapida del prodotto con questo video.

http://www.youtube.com/watch?v=KpHTno2oXrg


Specifiche tecniche

Specifiche

Il Philips BDM3490UC monta un pannello AH-IPS di produzione LG Display e dovrebbe trattarsi del modello LM340UW2-SSA1. Oltre a un ingombro non trascurabile, dove le misure rilevate corrispondono a quanto indicato dal produttore e riportate in tabella, spicca la scarsa ergonomia dato che è possibile regolare la sola inclinazione.

 

 


Unboxing e bundle

Per un monitor grande, ci vuole una confezione grande”, semi-cit. La lunghezza infatti arriva a quasi un metro e il peso supera i 12 kg. Quando si ha a che fare un prodotto del genere, avere l’apertura frontale della confezione è una buona comodità che però non troviamo con il Philips. Dall’alto potremmo estrarre subito l’intero bundle e poi il monitor, già completo di base, che trova alloggio tra due blocchi di polistirolo, protetto ulteriormente da una busta di plastica e ulteriori protezioni spugnose.

Philips BDM3490UC 01

Philips BDM3490UC 02

La dotazione che troviamo si compone di:

  • un cavo HDMI
  • un cavo DisplayPort
  • un alimentatore con cavo
  • un cavo jack audio
  • istruzioni d’uso rapido e un CD con i driver, software SmartControl e manuale completo

Philips BDM3490UC 05

Philips BDM3490UC 03 Philips BDM3490UC 04

In particolare, oltre al colore tutto bianco del bundle, l’alimentatore esterno presenta una dimensione degna di nota: 17 x 7 x 4 cm. È un peccato che non venga inserito un cavo per sfruttare l’hub USB; anche la stessa guida rapida riporta che la presenza del cavo è opzionale e dipende dal Paese di vendita.

La base presenta una struttura piuttosto particolare, formata da una semi circonferenza in materiale metallico e una zona centrale dove trovano alloggio gli speaker audio. 

Philips BDM3490UC 09

 


Uno sguardo da vicino e analisi ergonomiche

Il colpo d’occhio è tutto per il display. Con una diagonale da 34”, formato UltraWide 21:9, leggera curvatura e opacità leggera, il Philips BDM3490UC si presenta piuttosto bene. Anche se la struttura intorno al display non è spessa, in totale misuriamo una cornice di circa 14mm (compresa quella interna del pannello) e di circa 30 mm per quella inferiore. Questa presenta una targhetta in bella mostra (forse anche troppo) con il nome del produttore, ma può anche fungere da appoggio per il pollice quando si naviga nel menù OSD dato che il joystick è presente proprio nella parte inferiore. Il LED di stato è integrato invece al centro e all’interno dell’ampia griglia presente nella base. Questo ha una fievole luce bianca in condizioni operative e lampeggia quando il monitor va in stand-by. La struttura, con materiali di qualità, è stabile e convincente; non si manifestano fastidiose oscillazioni del display con qualche sussulto proveniente dalla scrivania.

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Posteriormente invece il Philips presenta un alto contrasto con una struttura in plastica lucida e bianca. È evidente che il sostegno non gode di una buona ergonomia e non sarà possibile fissare il monitor a un sostegno a muro, a causa anche di ragioni progettuali (ci sono gli speaker nella base). Per quanto riguarda le connessioni, il Philips BDM3490UC offre un hub con quattro porte USB 3.0, di cui una di rapida ricarica riconducibile dall’icona presente, mentre dall’altra parte sono presenti una porta HDMI/MHL 1.4, una HDMI 1.4, una HDMI 2.0, una DisplayPort 1.2, connessioni audio jack per l’ingresso e l’uscita e il connettore per l’alimentazione. Il connettore DisplayPort sembra un po’ troppo sporgente, magari chi l’ha avuto prima di noi non sa che bisogna premere l’apposito pulsante di rilascio sul connettore. Per fortuna però funziona.

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Come già indicato, le regolazioni ergonomiche possibili riguardano la sola inclinazione che va da -5° a +20°. Avere a disposizione almeno la regolazione in altezza avrebbe aiutato molto visto che la distanza tra il bordo inferiore del monitor e la scrivania è di circa 10 cm (senza contare la targhetta sporgente centrale).

