Ciao Mondo 3!

1ABC_INTESTAZIONEOggi analizzeremo un dissipatore per GPU prodotto dalla tedesca Alpenfohn: il Peter. Dotato di eccellenti caratteristiche tecniche ed una notevolissima capacità di dissipazione termica teorica di ben 420W, nasce con lo scopo di sbaragliare la concorrenza ed offrire una soluzione dual slot di raffreddamento per le nostre schede video. Attenzione però, l’ingombro complessivo sarà dual slot per il solo Peter, è presente un sistema di fissaggio delle ventole che richiede altri due slot quindi in totale occuperà fino a 4 slot. Per verificare quanto dichiarato lo abbiamo testato su una GTX 480 Nvidia, soluzione estrema per tutti i dissipatori ad aria attualmente in commercio. Se dovesse riuscire a gestire questa imponente scheda video ciò significherebbe che dovreste aspettarvi temperature molto più basse sulle altre serie precedenti, incluse le AMD HD 6970 e Nvidia GTX 580.

 

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Alpenfohn, azienda tedesca del gruppo EKL AG, è specializzata nella produzione di sistemi di dissipazione per CPU, Schede Video, Hard Disk, Memorie, Motherboard, Case, per arrivare alle soluzioni per Notebook.

 

Riportiamo la presentazione dell’ottima ditta d’oltralpe Alpenfohn :

"Qualità senza compromessi e servizi di elevato livello -. Queste sono le caratteristiche per cui è nota AG-EKL, dalla sua fondazione nel 1995, ed anche per le sue numerose partnership da oltre un decennio in Taiwan e Cina. Con il fine di elevare gli standard qualitativi e di ottenere un ottimo valore dei prodotti, oltre alla linea di produzione e sviluppo in Germania, sono presenti anche stabilimenti di produzione in Asia. Questa è la formula con cui noi, essendo una azienda sveva di media grandezza, ci siamo affermati sul mercato internazionale, per una fascia di utenza molto esigente e di alto livello. Gli elevati standard e le procedure di controllo di qualità sono per noi doverosi e questo criterio si applica a molti settori in cui abbiamo avuto successo. Prodotti in alluminio, lavorazione dei metalli, come per le ventole e soluzioni di dissipazione termica. Ma negli ultimi anni abbiamo ampliato le attività in altri settori. Soluzioni di raffreddamento basate aventi componenti elettroniche personalizzate per tutte le tipologie di lavorazione dei metalli, e raffreddamento 24/24h per i personal computer; questo è il campo di applicazioni per il quale è noto il brand EKL, e su questo ambito si cercherà di continuare ed intensificare il lavoro. Prerequisito ovviamente è anche un’abile gestione delle risorse umane per 40 dipendenti. Guardando avanti nelle politiche del personale e negli investimenti a lungo termine sono le basi per cui il SES ha un grande know-how di natura tecnica e di strumentazione, senza precedenti.

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L’Alpenfohn Peter può essere acquistato da Caseking in una delle tante configurazioni disponibili, che variano per il tipo di ventola fornita.

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Caratteristiche Tecniche Principali

 

  • Grazie al suo sistema di installazione proprietario, mediante fissaggio con bracket sugli slot PCI del case, è possibile installare davanti al dissipatore ben due ventole da 140mm, oppure addirittura 4 da 120mm, due frontalmente e due sopra di esso. Un sistema simile è stato realizzato in precedenza solo nel Prolimatech mk13, ma con il Peter siamo dinanzi al primo caso avente due ventole da 140mm frontali. Il particolare sistema di aggancio si è reso necessario a causa del peso complessivo, già elevato in partenza con il solo dissipatore; grazie a questo sistema però l’utente finale è in grado di customizzare al meglio le proprie ventole per ottenere ciò che desidera: silenziosità o massime performance. Al lancio, il noto shop tedesco Caseking, offre ben 8 varianti di questo dissipatore, con in bundle diverse ventole specifiche per le varie necessità e scenari. Ciò che analizzeremo oggi è quindi la configurazione a doppia ventola Alpenfohn Fohn 140mm Wing Boost da 1100 RPM.

