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Intel Broadwell E 6950X 8

A distanza di circa 2 anni dalla presentazione e commercializzazione dell’architettura Haswell-E e relative CPU, Intel, la più grande azienda produttrice di Microprocessori fascia Consumer e Server ha raggiunto un nuovo traguardo grazie alla nuovissima architettura Broadwell-E. Molti di voi si potrebbero chiedere come mai non si parli di Skylake-E (che molto probabilmente vedremo con l’uscita di Kabylake) ma di Broadwell-E. La risposta per certi aspetti è molto facile ed è da ricercare nel fatto che Intel in primis aveva presentato l’architettura Broadwell come ‘’Upgrade’’ di Haswell nella fascia Desktop Mainstream presentando anche due CPU quali Core i7 5775C e Core i5 5675C con iGPU Iris Pro 6200. A seguito di ‘’ripensamenti’’ per il comparto/fascia Desktop Mainstream si è passati direttamente a Skylake con il chipset Z170 lasciando così uno spazio da colmare per la piattaforma Enthusiast HEDT (High-End Desktop).

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Tale spazio è stato colmato da Broadwell-E, architettura con processo produttivo di 14nm, rispetto ai 22nm di Haswell-E. Con Broadwell-E Intel ha presentato 4 nuove CPU che grazie ad un semplice aggiornamento BIOS lato Schede Madri saranno perfettamente compatibili con le attuali piattaforme X99 senza dunque, al momento, investire in nuova componentistica. Le CPU presentate da Intel con architettura Broadwell-E sono:

  • Intel Core i7-6800K
  • Intel Core i7-6850K
  • Intel Core i7-6900K
  • Intel Core i7-6950X Extreme Edition

Durante la presentazione molti utenti sono stati abbagliati dalla nomenclatura, specialmente del modello 6800K equiparandolo ad un nuovo processore Skylake e dunque destinato al chipset Z170. Ma ciò ovviamente era totalmente errato. Le 4 nuove CPU non sono altro che ‘’evoluzione’’ delle attuali CPU con architettura Haswell-E, ottenute adattando alla piattaforma HEDT le CPU Broadwell e quindi privandole di grafica integrata per ottenere migliori prestazioni sul comparto CPU. Grazie al nuovo processo produttivo, Intel ha potuto aumentare il numero di core massimo di questi processori. Comparandola alla precedente serie Haswell-E possiamo dire che:

  • Intel Core i7-6800K CPU Esa-Core ‘’Entry-Level’’ (28 linee PCI Express) comparabile al Core i7 5820K
  • Intel Core i7-6850K CPU Esa-Core (40 linee PCI Express) comparabile al  Core i7-5930K
  • Intel Core i7-6900K CPU Octa-Core (40 linee PCI Express) comparabile al Intel Core i7-5960X
  • Intel Core i7 6950X CPU a 10 core (40 linee PCI Express), nuova flagship di Intel

Detto ciò velocemente passiamo ora ad analizzare un po' le caratteristiche e novità introdotte con la nuova generazione di CPU Broadwell-E.


Iniziamo riportando un’immagine che in parte esplica ciò che il classico Diagram Block descrive in modo sintetico.

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Come sempre osserviamo la presenza di un ‘’ponte’’ di collegamento tra CPU e Chipset/PCH (X99) denominato DMI o Direct Media Interface (DMI) in versione 2.0 e velocità x4 con una banda totale di 20Gb/s. Parlando di HEDT è lecito aspettarsi l’assenza di una Grafica integrata nella CPU come vediamo invece per la controparte Desktop Mainstream (Sandy Bridge, Ivy Bridge, Haswell, Skylake). Comparto RAM troviamo l’immancabile supporto a 4 Canali DDR4 con frequenza che raggiunge i 2400MHz rispetto ai precedenti 2133MHz.  Comparto CPU troviamo le tecnologie di Hyper-Threading e Intel Turbo Boost 2.0. Comparto Grafico assicurato fino a 40 linee PCI-Express 3.0 ripartite in 2x16 + 1x8 per massimizzare al meglio sistemi Multi-GPU.