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Prima accensione

Il Philips BDM3490UC è stato collegato per il test a una scheda video GeForce tramite il collegamento DisplayPort. Alla prima accensione abbiamo provveduto a resettare i parametri a quelli di fabbrica ed è risultata evidente una buona calibrazione, a meno della luminosità, dato che è stata impostata al massimo valore. All’interno del menù OSD bisognerà subito settare la compatibilità con la versione 1.2 per l’ingresso DisplayPort, altrimenti si rimarrà limitati alla frequenza massima di 30 Hz. Per non falsare i test abbiamo inoltre provveduto a disattivare la voce “Contrasto intuitivo” che va a modificare la riproduzione (luminosità e contrasto) a seconda del segnale in ingresso, ovvero se viene mostrata una schermata principalmente scura o chiara.

Con le impostazioni di default registriamo una luminosità di 316 cd/mq, luminosità del nero di 0,46 cd/mq, contrasto di 690:1, temperatura del bianco di 6700K e gamma del 2,3.

Soddisfacente è il range di luminosità che va da un minimo di 72 cd/mq a un massimo di 316 cd/mq. La copertura dello standard sRGB è del 100% e per quello Adobe è del 78%.

Per interpretare e comprendere i grafici qui riportati, se necessario, potete trovare informazioni al seguente link.

Gamut def Gamma def

Temp def

La fedeltà cromatica nelle condizioni out-of-box risulta ottima, con un Delta-E medio di appena di 0,82.

Potremmo riassumere una scala di giudizio secondo quanto segue:

  • Delta-E < 1 il risultato è eccellente;
  • Delta-E < 2 il risultato è buono;
  • Delta-E < 3 il risultato è sufficiente;
  • Delta-E > 3 la riproduzione è inaccurata 

Fedeltà def

 


Funzioni del menù OSD

Le regolazioni sono possibili tramite il tasto multidirezionale presente al centro sotto il bordo inferiore. Basta poco per prenderci la mano e per navigare all’interno del menù senza difficoltà. Questo ha anche la funzione di alimentazione; per spegnere il monitor sarà necessario tenerlo premuto per circa 4 secondi. Come comandi rapidi abbiamo; Multi-view spostandoci in avanti, Smart Image andando a sinistra, Sorgente Audio indietro e andando a destra si avrà accesso al menù completo. Sinistra e destra hanno anche la funzione di indietro e conferma, rispettivamente.

OSD 00 OSD 01

Le modalità SmartImage sono: Ufficio, Foto, Film, Gioco, Risparmio energetico, SmartUniformity (che come vedremo più avanti migliora l'uniformità) e Disattivato (di default).

L’esploso del menù presente nel manuale rende piuttosto chiaro quale siano le funzioni presenti e le possibili regolazioni.

OSD esploso

Ben ottimizzata è la funzione Multi-view, nella quale sarà possibile scegliere tra le funzioni PiP e PbP, fondamentali su un monitor da 21:9 e con elevata risoluzione. In particolare vi è una completa disponibilità nella scelta delle sorgenti primarie e secondarie.

Completano le funzioni il software SmartControl dal quale, oltre alle varie regolazioni già presenti nel menù OSD, si potrà suddividere il desktop in determinate aree per collocare più comodamente le varie finestre attive.

OSD 02 OSD 03OSD 04 OSD 05OSD 06 OSD 07

 


Creazione del profilo colore

Prima di procedere alla calibrazione del Philips BDM3490UC tramite la sonda colorimetrica Datacolor Spyder 4, abbiamo analizzato il risultato degli altri setting disponibili per quanto riguarda il gamma e la temperatura del bianco. I valori pre-impostati di fabbrica sono già quelli che più si avvicinano alle specifiche volute.

 Gamma setting Temperatura setting

Con i valori di riferimento impostati come al solito, luminosità di 120 cd/mq, gamma di 2,2 e temperatura di 6500K, abbiamo ottenuto il seguente risultato abbassando la luminosità fino a 18. È possibile installare il profilo colore scaricando il file dal seguente link

Calibrazione

Paradossalmente la fedeltà cromatica peggiora leggermente, anche se stiamo parlando di un passaggio da un valore del Delta-E medio di 0,82 a uno di 0,98. Lo stesso comportamento è stato riscontrato anche da altri colleghi all’estero e vista la calibrazione a default, magari conviene rimanere con la riproduzione di fabbrica senza installare un profilo colore generato su un monitor diverso. D’altro canto la temperatura del bianco migliora un poco e la curva del gamma rimane comunque prossima a quella di riferimento.

Gamut calib Gamma calib

Temp calib

Fedeltà calib

 


Confronto tra i monitor testati

Raccogliamo nelle successive tabelle i risultati dei monitor fin qui recensiti, sia nelle condizioni out-of-box e sia dopo l’avvenuta calibrazione.