 

  • Eccellente saldatura delle alette sulle heatpipe, ottima robustezza ed ottima lavorazione complessiva. Lo spessore delle alette inoltre è leggermente superiore al normale e ciò conferisce un’impressionante solidità strutturale.

 

  • Ben 12 heatpipe in rame suddivise in due blocchi da 6, aventi uno spessore di 6mm. Questo è un primato su un dissipatore per GPU, non si poteva fare di meglio in quanto nel complesso il carico di dissipazione è molto bilanciato. Il Peter offre un’area di dissipazione termica molto maggiore del precedente “Heidi”. Questo nuovo prodotto inoltre sarà molto longevo per via della natura del backplate, potrà essere installato su altri modelli senza troppi problemi.

 

specifiche_tecniche

 

 

 

A titolo informativo riportiamo il metodo di conversione tra CFM e portata in metri cubi orari (m^3/h) : misura in CFM / 0.589

 

Note preliminari

La nostra prima impressione, dopo aver aperto l’imballo, è quanto di meglio potevamo aspettarci. Alpenfohn ha avuto anche l’accortezza di inserire del profumo caratteristico delle nostre amate alpi. Che dire, c’è da rimanere decisamente impressionati! Il dissipatore andrà ad occupare tutta la scheda video e per questo motivo, data anche la lavorazione eccellente, il peso si attesta sui 1215g. Il dissipatore è stato testato sia con tutto ciò che viene fornito in bundle, sia applicando il noto kit di dissipazione per VRM della Thermalright: il VRMG2 per GTX480, in configurazione passiva. Data la natura del prodotto e data la natura delle ventole che analizzeremo, si cercherà di coniugare le massime performance con il minimo rumore, in quanto ci sono state inviate ben due Alpenfohn 140mm Wing Boost di colore arancione-nero, da 1100 RPM e 19,5 dBA. Si differenziano dagli altri modelli Wing Boost blu-neri soltanto per il colore. La struttura della ventola è molto particolare in quanto non è costituita dalla classica robustezza dovuta a sostanze di natura plastica, bensì è presente un rivestimento esterno gommato che permette di ridurre moltissimo le vibrazioni, oltre a questo sono presenti doppi fori da 140 e 120mm, il che significa che la compatibilità sarà molto elevata, anche per quanto riguarda le staffette di montaggio su altri eventuali dissipatori. Il motore è di tipo hydraulic bearing ed all’esterno sono presenti ben 9 pale. Queste ultime sono dotate di piccole sporgenze al termine della pala stessa, che secondo Alpenfohn determinano una pressione statica maggiore assieme ad un volume d’aria anch’esso migliore. La ventola permette una regolazione PWM, quindi è dotata di un connettore da 4 pin, assieme ad un adattatore da 3 pin decisamente lungo. Al massimo del regime di rotazione, ovvero 1100 RPM, la ventola  genera un flusso di 61.6 CFM pari a 104.7 m³ / hr. Il cavo presenta un ottimo sleeve ed è anche presente un adattatore da 4-Pin molex to 4-Pin connettore PWM, che permette la regolazione del voltaggio da 13.2V a 7V. Sono davvero ottimi prodotti, notevole la silenziosità e buona la portata d’aria, anche se per gestire una GTX 480 sarà necessario almeno optare per ventole da 80CFM ognuna, come vedremo.

