L’Alphacool Heatmaster è un controller polifunzionale che permette di gestire diversi componenti di un impianto a liquido, tra cui le ventole. Lo abbiamo analizzato per voi in questa recensione.
Introduzione
Alphacool è una società tedesca nata con l’intento di imporsi sul mercato quale fornitore di specifiche soluzioni per il raffreddamento a liquido. Grazie ai molteplici prodotti a catalogo, offre all’utente accessori per il modding sia semplici, sia dotati di elettronica on-board. Quest’ultimi, come l’Heatmaster che ci apprestiamo a recensire, aiutano l’utente a controllare e quindi ad ottimizzare quelle componenti che operano attivamente nell’impianto di raffreddamento. In particolar modo permette di collegare sensori di temperatura, ventole, la pompa e anche un sensore di controllo per il flusso. E' evidente che un controller con così tante funzioni fa la felicità dell’utente meticoloso e in special modo di chi pratica overclock.
L’Alphacool Heatmaster può essere acquistato da Aquatuning.it al seguente indirizzo:
http://www.aquatuning.it/product_info.php/info/p6747_Alphacool-Heatmaster.html
Presentazione del prodotto e Contenuto
La scatola all’esterno presenta una foto del controller e il marchio della casa produttrice. Sulla parte retrostante sono riportate, nella sola lingua inglese, le funzioni basilari del controller. Aprendo la scatola al suo interno abbiamo:
- Modulo elettronico (controller)
- 1 cavo di collegamento USB del controller al computer
- 3 sensori per la rilevazione della temperatura
- 1 cavo prolunga a 3 pin per la connessione di una ventola
- 1 cavo a 2 pin da collegare al PC per l’arresto di emergenza
- 1 quadrato adesivo di feltro da utilizzare per fissare il controller al computer
Come potete vedere dalle foto di seguito le dimensioni del controller non sono eccessive, e può essere per esempio sistemato in uno slot da 5,25” libero dello chassis.
Il frontale si presenta con un semplice pannello di alluminio spazzolato, quindi senza alcun display LCD da mostrare all’esterno del case. Consigliamo quindi un'installazione completamente interna, senza rimuovere il coperchio dello slot.
Caratteristiche tecniche
Premettiamo che i requisiti minimi di sistema per usare il controller sono abbondantemente al di sotto del computer meno potente attualmente in vendita. Li riportiamo di seguito
- PC Intel Pentium III 1GHz oppure AMD Athlon 1 GHz
- 512 MB di RAM
- Hardisk con 20 MB di spazio libero
- Porta USB 2.0
- Sistema Operativo Windows XP ® Service Pack 2 o superiore
Il principale vantaggio dell’Heatmaster è di essere completamente indipendente dal PC dove è collegato, ciò vuol dire che non richiede alcun consumo di risorse da parte del PC nel quale è stato installato. Occorre soltanto collegarlo tramite il cavo USB in dotazione ad una qualsiasi delle rispettive porte presenti sul PC. Di seguito in figura la porta USB presente sul controller.
Una volta connesso al PC occorre installare il programma scaricabile a questo indirizzo http://www.alphacool.com/download/heatmaster/Heatmaster.zip e il software farà il resto. Facciamo presente che durante l’installazione del controller occorre specificare manualmente il percorso e quindi la cartella dei driver dell’Heatmaster; la troveremo nella posizione dove si è scompattato il file zip precedentemente scaricato. La fase successiva è quella di lanciare il file di setup che consente d’installare il programma vero e proprio. Il programma si presenta con una interfaccia grafica e consente di selezionare i vari parametri rilevabili tramite i sensori connessi al controller e trascinarli con la tecnica del Drag-&-Drop sul grafico in alto.
I dati elaborati e quelli appena rilevati possono essere salvati in file di Log in una cartella a scelta dell’utente.
Elenchiamo ora le feature dell’Heatmaster, in pratica i parametri che permette di controllare/monitorare:
- Monitoraggio della temperatura rilevabile su 3 punti diversi
- Impostazione di 3 livelli di allarme diversi (Tono, Bios-Alarm e Shut Down)
- Funzioni di Log dei parametri di Temperatura, Rotazione delle Ventole e della Pompa *
- In grado di pilotare un carico massimo di 24 Watt sul canale Fan/Pump *
- Controllo indipendente su canali separati di 4 ventole/pompe
- Funzione Isteresi
- Supporto / Conversione di valori Celsius / Fahrenheit, Litri / galloni
- Analisi dei valori di RPM e relativo controllo di PWM
- Canali separati per la misurazione continua del flusso
- 5 sensori di temperatura NTC collegabili e sensore incorporato sul controller
- Valore Beta predefinito per migliorare l’accuratezza della misurazione
- Taratura del sensore di precisione, possibile tramite la resistenza nominale (Rn) a 25° e + del Valore Beta
- Relè incorporati sul controller per ulteriori compiti di controllo (Alert)
- Fino a 5 cicli configurabili e attivabili tramite Drag & Drop con l’attivazione di allarmi
- Generazione di toni di allarme indipendenti dal PC
- Azione estesa d’influenza tramite la modifica del parametro PID
- Aggiornabile tramite software / firmware
- Montaggio / smontaggio rapido allo chassis del PC tramite velcro adesivo in dotazione
* A tale riguardo consigliamo gli accessori opzionali Heatmaster e l’adattatore Alphacool per il controllo della pompa.