Nero 01 defNero 02 calibContrasto 01 defContrasto 02 calib

 Fedeltà 01 defFedeltà 02 calib

 

 


Philips BDM3490UC in test

Colour banding

Come primo test abbiamo verificato la presenza del classico fenomeno del colour banding, ovvero delle bande di colore sulle sfumature, con diverse tonalità. Il Philips ha un buon comportamento e rimane nella media di prodotti analoghi. 

Colour banding 01 Colour banding 02Colour banding 03 Colour banding 04

Uniformità

Suddividendo lo schermo in nove rettangoli, abbiamo misurato con il colorimetro l’uniformità della luminosità e dei colori. La differenza massima registrata è risultata pari al 7%, con una media del 3,8%, per quanto riguarda la luminosità, mentre per il colore, il Delta-E maggiore è stato di 2,1, con una media dell’1,2. La media scende rispettivamente al 2,6% e a 0,8 attivando la modalità SmartUniformity.

Unif lumin Unif colore

Unif lumin smart Unif colore smart

Abbiamo inoltre catturato due immagini con una schermata nera al buio con diverso tempo di esposizione della fotocamera. L’immagine di sinistra riporta la situazione più simile riscontrabile a occhio nudo, mentre quella di destra ha una sensibilità maggiore alla luminosità. Si ricorda che questo test è fortemente dipendente dal singolo esemplare.

Backlight 01 Backlight 02

I quattro angoli mostrano problemi di bleeding, specialmente quelli in alto. In uso desktop ovviamente la problematica non è riscontrabile, ma vedremo meglio nel prossimo capitolo che durante la riproduzione dei formati 16:9 (con barre nere verticali ai lati) l’effetto potrebbe disturbare la visione.

Angoli di visione

In questo test andiamo a valutare la deviazione colorimetrica all’aumentare dell’angolo di visione per i quattro lati. In questo test prevalgono in genere i display a matrice IPS / PLS / AHVA; seguono i VA e infine i TN.

Angoli di visione

Il Philips monta un pannello AH-IPS, ma trattandosi di una versione curva, la vista centralizzata è ancora più importante. L'effetto chiamato "IPS glow", ovvero il bagliore che si presenta all'aumentare dell'angolo di visione su riproduzioni molto scure, viene in parte attenuato ai lati più distanti perché la curvatura in tal senso un pochino aiuta, ma non per questo il pannello ne è immune.

IPS glow

Reattività

Per testarne la reattività abbiamo utilizzato il tool presente su TestUfo.com. Per i vari setting dell’overdrive disponibili nel Philips BDM3490UC, Disattivato, Veloce, Più veloce e Il più veloce, sono state catturare dieci foto con la fotocamera impostata con ISO 3200 e tempo di esposizione di 1/350 sec, e ne abbiamo riportato il risultato medio.

 Overdrive 01 Disatt Overdrive 02 VeloceOverdrive 03 Più veloce Overdrive 04 Il più veloce

Discreta è la reattività del monitor Philips BDM3490UC. La scelta forse migliore del setting è quella chiamata "Più veloce", che genera una minore presenza dell'effetto scia senza mostrare artefatti presenti invece nell'opzione più estrema. Per la tipologia del prodotto, non prettamente gaming, il monitor ha un comportamento nella media di monitor con pannelli di tipo IPS.

 


Analisi sul campo

Nel corso dei nostri test andiamo a valutare anche il comportamento generale del monitor nelle classiche funzioni di utilizzo e quindi a stilare un piccolo resoconto che non può essere immune da considerazioni anche soggettive.

Con una larghezza di circa 80 cm, il monitor deve essere sfruttato per l’ampio spazio che è in grado di offrire, il tutto abbinato a una risoluzione ottimale. Si possono infatti tenere aperti fino a tre documenti con uno zoom molto comodo per la lettura. Come abbiamo mostrato nei capitoli precedenti, la calibrazione di fabbrica è davvero molto buona e sarà possibile lavorare con software grafici, anche a livello più che amatoriale, senza la necessità di avere una sonda colorimetrica.

Movie

Il formato 21:9 è quello più adatto per la visione di film. Nel Philips BDM3490UC il video non occupa l’intera area del display se l'aspect ratio è di 2,35. Infatti, ad ambo i lati verticali, rimarrà una riga nera dallo spessore di circa 6 mm; si faccia caso al puntatore del mouse nella parte sinistra. Verrà a occupare l'intera superficie con quelli di formato 2,39. I video in 16:9 vengono visti a schermo intero con (ovviamente) delle ampie cornici laterali, ma quando la riproduzione è scura, ci si accorge facilmente della luce proveniente dagli angoli del monitor: l'effetto è visibile con la foto del videogioco Dark Souls 2 SOTFS. La leggera curvatura può aiutare nella riduzione del fenomeno definito “IPS glow” (dato che la parte più esterna verrà vista con un minore angolo rispetto all’osservatore posizionato al centro), ma per il bleeding c’è poco da fare.