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Confezione e Bundle

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Ottima anche la confezione esterna, robusta e capiente, inoltre è presente del poliuretano espanso che permette un imballo professionale, pulito, economico ma certamente di livello. Il bundle è contenuto all’interno di una scatolina bianca posta sotto il dissipatore stesso ed è davvero molto curato. Poche volte ne abbiamo visto uno tanto completo, ci sono ben 34 dissipatori passivi per chipset e RAM, compreso un tubetto di pasta termica per i VRM, per le RAM ed i chipset, oltre ad un tubetto per la sola GPU. Dobbiamo fare una precisazione inerente al primo tubetto di pasta termica bianco per i VRM: similmente a quanto fornito dall’Arctic cooling per l’Accelero Xtreme Plus, anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una pasta termica molto particolare ovvero una sorta di ibrido tra quella convenzionale ed i comuni pad termici. Una volta applicata permette un contatto molto forte però al contempo abbiamo notato che non prende contatto con tutta la superficie dell’oggetto che ci interessa dissipare, o meglio, bisogna metterne una buona quantità e controllare l’avvenuto e corretto posizionamento. Il problema però non è tanto l’applicazione, quanto la potenziale rimozione. E’ molto difficoltosa ed è necessario, prima di procedere, scaldare bene il componente interessato di modo che la pasta non sia solida. Occorre quindi fare molta attenzione al fine di evitare serie complicazioni.

Oltre ai chip sono presenti sia la staffa di montaggio posteriore nel case, la barra orizzontale nera per il fissaggio delle ventole ed un piccolo supporto nero angolato necessario per il fissaggio della barra alla staffa sul case. Oltre a ciò è presente anche una seconda staffa da posizionare posteriormente alla prima, di modo che tramite un paio di viti sia tutto stabile e perfetto. I manuali di installazione sono ben fatti, esenti da problemi e molto esplicativi.

 

Lista materiale

  • Peter Alpenföhn
  • 9x dissipatori memoria piatti
  • 18x dissipatori memoria alti
  • 10x dissipatori memoria lunghi
  • 1x dissipatore VRM
  • Pasta termica per GPU
  • Pad termico
  • Accessori per il montaggio
  • Istruzioni per l’installazione

 

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Peter : hands on


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L’ottima nichelatura del rame, sia delle heatpipe, sia della base, oltre ad essere molto piacevole allo sguardo è sinonimo dell’elevatissima qualità costruttiva di quest’unità. Le 12 heatpipe partono dalla base e suddividono il dissipatore in due blocchi principali. Inoltre le alette interne hanno una particolare struttura che sebbene non aumenti di molto la superficie dissipante, permette di ottenere risultati migliori con ventole aventi una minore pressione statica, quindi nel complesso temperature migliori con ventole più silenziose; ovviamente però maggiore è la velocità di rotazione e migliori saranno i risultati complessivi. Se riuscirà a tenere a bada una GTX 480 con solo due ventole da 1100 RPM e 61 CFM saremo dinanzi ad un prodotto molto interessante. La distanza tra le alette è 1.8 mm, che comparata ad altri dissipatori in commercio è elevata. I due blocchi sono ripartiti in 49 e 35 alette, aventi 6 heatpipe ciascuno. Buona la finitura della base, anche se non è lucidata a specchio.

 

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In questa recensione apriremo una parentesi sulla disposizione dei dissipatori per GPU.

 

La domanda a cui vogliamo rispondere è la seguente: “l’orientamento di un dissipatore incide sull’efficienza delle heatpipe?”. Questa domanda sorge spontanea considerando il funzionamento delle heatpipe, che contengono un liquido che a contatto con la superficie calda della base tende ad evaporare mentre ritorna allo stato liquido nella zona fredda del dissipatore. Il liquido potrebbe essere maggiormente soggetto ad effetti di gravità nel caso in cui il dissipatore fosse disposto verticalmente. Per verificare questa ipotesi abbiamo installato l’Alpenföhn Peter su una Nvidia GTX 480 e  abbiamo effettuato i test su tre piattaforme, precisamente:

  • Banchetto di prova orizzontale
  • All’interno di un Silverstone Raven 3 in posizione classica
  • All’interno di un Silverstone Raven 3 in posizione VERTICALE, girato di 90 gradi in senso antiorario.

Ricordiamo che il Silverstone Raven 3 ha una disposizione non convenzionale dei componenti, con scheda madre ruotata di 90°C in senso orario, e scheda video che si trova quindi in posizione verticale.

