Ciao Mondo 3!

antec_Kuhler_920In questa recensione si analizzerà un nuovissimo dissipatore a liquido integrato, della ben nota ed ottima ANTEC. Stiamo parlando del modello KÜHLER H₂O 920, top di gamma non solo tra i sistemi di dissipazione prodotti dall’azienda californiana, ma anche in termini assoluti tra i sistemi di raffreddamento aftermarket.

 

 

 

 

 

 

 In merito alla marca, riportiamo una breve descrizione tratta dal sito ufficiale Antec.

 Antec, Inc. è uno dei leader mondiali nel settore delle componenti ad elevate prestazioni del computer e degli accessori per il gaming. Fondata nel 1986, Antec è considerata un pioniere nel settore ed ha mantenuto la sua posizione di leader mondiale e di fornitore internazionale di prodotti silenziosi, efficienti ed innovativi. Antec ha ottenuto grandi successi nel canale della distribuzione, rispondendo alle esigenze di qualità di attenti costruttori di sistemi, VAR ed integratori.

 

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L’offerta di Antec comprende un' ampia gamma di prodotti, come la sua avanzata “Performance One Series”, oppure l’ economica “New Solution Series” e la famiglia di componenti multimediali “VERIS”, progettati per il mercato PC home theater. I prodotti Antec includono anche alimentatori di prima linea, suddivisi in determinate categorie commerciali ad esempio “Signature Series”, “TruePower Quattro” ed “EarthWatts” ovvero uno degli alimentatori più ecologici disponibili. I giocatori della piattaforma PC sono consumatori sempre più interessati a componenti dalle elevate prestazioni, e molti prodotti Antec sono stati progettati a questo scopo, come il pluripremiato case Antec Nine Hundred. Antec offre anche una linea di accessori per computer composta da diversi prodotti originali, tra cui Ventole LED brevettate e soluzioni di raffreddamento per notebook.

 

Antec ha sede a Fremont, California, con degli uffici a Rotterdam, nei Paesi Bassi, così come nel Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia, Cina e Taiwan. I prodotti dell'azienda sono venduti in oltre 40 paesi in tutto il mondo.


Air cooling, liquid cooling o un mix tra i due?

Per anni abbiamo assistito all’evoluzione dei dissipatori ad aria, caratterizzati da sistemi di raffreddamento sempre più sofisticati, in grado di smaltire il crescente calore prodotto da CPU sempre più potenti. L’introduzione delle heat pipes nei dissipatori ad aria ha costituito una grande svolta, consentendo di ampliare notevolmente la superficie dissipante. Ciò ha portato allo sviluppo di dissipatori sempre più grandi, di conseguenza spesso anche ingombranti e pesanti.

Gli utenti più esigenti si sono quindi rivolti a sistemi di dissipazione a liquido, in grado di fornire prestazioni molto più elevate rispetto ai classici dissipatori ad aria. Dedicato inizialmente a pochi appassionati, i sistemi liquid cooling erano spesso creati con componenti artigianali. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una rapida diffusione sul mercato di componenti per il liquid cooling, realizzati da aziende con un alto know-how che ha permesso un notevole miglioramento delle prestazioni dei primi impianti artigianali. