Ciao Mondo 3!

Rasa-BlackIn questo articolo andremo ad analizzare e testare per voi un waterblock per CPU prodotto dall’azienda inglese XSPC. Si tratta dell’XSPC Rasa in versione nera, che susciterà l’interesse degli utenti per il suo look particolare ma anche per le sue buone prestazioni.

Ma chi è XSPC ?

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Resasi famosa con il Top Reservoir per pompe Laing DDC1/2T, è specializzata nell’offrire molti articoli dedicati al raffreddamento per il PC, generalmente orientati a soluzioni con raffreddamento a liquido. Oltre a questi prodotti, sul sito www.xs-pc.com troverete anche dei case che completano la gamma di accessori necessari per la realizzazione di un PC. Ovviamente il suo settore principale è quello inerente il raffreddamento a liquido, infatti, sulla pagina principale troviamo la frase “Performance PC Watercooling” ad accompagnare il marchio dell’azienda

 


Packaging e Primo Contatto

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La scatola dell’XSPC Rasa Black si presenta di colore nero. Nella facciata principale, oltre al marchio dell’azienda, è stato serigrafato un effetto simile a una scarica elettrica che attraversa orizzontalmente la parte frontale. La scarica ricorda il grafico di un elettrocardiogramma.

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Sulla parte retrostante viene riportato il contenuto, di seguito riassunto:

  • CPU Waterblock
  • Set standard per il fissaggio
  • Guida per il montaggio

 

La confezione ci ricorda inoltre che il waterblock è stato sottoposto a test individuali di tenuta a pressione.

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Sul lato abbiamo un’etichetta più sintetica che ci anticipa parte delle compatibilità del waterblock con i vari socket, precisamente Intel 775, 1366 e 1156, anche se sul sito è riportata la compatibilità del waterblock anche con gli attacchi per il socket 1155 (che sono identici a quelli del 1156) e per vari socket AMD. La staffa per il montaggio su processori AMD non è purtroppo inclusa nella confezione ma deve essere acquistata separatamente.

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Oltre ad una guida illustrata per il montaggio, abbiamo il waterblock sigillato ermeticamente dall’aria e dall’umidità, le 3 staffe che si differenziano per il tipo di socket da applicare alla parte sottostante della motherboard, il gruppo di molle e viteria per il fissaggio, una chiave a brugola per lo smontaggio del waterblock durante le operazioni di pulizia e per finire un astuccio di pasta termica bianca.

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Passiamo adesso ad analizzare nel dettaglio il waterblock della XSPC oggetto di questa recensione.

 


 

Caratteristiche tecniche

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Come potete vedere dalle foto, accanto ai fori filettati da G1/4è indicato il verso del liquido e quindi di attacco (a sinistra quello di entrata). Si può notare il marchio dell’azienda inciso sulla superfice del blocco centrale. Altra caratteristica interessante: il blocco centrale non è in metallo come la staffa, ma è in acrilico resistente lavorato a fresa a controllo numerico, tenuto insieme alla staffa dalle 4 viti superiori.

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La base è un quadrato di rame protetto da un foglio di plastica e fissato al blocco da altre 4 viti. Il lato è di 50mm mentre lo spessore è di 4mm.

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Tolta la pellicola protettiva, la lappatura è perfettamente liscia, quasi a specchio, tranne per qualche striatura

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In questa foto possiamo distinguere perfettamente le due parti che compongono il blocco centrale. Vediamo l’interno com’è composto, caratteristica molto importante per un waterblock.

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Svitate le 4 viti presenti nella parte sottostante, si può separare la base di rame dal blocco.

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Come vedete sono presenti due o-ring che dividono le due zone. Consigliamo prima dell’uso, e come d’uopo per ogni waterblock risultato di lavorazioni meccaniche, effettuare una pulizia dai residui presenti dalle lavorazioni che non sono dei difetti ma possono essere rimossi tranquillamente manualmente.

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In questa immagine notiamo le altre 2 viti che tengono chiusa la finestra d’ispezione che permette una pulizia profonda del waterblock in ogni sua parte.

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Svitando le 4 viti presenti sulla parte superiore, sempre utilizzando la chiave a brugola in dotazione, separiamo il blocco centrale dalla staffa superiore.

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In queste foto vediamo meglio la finestra d’ispezione che permette l’accesso alla zona di passaggio centrale per l’asportazione e pulizia del vano di entrata del liquido.

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Analizzando la parte più importante, ossia quella che permette lo scambio del calore proveniente dal contatto con la CPU con l’acqua, notiamo il sistema a maglia incrociato che conta ben 1200 pin. Come vedete si nota qualche pin piegato, ma questo non preclude assolutamente il buon funzionamento del waterblock.