 

Inoltre abbiamo testato questo dissipatore in diverse configurazioni possibili ovvero :

 

  • Peter, assieme ai dissipatori forniti in bundle per i VRM, chipset e RAM
  • Peter, assieme ad un Thermalright VRMG2 passivo

Ed infine lo abbiamo confrontato con :

  • Un Thermalright Spitfire + VRMG2
  • Il dissipatore reference Nvidia

 

Ci sono state differenze  importanti tra le varie configurazioni come vedremo nella sessione di test.

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Montaggio

Per poter installare l’Alpenföhn Peter, innanzitutto occorre smontare con attenzione il dissipatore reference Nvidia. Siamo dinanzi ad un sistema di ritenzione decisamente complesso, uno dei più difficili che sono stati immessi nel mercato, quindi consigliamo di far effettuare questa operazione solo a persone competenti, esperte e pazienti.

Riportiamo il montaggio sia del dissipatore più i VRM forniti in dotazione, sia del Peter più il Thermalright VRM-G2 :

 

Peter in configurazione stock:

 

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Peter con il thermalright VRM-G2:

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Per poter installare l’Alpenföhn Peter, innanzitutto occorre smontare con attenzione il dissipatore reference Nvidia. Siamo dinanzi ad un sistema di ritenzione decisamente complesso, uno dei più difficili che sono stati immessi nel mercato, quindi consigliamo di far effettuare questa operazione solo a persone competenti, esperte e pazienti.

Per ovvie ragioni non ci dilungheremo a spiegare questa procedura. Rimosso il dissipatore stock Nvidia e la placca di dissipazione basale per le RAM ed i chip di regolazione del voltaggio, bisogna eliminare ogni residuo di pad termici e di pasta termica dai componenti. Vi consigliamo l’ottimo kit dell’Arctic Cooling che consiste in due piccoli flaconcini con soluzioni specifiche. Suggeriamo di operare in una zona ventilata e di non inalare i vapori emessi all’atto dell’apertura. Una volta pulito il tutto, ci apprestiamo a posizionare la pasta termica nel tubetto bianco sopra le RAM stesse, per poi metterne anche una piccola quantità residua sui piccoli dissipatori, e spalmare in modo omogeneo con una carta di credito sottile ma robusta. Fatto questo e posizionati i dissipatori delle RAM si procede con i VRM. Fate attenzione alla tipologia di dissipatori sulla parte laterale del core, le RAM ivi presenti necessitano dei dissipatori di tipo basso. Tutto ciò è ovviamente riportato nel manuale d’installazione. Consigliamo di utilizzare per i VRM un pad termico più facile da rimuovere rispetto a quello in dotazione, come quello prodotto da Akasa o Arctic Cooling.

 

Una volta effettuata questa operazione, si procede all’installazione del backplate, all’apposizione dei distanziatori ed infine alle viti di bloccaggio. Ovviamente posizionate dell’ottima pasta termica sotto alla base del Peter e sull’IHS della GPU. Una volta terminato l’assemblaggio si procede all’installazione della scheda nel case, dopodiché si installa la piastra di ritenzione delle ventole. La procedura, sebbene articolata, è semplice e prevede il serraggio di diverse viti sia sulla placca lunga di colore nero, sia sul piccolo fermo angolato, sia sul bracket che è necessario ancorare al case. E’ stato studiato anche un piccolo sistema per bloccare le due ventole da 140mm insieme, a dimostrazione della cura nei minimi dettagli.

Visto il notevole ingombro sia del Peter, sia del relativo sistema di ancoraggio delle ventole, una configurazione SLI o CrossFire, con due schede raffreddate dal dissipatore Alpenföhn, è piuttosto complicata da configurare. Occorre infatti una scheda madre con slot PCI Express molto distanziati tra loro. Nel caso in cui fosse fisicamente possibile, bisogna considerare che la scheda video più vicina alla CPU avrà inevitabilmente temperature maggiori per via del ridotto flusso d’aria sul dissipatore.

Il fissaggio del backplate è molto buono ed inoltre la sleevatura dei cavi delle ventole è di ottima fattura.

 

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Sistema e metodologia di test

Abbiamo testato il dissipatore sul seguente sistema, montato su un banchetto aperto ed all’interno di un Silverstone Raven 3, con temperatura ambiente di circa 25°C:

 

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Abbiamo scelto di utilizzare come GPU una Nvidia GTX 480 reference, a default ed overcloccata ad 800 (core)- 975 (RAM) al fine di stressare fino in fondo il dissipatore, grazie al suo TDP di circa 380-400W. Dobbiamo precisare che quest’ultimo test rappresenta un tentativo estremo di utilizzo, se vogliamo, inappropriato date le ventole fornite in dotazione, da 1100 RPMRPM. Qui stiamo parlando di una quantità di calore da smaltire davvero elevata e con altre schede video dai consumi minori la situazione sarà ben diversa.

Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software GPU-Z, riportando le temperature dei sensori ShaderCore e PCB. Le temperature in full load sono state misurate dopo 25 minuti di stress con il noto software Furmark (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la GPU, ben più di qualsiasi videogioco.

Le temperature del Peter, con dissipatori RAM e VRM forniti dalla Alpenföhn, sono state confrontate con il Peter stesso + il dissipatore per VRM VRM-G2 della Thermalright, con il Thermalright Spitfire + VRM-G2 ed infine con il dissipatore stock Nvidia.

Per quanto riguarda le misurazioni, sono state effettuate con velocità della ventola impostata a 1100 RPMRPM, utilizzando le regolazioni da BIOS. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4.

Sono state utilizzate due sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro:

  • Reference @ 700-925 con 1.050V
  • Overclock @ 800-975 con 1.050V

Inoltre sono stati usati diversi case, per analizzare il posizionamento delle heatpipe :

  • Banchetto di prova orizzontale
  • All’interno di un Raven 3 in posizione classica
  • All’interno di un Raven 3 in posizione VERTICALE, girato di 90gradi in senso antiorario

L’orientamento delle heatpipe ha giocato un ruolo determinante, assieme al riscaldamento del PCB in rapporto al flusso d’aria calda, ed alla sua ovvia dispersione ambientale.

 

Per quanto riguarda lo Spitfire è stata utilizzata una ventola Noiseblocker PK-3 da RPM1700 RPM mentre per il VRM-G2 non è stata utilizzata alcuna ventola, quindi in configurazione fanless. Ricordiamo che se invece fosse utilizzata anche qui una ventola con buona pressione statica le temperature migliorerebbero significativamente, sia sui VRM stessi sia sulla GPU. E’ stata utilizzata una configurazione fanless per via delle limitazioni intrinseche del Raven3 e per via del fatto che era necessario testare il Peter in modalità silenziosa, per come ci è stato fornito dalla casa madre.

Nel test dello Spitfire sul Raven 3 nella configurazione standard abbiamo riscontrato un grave problema: nel Raven3, con la paratia laterale chiusa, la ventola PK-3 installata sul dissipatore pesca poca aria a causa dell'assenza della ventilazione nel lato del case stesso. Questo ha comportato il collasso termico dello Spitfire nonostante avessimo impostato le ventole AP-181 del Raven 3 al massimo regime di rotazione. Inoltre il ricircolo d'aria provocato dallo Spitfire porta all'aumento della temperatura interna e vengono compromessi i flussi d'aria verticali del Raven 3.

Sconsigliamo quindi decisamente l'utilizzo dello Spitfire o di dissipatori simili, su case di questa tipologia. Consigliamo invece l'adozione dei classici sistemi di dissipazione blower style, come quelli reference Nvidia/AMD. In una classica configurazione orizzontale invece lo Spitfire riesce ad essere non molto distante da soluzioni a liquido dedicate, con rumorosità non troppo eccessiva. Nel test dello Spitfire + VRM-G2 sul Raven3 in posizione ruotata di 90 gradi in senso antiorario è stata apportata una modifica “casalinga” in modo che lo Spitfire riuscisse a far pescare aria alla ventola dall’esterno, come ad esempio avviene in case tipo Coolermaster HAF-X/932 e simili, quindi di comune concezione. In questo caso il Raven 3 è stato configurato con una ventola da 120mm alla base in immissione, 2x180mm AP181 in immissione pressione positiva in estrazione, assieme ad una 120mm,  ed il tutto rialzato da terra di modo che riuscisse a pescare aria dal basso. Da notare come lo scenario sia drasticamente cambiato a favore di questa soluzione, che di fatto rende la GTX 480 innocua e relativamente fredda persino con Furmark, come vedremo nei test.