Game 01 Game 02

È sempre un piacere giocare con un ampio display da 21:9, sempre che il gioco supporti questo formato. La sensazione è quella di non avere tra le mani un fulmine di guerra, ma il setting chiamato “Più veloce” permette comunque una buona godibilità di contenuti videoludici. La leggera curvatura potrebbe aumentare un poco il senso di coinvolgimento, ma essendo appunto non così evidente (raggio di curvatura di 3800R), si rischia quasi di non accorgersene. Questo non necessariamente è un fattore negativo.

Game 03

Il Philips presenta due speaker audio DTS da 7W posizionati all’interno della base di sostegno. Attivando TruVolumeHD all’interno del menù OSD, il timbro risulta decisamente sufficiente senza dover alzare troppo le barre del volume (del monitor e del PC), evitando quindi di portare l’audio a facile distorsione. La sensazione rimane sempre quella di avere un audio ovattato e senza bassi. Alla buona visione video deve essere associata un’altrettanta qualità audio e questa la troverete con un sistema dedicato.

 

 


Conclusioni

 

silver new

 

Prestazioni 4 stelle   copia 2 Le prestazioni sono in linea con la tipologia del prodotto. L’overdrive fa la sua parte, ma il monitor non intende competere con soluzioni specifiche per il gaming.
Qualità 4,5 stelle   copia 2 La calibrazione di fabbrica è da riferimento. La qualità strutturale e dei materiali è convincente. Peccato per l’uniformità della retroilluminazione agli angoli.
Ergonomia 3,5 stelle   Copia 2 La rotazione e la regolazione in altezza fanno sempre comodo e l’assenza si sente, ma vi è una buona gestione delle funzioni PiP e PbP, grazie anche a quattro ingressi video digitali. Immancabili le porte USB 3.0, anche se non di rapido accesso e senza cavo per abilitare l’hub.
Prezzo 4 stelle   copia 2 Il prezzo consigliato è di 999 euro, ma quello medio online è inferiore agli 850 euro. La concorrenza è agguerrita e questo Philips dovrebbe avere un prezzo un poco più aggressivo.
Complessivo 4 stelle   copia 2  

 

 

Vediamo di fare ora un sunto rapido sul Philips BDM3490UC. Per la sua tipologia di prodotto, il monitor punta molto sull’esperienza d’uso, dato da una somma di più aspetti che vanno dal coinvolgimento nel settore videoludico, al multi-tasking per l’ambiente desktop. Tra note di merito e altre meno brillanti, il Philips riesce comunque nella difficile impresa, viste le sue specifiche tecniche. L’ampio spazio lavorativo offerto dall’elevata risoluzione, spalmata su una superficie generosa, rende facile l’utilizzo e la gestione di più finestre attive, il tutto senza incorrere in eventuali problemi dati da alcuni software che mal digeriscono la risoluzione 4K (leggasi “caratteri microscopici”). Se poi avete bisogno di avere anche un’ottima calibrazione per dei lavori semi-professionali, dalla fabbrica il prodotto esce con un Delta-E davvero contenuto e non sarà indispensabile l’utilizzo di una sonda colorimetrica. La mancanza delle regolazioni si fa sentire, specialmente quella in altezza.

Philips BDM3490UC 22

Soddisfacente e godibile l’intrattenimento offerto con film e videogames, anche se vale quanto detto nel corso della recensione. La curvatura aiuta un poco a ridurre l’angolazione con la quale si osserva la parte più laterale del monitor, ma il bleeding presente non può essere ridotto così e con video a 16:9 presto o tardi, ci si accorgerà della luce proveniente dagli angoli. D’altra parte questa è una delle problematiche più comuni nei monitor LCD, quindi bisognerebbe orientarsi su prodotti OLED per risolvere la questione, ma non è ancora il momento.

Il Philips BDM3490UC ha un prezzo d’acquisto consigliato di 999 euro ed è disponibile su Amazon al prezzo di circa 800 euro.

 

Pro:

  • calibrazione di fabbrica
  • esperienza d’uso

Contro:

  • bleeding
  • ergonomia limitata

Si ringrazia Philips per il sample fornito.

Andrea Fanfani

 

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