Invece con l’immagine a seguire possiamo osservare le differenze che intercorrono di generazione in generazione. Notare il notevole passo in avanti tra l’architettura Sandy Bridge-E con chipset X79 e l’attuale X99.

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Velocemente anche le principali differenze tra le 4 CPU dell’architettura Broadwell-E.

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Tanti Core/Thread = Zero OC? Diremo assolutamente No. A differenza della serie Xeon destinate a workstation e server, con le CPU appartenenti a piattaforma HEDT avremo sempre la possibilità di avere non solo più Core/Thread ma di poter  “giocare” anche con la Frequenza dei singoli core, ovvero potremo sempre procedere ad un Overclock della CPU per sfruttare e avere un valido rapporto Frequenza/Core. A tal proposito Intel ha introdotto con Broadwell-E tre nuove caratteristiche proprio per rendere quanto più Enthusiast tale fascia.

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Le 3 caratteristiche di cui stiamo parlando sono:

  • Per Core Overclocking – potremo impostare una frequenza differente per ogni core. Quindi potremo impostare 5 Core per lavorare a 4GHz e altri 5 Core per lavorare al massimo.
  • AVX Ratio Offset – controlla la frequenza alla quale applicazioni con instruction set “AVX” lavorano.
  • CPU Cache Frequency – controlla la frequenza alla quale la cache della CPU lavora. Notevoli vantaggi con le applicazioni che fanno spesso utilizzo e accesso alla cache della CPU.

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Infine non potevamo non parlarvi dell’ultima novità introdotta esclusivamente con queste nuove CPU. Stiamo parlando della nuova ‘’versione’’ del Turbo Boost. Giungiamo al Turbo Boost Max 3.0. Tecnologia con la quale le prestazioni single-threaded vengono ottimizzate identificando il core più veloce del processore e indirizzando ad esso i carichi di lavoro più critici come la stessa Intel definisce. Inoltre molto similmente a quello che è il Nvidia Boost Clock questa tecnologia di Intel si baserà su diversi aspetti per funzionare che sono e saranno:

  • Tipo di carico di lavoro
  • Numero di core attivi
  • Consumo di corrente stimato
  • Consumo energetico stimato
  • Temperatura del processore
  • Supporto delle unità
  • Max boost

Precisiamo anche come il Turbo Boost Max 3.0 richieda un supporto driver lato BIOS e non software per cui la massima frequenza raggiungibile verrà gestita da quelle che sono le impostazioni presenti nel BIOS del produttore di schede madri.

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Prima di passare alla CPU in sé e ai Test vi riportiamo alcune Slide di Intel riportanti la percentuale di incremento rispetto alla precedente generazione e in alcuni casi al Top di Gamma di Skylake il Core i7-6700K.

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Essendo un sample ES dunque riservato alla stampa, ad eventi o destinato a pochi fortunati eletti overclockers abbiamo ricevuto il processore in un piccolo cofanetto di cartone di colore nero nel quale era presente solo e semplicemente un inserto di polietilene espanso come spessore.

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Inutile dire che estratto dal piccolo cofanetto avremo un processore non solo dal valore di ben e circa 2.000 Euro ma anche dal peso e dimensioni considerevoli.

Possiamo comprendere al meglio le dimensioni comparandolo ad un Intel i7-5820K con architettura Haswell-E.

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Da notare come il PCB più sottile per queste nuove CPU sia stato ‘’rinforzato’’ da un IHS più ampio che copre maggiormente gli angoli, cosa che nel Core i7-5820K non vediamo, avendo un PCB più spesso.

Infine qualche immagine del 6950X installato e pronto ad essere testato sulla nostra configurazione X99.