 

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Possibili modifiche

Data la natura del sistema di bloccaggio, sull’Alpenföhn Peter è possibile montare fino a 4 ventole da 120mm, precisamente due frontali e due superiori al dissipatore stesso. Consigliamo l’adozione di ventole dall’elevata pressione statica e portata, ad esempio sugli 80CFM ognuna. Così facendo viene certamente compromessa la silenziosità ma le prestazioni possibili saranno decisamente migliori. Oggi il test avrà il fine di trovare il giusto compromesso tra potenza e silenziosità complessiva, e sotto questo punto di vista il Peter ci ha positivamente colpito, assieme alle ventole 140mm Wing Boost.



 

Risultati del test

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Facciamo una premessa inerente le velocità di rotazione delle ventole, utilizzate sui diversi dissipatori

  1. Sullo Spitfire è stata utilizzata una 140mm noiseblocker PK-3 a 1700RPM ed il G2 in configurazione fanless
  2. Sul Peter le due 140mm Alpenföhn Fohn Wing Boost a 1100RPM ed il G2 in configurazione fanless
  3. Sul Peter senza il G2 le due 140mm Alpenföhn Fohn Wing Boost a 1100RPM, con i VRM raffreddati dalle Wing Boost
  4. Sul dissipatore reference invece la velocità di rotazione è stata settata su auto, quindi questo è lo scenario reale che molti di voi avranno avuto modo di verificare direttamente. Le impostazioni sono quelle proprie dei modelli reference Nvidia e la velocità di rotazione a frequenze stock (700MHz) è stata di 1616 e 4075 RPM rispettivamente in idle e full load, mentre in overclock a 800MHz sono pari a 1617 e 4600RPM, raggiungendo il 90% del massimo regime di rotazione del dissipatore Nvidia reference. Non sono stati utilizzati profili personalizzati ed il voltaggio della scheda video è stato fissato a 1.050V. In idle la scheda imposta valori estremamente bassi ovvero 50MHz per il core, per via dei sistemi di risparmio energetico onboard, quindi le temperature in idle sono praticamente identiche sia a default che in overclock. Per questo motivo abbiamo inserito solo un valore inerente alle temperature in idle.

Ora, per quanto riguarda i tre test queste sono state le velocità di rotazione rilevate sulla ventola stock Nvidia :

Sul banchetto climatizzato @default (700MHz): 1616/4075 mentre ad 800MHz 1617/4600RPM

Sul Raven3 in posizione standard @default ed OC : 1700/3750 - 1700/4200RPM

Sul Raven3 in posizione ruotata di 90 gradi FAN @def ed OC : 1700/3600 - 1700/4200RPM

 

Commento dei risultati

In termini di prestazioni assolute la soluzione più potente è quella avente il Thermalright Spitfire con VRM-G2, nella configurazione Raven 3 ruotato di 90 gradi. Il beneficio della rimozione della paratia è stato ovviamente evidente. Le prestazioni sono generalmente superiori all’Alpenföhn Peter anche sul banchetto, complice ovviamente la ventola da 1700RPM da 17CFM che assicura una portata decisamente maggiore rispetto alle due Wing Boost. Sul Peter se avete intenzione di ottenere temperature ancora migliori, consigliamo l’adozione di ventole più potenti delle Wing Boost da 1100RPM, però se il vostro obbiettivo è ottenere la silenziosità in esercizio e l’abbassamento delle temperature rispetto al dissipatore stock della GTX 480, questo nuovo modello dell’Alpenföhn è semplicemente perfetto. Le temperature sono in tutti i casi restate entro livelli molto buoni rendendo il Peter adatto a praticamente tutte le configurazioni, al contrario di quanto è avvenuto con lo Spitfire che si è dimostrato completamente inadatto al Raven 3.

