Ciao Mondo 3!

alphacool_nexxxxo_xtreme_iiiLa Alphacool è un’azienda tedesca specializzata nella componentistica del raffreddamento a liquido con diverse soluzioni avanzate a catalogo, per ogni tipo di esigenza. Tra i suoi prodotti quello che vi presentiamo oggi è il radiatore ALPHACOOL NexXxos Xtreme III Radiator Rev.2.

 

 

 




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Il radiatore, come componente parte di un circuito di raffreddamento a liquido, ha particolare importanza perché la sua funzione è appunto quella di smaltire il calore presente nel liquido, disperdendolo nell’aria; non bisogna quindi sottovalutare un componente così importante. Tornando all’oggetto della nostra recensione, dal punto di vista estetico il NexXxos si presenta in linea con gli altri modelli realizzati da altre case, se non altro, a vista d’occhio, ci sembra leggermente più sottile. Procediamo con ordine e passiamo a presentarvi in dettaglio il NexXxos Xtreme III.

Questo prodotto può essere acquistato da Aquatuning al seguente indirizzo:

Aquatuning: NexXxoS Xtreme III 360 Radiator Rev.2

 


 

Presentazione del prodotto e Contenuto

L’imballo è scarno e ridotto all’essenziale, con una scatola bianca da cui si evince il modello dall’etichetta apposta sul lato.

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La confezione benché spartana appare robusta, difatti il radiatore è protetto dagli urti dal polietilene espanso in cui è avvolto. Avremmo apprezzato che fosse ulteriormente sigillato dall’aria esterna tramite busta chiusa per proteggerlo dagli agenti atmosferici che vanno a intaccare il rame, materiale da cui è composto.

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Passiamo ora a descrivere in dettaglio le caratteristiche tecniche del radiatore.


Caratteristiche tecniche

Il NexXxos Xtreme III ha una colorazione nero lucido; lo strato di verniciatura del radiatore è molto sottile, per cui non ne inficia l’efficacia dissipativa. Il peso, al netto di raccordi e tappi, è di 1000 gr; 500 gr in meno dei suoi concorrenti. Questo dato conferma la nostra impressione iniziale.

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I due tappi in plastica che chiudono i fori da G 1/4” con filettatura classica M3, permettono, tramite raccordi appositi, il passaggio in entrata/uscita del liquido. Come misure il radiatore ha una lunghezza di 40 cm per una larghezza di 12,2 cm e uno spessore di 4,6 cm. Quindi a ragion veduta è più piccolo dei suoi coetanei da 360. Di seguito la macro delle maglie che risultano abbastanza larghe, favorendo in questo modo la portata dell’aria e l’uso di ventole meno performanti.

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Per finire, oltre ai fori per il liquido (tappi bianchi), abbiamo i 12 fori filettati per lato, che permettono il montaggio di 3 ventole da 120 mm per lato. Questo permette grande libertà all’utente che può realizzare una struttura chiamata in gergo “a panino”, ossia, in termini più tecnici, Push-Pull. Inoltre è possibile aumentare l’efficienza del flusso d’aria con dei distanziatori.

Schema di montaggio

 

Unico consiglio che possiamo darvi per la pulizia del radiatore è di lavare l’interno con della soluzione tipo acqua e aceto e successivamente sciacquarlo abbondantemente con normale acqua corrente prima di completare l’assemblaggio e di chiudere il circuito.


Sistema di prova e metodologia di test

I test sono stati condotti con una temperatura ambiente di circa 18 °C, rilevati tramite termometro digitale. Al fine di rendere il risultato indipendente dalla temperatura ambiente, è stata riportata nei grafici la variazione della stessa. Per mettere sotto stress il radiatore è stata sviluppata una potenza complessiva, determinata dalla CPU e dalla GPU sotto overclock, di circa 550  Watt. Per generare tale assorbimento di corrente, e quindi conseguente generazione di calore, è stata usata una CPU i7 975EE raffreddata tramite waterblock della EK, modello SUPREME HF Cu, che, sotto overclock alla frequenza di 4014 MHz, genera un consumo di circa 220 Watt. I 330 Watt assorbiti dalla GTX480, liquidata tramite waterblock full cover della Koolance VID-NX480, sono stati generati overclockando la stessa alla frequenza di 801 MHz.