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Abbiamo effettuato i nostri test con una piattaforma Intel LGA 2011-v3, completata dalla CPU in edizione ES (Engineering Sample) 6950X dotata di architettura Broadwell-E. Nel dettaglio:

sistema

Abbiamo testato le prestazioni del processore 6950X Extreme Edition con due diverse impostazioni:

  • CPU a default e RAM ad una frequenza di 2133MHz secondo specifiche Intel
  • CPU in overclock @ 4,3 GHz ottenuto tramite overclock manuale massima frequenza stabile e RAM @ 3000 tramite profilo XMP

A seguire la lista di software utilizzati:

  • 3D Mark 13 Fire Strike
  • Aida64
  • WinRAR
  • Cinebench R15
  • wPrime

3Dmark 13

Versione più recente (2013) nonché il punto di riferimento dei test grafici in ambito DirectX 11 è prodotto dalla Futuremark per misurare le prestazioni del comparto hardware grafico. Include 3 diversi benchmark (IceStorm, CloudGate e FireStrike) progettati per una tipologia specifica di hardware, dagli smartphone alle potenti schede grafiche di ultima generazione. La versione utilizzata FireStrike, compatibile solo con il sistema operativo Windows, fa un uso non intensivo delle librerie grafiche Microsoft DirectX 11.1 ed effettua calcoli sia di tipo grafico che della fisica degli oggetti e misto. Al termine restituisce una media dei valori ottenuti sui singoli test che andranno a contribuire sul valore finale. Più alto è questo valore più performante è il sistema utilizzato.

3dMark13

Aida64

Aida64 è un software prodotto dalla FinalWire che consente di monitorare il sistema fornendoci informazioni dettagliate sulla componentistica hardware. Il software comprende al suo interno un utility di bench in grado di testare la memoria e i vari stadi di cache presenti all’interno del processore. I valori restituiti da entrambe le versioni si sono dimostrati abbastanza reali e veritieri e rispecchiano la tendenza crescente proporzionale alla frequenza di lavoro del kit, per cui il tool beneficia della maggiore frequenza di lavoro delle RAM.

aida64 1

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WinRAR

WinRAR, famoso software di compressione e decompressione di archivi di dati. Al suo interno è presente un’utility di benchmark che comprime un file standard atto a tale scopo; il software provvede a restituire il valore di compressione espresso in KB/s. Il grafico rispecchia la tendenza del software a beneficiare maggiormente della frequenza di lavoro delle memorie.

winrar

Cinebench R15

Software prodotto dalla Maxon nell’ultima versione, permette tramite l’elaborazione di immagini e di contenuti tridimensionali di testare le performance della CPU. Il test della CPU è stato eseguito utilizzando tutti i core presenti all’interno del processore. Quest’ultima release utilizza il motore di rendering Cinema 4D. Come si evince dal grafico, i valori alle varie frequenze sono pressoché identici.

Cinebench R15

Comparazione con i precedenti modelli.

Cinebench R15 Rapporto

wPrime

wPrime è un benchmark multi-threaded in versione freeware che permette di testare il sistema, ed in particolare la cpu, ad eseguire il calcolo della radice quadrata di una enorme quantità di numeri (fino a 32 miliardi) con un algoritmo basata sulla programmazione multithread. wPrime può essere eseguito in modalità 32M (performance test) o 1024M (stability test), a seconda del numero di thread configurati per l'esecuzione dei calcoli. I valori ottenuti possono essere salvati e condisivisi on line. Inoltre la compatibilità e l'identificazione alla piattaforma ed hardware sono assicurate dall'integrazione del codice del conosciuto CPU-Z. Test eseguito a 32M.

wPrime


Come per le recensioni delle schede madri anche per il processore 6950X abbiamo deciso di eseguire una pratica e metodologia identica. Siamo passati alla fase di overclock della CPU Intel i7-6950X Extreme Edition installata nella ASUS X99-PRO aggiornata all’ultimo BIOS 3101 in grado di garantire il supporto ai nuovi processori della serie 69XX/68XX archietettura Broadwell-E.

Per le classiche prove di overclock manuale ci siamo basati sul raggiungimento di una frequenza stabile nel rapporto tipologia di dissipazione (in questo caso un AIO da 240mm) e temperature. Per testare la stabilità della scheda madre ci siamo serviti anche qui del software Cinebench R15 utilizzato anche per i test a default al fine di trovare una buona stabilità per un eventuale Daily-Use. Teniamo a precisare che la CPU utilizzata un i7-6950X ha una frequenza base di 3.0GHz e con Turbo Boost 3.0 attivo di 3.5GHz 10c/20t quindi ci siamo limitati a salire ancora di diversi MHz per trovare il giusto equilibrio come detto poc’anzi. Le RAM utilizzate sono state un kit da 32GB con frequenza di 3000MHz impostate tramite BIOS con il profilo XMP in modo tale da non creare instabilità durante la fase di overclock della sola CPU. Il software Cinebench R15 lo abbiamo eseguito anche questa volta in modalità Multithreading in modo tale che ogni singolo Core venisse impiegato nel calcolo del rendering di poligoni.