L’installazione del VRM-G2 sul Peter, in configurazione fanless, non ha portato a particolari benefici, dimostrando che la soluzione studiata da Alpenföhn è sicuramente molto efficiente anche per le altre componenti calde presenti sul PCB della scheda, grazie al flusso frontale offerto dalle due Wing Boost.

Per quanto riguarda l’influenza della gravità sul corretto funzionamento delle heatpipe nel Peter non abbiamo riscontrato gravi problemi rispetto alla classica posizione orizzontale, sia su banchetto che in un case tradizionale. Evidentemente il fenomeno della capillarità sfruttato nella costruzione delle heatpipe riesce a bilanciare la forza di gravità.

In conclusione l’Alpenföhn Peter riesce a tenere a bada una GTX 480 overcloccata con un rumore di fondo davvero molto contenuto. Sarebbe difficile chiedere di meglio e per fare ciò le cose sarebbero due :

  1. O puntare a sistemi estremi tipo lo Spitfire con VRM-G2, in case con areazione adeguata allo scopo
  2. Rivolgersi a sistemi a liquido professionali e customizzati

 

In ultima analisi dobbiamo ovviamente tenere conto della rumorosità: 19.3 dBA sono un risultato eccezionalmente basso. Non ci sono stati problemi relativi a ticchettii oppure rumori derivanti dal motore. Queste ventole sono davvero silenziose. Ovviamente la NoiseBlocker PK-3 installata sullo Spitfire risulta sensibilmente più rumorosa con i suoi 27 dBA.


 

Conclusioni

oro

 

Efficienza di dissipazione

4,5 stelle - copia 2

Rumorosità

5 stelle - copia 2

Design

4 stelle

Qualità

5 stelle

Montaggio

3,5 stelle - Copia 2

Prezzo

4 stelle

Overall

4,5 stelle

 

 

Il nuovo arrivato in casa Alpenföhn ci ha colpito sotto molteplici punti di vista. Innanzitutto la qualità costruttiva, davvero eccelsa, poi il bundle in dotazione, davvero completo e di ottimo livello, e poi infine la silenziosità in esercizio se associato alle ventole Alpenföhn Fohn 140mm Wing Boost da 1100RPMRPM. Dai test effettuati sulla Nvidia GTX 480, possiamo ritenerci soddisfatti del risultato conseguito, dato che ha ampiamente corretto i problemi del dissipatore stock Nvidia. Vogliamo precisare, inoltre, che i test da noi effettuati sono scenari limite: durante il normale utilizzo nei videogiochi le temperature in esercizio sono decisamente più contenute. Queste soluzioni aftermarket quindi riescono pienamente, e con grande soddisfazione dell’utente finale, ad ovviare alle carenze del dissipatore stock Nvidia, generando una rumorosità minore, un abbassamento sensibile delle temperature e non ultimo permettere un overclock maggiore della nostra scheda video.

FINALE

 

Il prezzo dell’Alpenföhn Peter si attesta sui 55€ circa, escluse però le ventole in dotazione. Qualora foste interessati a queste Wing Boost il prezzo sarebbe di circa 85€.

 

PRO

  • Silenziosità davvero eccellente con le ventole Wing Boost
  • Estreme possibilità di customizzazione
  • Buone performance sui VRM, non c’è overheating
  • Bundle davvero curato ed abbondante
  • Lavorazione ai massimi livelli, “german engineering” !
  • Buone temperature in esercizio

 

CONTRO

  • Occupa ben 4 slot di espansione quindi preclude in molti casi la possibilità di avere un sistema Crossfire o Sli
  • Prezzo con le ventole da 140mm Wing Boost forse un pochino elevato rispetto alla concorrenza
  • Necessità di acquistare delle ventole a parte
  • Montaggio della piastra di bloccaggio delle ventole al case un po’ troppo macchinoso

 

 

Si ringrazia Alpenfohn e Caseking.de per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo

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