Come accennato sopra per sollecitare i due componenti primari sono stati usati appositi programmi. LinX per il processore, molto apprezzato in rete come programma di torture test, si basa sulle librerie Linpack e consente di stressare la CPU per verificarne la stabilità di funzionamento portando il carico su di essa al 100% su tutti i core, sia fisici che logici. La sua efficienza è dimostrata dal fatto che è molto difficile completare con successo i cicli impostati. A conferma di ciò è la temperatura generata dalla CPU una volta avviato il test, un vero torture test. A titolo di paragone rispetto a Prime95 le temperature massime raggiunte da LinX sono superiori di 3° – 5°. Per sollecitare la GPU Fermi, che come si sa è il primo step che ha equipaggiato i modelli di punta dello scorso anno di Nvidia, poi rimpiazzata dallo step successivo il GF110 sulla scheda video GTX580 molto più fredda e performante, è stato usato il programma Furmark. Furmark è conosciuto in rete principalmente per verificare la stabilità della VGA sotto stress. E’ basato sulle librerie OpenGL ed utilizza speciali algoritmi che portano il calcolo computazionale della GPU al 100%. Abbiamo eseguito più livelli di test: dapprima solo la CPU, con la VGA esclusa dall’impianto a liquido e raffreddata ad aria e quindi la CPU sottoposta ad overclock in modo da evidenziare la scalabilità in termini di efficienza del radiatore. Non contenti e visti gli ottimi valori di risposta abbiamo reso la situazione ancor più critica, mettendo sotto liquido anche la VGA, rilanciando i test sia a default (CPU e VGA) che in overclock. Per verificarne l’efficacia e la bontà, il radiatore NexXxos Xtreme III Rev.2 è stato messo a confronto con 2 modelli, ed esattamente il TFC X-Changer 360 e il Phobya G-Changer 360.

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Per la rilevazione delle temperature in ingresso ed in uscita dal radiatore, sono stati usati due sensori passanti della Aquacomputer, mentre per il rilevamento delle temperature interne ai chip ci siamo avvalsi degli ottimi sensori interni presenti sia sulla CPU che sulla GPU.

Passiamo ad elencare la componentistica hardware usata per i test. In elenco i componenti principali:

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Di seguito invece la componentistica usata nell’impianto a liquido:

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I test sono stati condotti utilizzando LinX per la durata di 100 cicli, una durata più che sufficiente affinché il circuito giungesse a regime come temperature.

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Per la VGA abbiamo usato, come detto, Furmark in modalità Burst (test di stabilità) a risoluzione FullHD 1920x1080. Lo screen seguente è un esempio di come i due programmi di stress siano stati fatti girare contemporaneamente.

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Risultati dei Test

Iniziamo ora la presentazione dei risultati comparativi, con il raffreddamento della sola CPU sia a frequenza a default che sotto overclock a 4014 MHz. Nel grafico sono presentate le differenze rilevate sulla temperatura del liquido in entrata e in uscita dal radiatore. Ci sembra irrilevante segnalare anche le differenze sul processore, ma possiamo dirvi che siamo in un range tra i 45 °C a riposo e gli 80 °C in full load.

 

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Abbiamo in seguito incrementato il carico in termini di watt (calore da dissipare) inserendo anche la scheda video nell’impianto a liquido. La GTX480 è conosciuta da tutti come un vero forno. Abbiamo preso le misurazioni con entrambi i componenti a frequenze di default ed abbiamo visto che non avevamo un distacco significativo (abbiamo riscontrato all’incirca 6° in più di differenza). Quindi abbiamo diretto la nostra attenzione ai test con entrambi i componenti sotto overclock, la CPU sempre a 4014 MHz mentre la GPU a 801 MHz; ricordiamo che la frequenza di default per quest’ultima è di 700 MHz.

Ecco i risultati.

 

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Conclusioni

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Prestazioni : 3 stelle
Rapporto qualità/prezzo: 4 stelle - copia
Complessivo : 3,5 stelle - copia

 

Radiatore senza troppe pretese, soprattutto per il suo prezzo. Le prestazioni sono risultate inferiori a modelli più prestanti di altri brand. Tra la dotazione fornita segnaliamo l’assenza di guarnizioni antivibrazione. Consigliamo il radiatore a chi non cerca un radiatore dalle prestazioni da top di gamma, ma si accontenta di qualche compromesso al fine di ridurre la spesa. Il prezzo consigliato da Alphacool è di circa 58 euro, circa 10 euro in meno rispetto al Phobya G-Changer e circa 30 in meno rispetto al TFC X-Changer 360.

 

PRO:

  • Prezzo

 

CONTRO:

  • Strozza leggermente il Flow Rate
  • Dotazione minimale
  • Solo 2 ingressi
  • Senza guarnizioni antivibrazione

 

Un ringraziamento va ad AquaTuning.it ed a Alphacool per l’invio del radiatore.

Valter d’Attoma

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