overclock

Lo screen ci mostra come abbiamo raggiunto una frequenza stabile di 4.3Ghz con un voltaggio di 1.39V. Frequenza inoltre raggiunta con estrema facilità dalla CPU senza alcun tipo di problema. Abbiamo voluto provare velocemente a raggiungere la frequenza di 4.4GHz ma con esito negativo sia per una questione di voltaggio (soglia di sicurezza) sia per una questione di IMC della CPU. Ci riteniamo comunque soddisfatti del buon incremento di +800MHz raggiunto da questo mostro di CPU destinato sicuramente al calcolo in Multi-Thread e non alla pratica dell’Overclock.


Oro HD new

Prestazioni 5 stelle Prestazioni complessive senza eguali specialmente in Multi-Thread (ci mancherebbe).
Overclock 4,5 stelle Media OC buona. Perde qualcosa rispetto alla media del modello 5960X ma non sono CPU da ‘’Ultimo MHz’’.
Prezzo 3 stelle Circa 2000€. Prezzo davvero alto che pochi enthusiast saranno disposti a sborsare. 
Complessivo 4,5 stelle  

        

Anche con Broadwell-E Intel ha pensato bene di offrire diverse CPU per soddisfare i diversi utilizzi e necessità. Avremo dunque 2x Esa-Core (Core i7-6800K e Core i7-6850K), 1x Octa-Core (Core i7-6900K) e infine 1x Deca-Core nella veste del Core i7-6950X Extreme Edition (Oggi analizzata). Sin dalla presentazione ci sono state numerose critiche circa il prezzo del Top Gamma i7-6950X EE, del monopolio di Intel in ambito CPU e chi più ne ha più ne metta. Dopo averlo testato quello che possiamo dire è si, il prezzo è molto alto per una CPU (Fascia Consumer) in generale ma anche come non sia un prodotto destinato in primis ad un classico utente e neanche ad un utente più smaliziato (Overclocker, Gamer etc). Il Core i7-6950X Extreme Edition offre prestazioni tali che il suo ambiente naturale sono le Workstation o Cluster destinati al rendering e calcolo poligonale a livello Semi e Professionale. Ci basti notare come il 6950X EE nel benchmark Cinebench R15 raddoppi facilmente il punteggio raggiunto dallo Xeon X5650 con 12C/24T. Insomma il Core i7-6950X non è la classica CPU che si compra  per dimostrare di averlo più lungo ma si compra per un Reale utilizzo che il più delle volte, come già detto, esula i campi quotidiani di utilizzo. L’incremento prestazionale è notevole sotto tutti i punti di vista, eccezion fatta nel Single Thread dove sembra stare dietro senza misure anche ad un 4770K 4C/8T. Insomma chi compra o punta il Core i7-6950X EE è un utente che ha necessità di un valido rapporto tra Frequenza e Core/Thread. In conclusione le prestazioni complessive come le nuove caratteristiche introdotte non mancano ed è per questo che la serie Extreme Edition di Intel difficilmente ha intenzione di perdere lo scettro. Prezzo come più volte detto vicino ai 2000€, cifra che dovrà essere vista come investimento nella propria ‘’attività’’ e non come regalo di compleanno, di Natale o altro per poi finire in una configurazione da Gaming dove tale CPU è e sarà sempre uno spreco assurdo.

Pro

  • Operazioni Multi-Thread
  • 10C/20T e 25MB di Cache
  • Applicazione Workstation Ready
  • Prestazioni Generali

 

Contro

  • Molto Costoso
  • Prestazioni in Single Core limitate
  • Ottimizzazione a diversi software ancora limitata
  • Overclock leggermente inferiore al fratello 5690X
  • Turbo Boost Max 3.0 relegato al BIOS del Mainboard Brand

 

Si Ringrazia Intel per il sample fornitoci.

Tommaso Mele

 

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