Il controller è stato sviluppato e testato secondo le normative Europee EN 55014-1 e EN 61000-6-3. Il prodotto soddisfa i requisiti della compatibilità elettromagnetica 2004/108/EG. Riporta quindi a tale riguardo il marchio CE.
Schema di montaggio
Il montaggio è abbastanza semplice.
Riportiamo di seguito i particolari delle varie sezioni del controller al fine di assistere l’utente nel collegare correttamente i vari connettori. Per maggiori dettagli ricordiamo che è presente nella cartella scaricata e decompressa, il manuale in pdf in lingua inglese e tedesca.
Di seguito possiamo vedere i connettori per la rilevazione dei 5 punti di temperatura
Nella foto di seguito notiamo invece i connettori a 3 Pin relativi alle connessioni del sensore per il controllo del Flusso, della pompa e delle ventole.
In quest’ultima foto vediamo invece il connettore molex per l’alimentazione supplementare del controller, da collegare obbligatoriamente al fine di soddisfare il fabbisogno elettrico delle varie periferiche collegate.
Gli altri connettori non menzionati sono riservati, come riportato dal manuale, e non vanno collegati.
Test
Sistema di prova e metodologia di test
Abbiamo utilizzato il controller Alphacool Heatmaster su una piattaforma Core i7, raffreddata con impianto a liquido, con installato Windows 7 Ultimate a 64 bit.
Risultati del test
Non abbiamo riscontrato nessun problema nell’installare il driver del controller e nel portare al termine la procedura d’installazione. Non possiamo dire altrettanto per quanto riguarda l’avvio dell’applicazione che, si bloccava perché non trovava il file skin_it_low_res.xml, relativo all’interfaccia grafica in italiano, scelta durante il processo di installazione. In effetti andando a vedere nella cartella Alphacool\Heatmaster 2009\Skin il file menzionato non c’era. Precisiamo anche che non abbiamo trovato il supporto ottico nella confezione, per cui ci siamo l’applicazione è stata scaricata dal sito del produttore. Alla fine abbiamo risolto duplicando il file skin_en_low_res.xml e rinominandolo appunto nel file mancante. Effettuata questa operazione, l’applicazione è partita, ma chiaramente l’interfaccia era in inglese. Confidiamo che il supporto ottico con il programma in lingua italiana sarà presente in altre confezioni e che la nostra confezione ne era priva perché si trattava di un sample. Detto questo mostriamo di seguito lo screen dell’applicazione in funzione.
La particolarità che ci è sembrata più interessante è la possibilità di inserire i sensori nel grafico principale in alto utilizzando la tecnica del Drag & Drop. Con questa tecnica non siamo purtroppo riusciti a far dialogare il controller con un sensore di flusso della Aquacomputer, in nostro possesso. Come potete vedere il grafico appare abbastanza grossolano, le linee rappresentanti i valori procedono in senso orizzontale su un diagramma cartesiano dove la scala orizzontale rappresenta il tempo e la scala verticale rappresenta la temperatura in gradi centigradi o la velocità (in %) (pompa, flusso del liquido e regime di rotazione delle ventole). Per quanto riguarda la pompa (nel nostro caso Laing 350@500), l'Heatmaster non è stato in grado di alimentarla direttamente dal connettore dedicato al collegamento della stessa, richiedendo obbligatoriamente l'adattore opzionale per l'alimentazione, non incluso nella confezione.
Altro dettaglio che vi mostriamo è il menu contestuale che compare cliccando sulla voce File in alto a sinistra, mentre cliccando sulla voce Help si apre la guida.
Come potete vedere partendo dall’alto si può cambiare la lingua dell’applicazione, consentire l’avvio automatico, integrazione con la task bar, settare la posizione del file di Log, e le varie unità di misura. Insomma tutto quello che è stato presentato nella sezione delle caratteristiche tecniche.
Conclusioni
Prestazioni : | |
Rapporto qualità/prezzo: | |
Complessivo : |
La caratteristica peculiare del controller Heatmaster è la sua completezza a livello elettronico nel pilotare ventole, pompa (tramite gli accessori) e poter cosi rappresentare i valori letti anche dai sensori di temperatura e di flusso. Tali valori possono poi essere relazionati e filtrati da allarmi impostabili a piacimento dall’utente per una sicurezza dell’impianto di raffreddamento pressoché totale. Ma se, come detto prima, non si ha a disposizione un’interfaccia grafica completa, precisa nonché funzionale allora il controller perde di significato. Confidiamo e invitiamo il fornitore a realizzare un aggiornamento dell’applicazione per completare questo gioiellino dai costi estremamente bassi ( appena 43€), se paragonati a prodotti simili sul mercato.
Pro:
- Prezzo
- Completezza delle sezioni di misura
Contro:
- Interfaccia molto grossolana e per niente precisa
- Mancanza del supporto software in italiano
- Difetti nella rappresentazione delle variabili (intese come sensori collegati)
Un ringraziamento va ad AquaTuning.it ed Alphacool per l’invio del controller.
Valter d’Attoma