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Lo spessore è come detto di appena 4mm, quindi abbastanza sottile per adattarsi alle superfici dei processori non perfettamente piane a causa della pressione generata dalla staffa di ritenzione del socket. Allo stesso tempo il sottile spessore della base favorisce il passaggio del calore dalla superfice esterna all’acqua, attraverso i 1200 pin in rame. Passiamo adesso alla fase successiva di montaggio.


 

Schema di montaggio

Lo schema di montaggio del socket è abbastanza semplice. Esso si avvale delle 4 viti dotate di regolatori per la corretta distribuzione della tensione su tutti e 4 gli angoli.

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Per il montaggio abbiamo adoperato esclusivamente il materiale in dotazione, non avremo infatti bisogno di nessun altro attrezzo come cacciavite o pinza.


 

Sistema di prova e metodologia di test

Testeremo il waterblock della XSPC sulla seguente piattaforma hardware:

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Mentre come impianto di raffreddamento ci avvarremo dei seguenti componenti:

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Ci concentreremo sui test che intensificano il calcolo sulla CPU. A tal fine per produrre un carico prossimo al 100%, ci avvarremo dei seguenti programmi:

  • LinX (ver. 0.6.4)
  • OCCT (ver. 3.1.0)

 

LinX è conosciuto ed apprezzato in rete per la sua efficienza nel portare il carico elaborativo della CPU prossimo al 100%. Esso si basa sul motore Linpack, libreria software realizzata in Fortran che esegue calcoli in virgola mobile multipli e continuativi. Supporta Hyper-threading.

OCCT Perestroika si basa anch’esso sul calcolo matematico.

I risultati ottenuti con l’XSPC Rasa verranno comparati con quelli dell’EK Supreme HF Cu. Analizzeremo su entrambi i waterblock sia le differenze di temperature che di restrittività. Al fine di portare il carico ai massimi livelli, innalzeremo la frequenza del processore fin dove ci è permesso, in relazione soprattutto ad una tensione applicata in modo da mantenere un livello di esercizio senza rischi per l’uso giornaliero.


 

Risultati del Test

Di seguito il test eseguito con waterblock EK Supreme HF CU

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Di seguito il test eseguito con waterblock XSPC

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Come potete vedere dai valori massimi di temperatura restituiti da CoreTemp, l’EK Supreme si è comportato meglio. Siamo dell’ordine di 2°C di differenza in favore di quest’ultimo. Vediamo il comportamento di entrambi con il test successivo OCCT.

Di seguito il test eseguito con waterblock EK Supreme HF CU

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Di seguito il test eseguito con waterblock XSPC

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Vedete che il divario è cresciuto di 5°C a sfavore del waterblock della XSPC recensito che si distacca ulteriormente dal concorrente. Vediamo adesso il livello di restrizione di entrambi al passaggio del liquido.

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Sapendo che abbiamo anche il carico del waterblock della VGA, la pompa lavora meglio con il waterblock della EK perché meno restrittivo del concorrente. Occorre ovviamente far notare che l’EK Supreme appartiene alla serie High Flow, quindi progettato appositamente per essere poco restrittivo.


 

Conclusioni



oro


Confezione 4,5 stelle - copia 2
Prestazioni 4,5 stelle - copia 2
Estetica 4,5 stelle - copia 2
Materiali 4,5 stelle - copia 2
Prezzo 4,5 stelle - copia 2
Complessivo 4,5 stelle - copia 2

L’XSPC Rasa è caratterizzato da una lavorazione eccellente, con un blocco in Acetal molto resistente. Ottima anche la progettazione che ne permette lo smontaggio di ogni sua parte per una pulizia accurata, anche se nel primo montaggio consigliamo un’ispezione accurata per togliere eventuali residui delle lavorazioni. Anche il livello di compatibilità è notevole, permettendone l’uso sia con socket Intel che AMD (previo acquisto della staffa). Il waterblock XSPC Rasa è disponibile sia in nero opaco, recensito oggi, sia cromato. Ottimo il sistema di regolazione della pressione sulle 4 vite prigioniere, anche se non ci è piaciuto il sistema delle staffe sottostanti alla motherboard che per essere fissate vanno attaccate tramite la pellicola adesiva in dotazione. Avremmo preferito delle viti per non lasciare residui sul PCB della motherboard. Un altro aspetto che va tenuto in considerazione è che richiede una pompa abbastanza potente al fine di poter operare a regimi ottimali, come dimostrato nei test. Efficace la piastra di contatto in rame con il sistema a PIN per massimizzare le superfici di scambio del calore al passaggio dell’acqua. Ottima anche la lavorazione di finitura della superficie di contatto con la CPU. Il prezzo di circa 54€ è sicuramente adeguato alla qualità e alle prestazioni del prodotto.

 

PRO:

  • Prezzo
  • Progettazione
  • Facili operazioni di pulizia

CONTRO:

  • Restrittivo

 

 

 Un ringraziamento particolare ad Aquatuning ed XSPC per l’invio del sample.

Valter d’Attoma

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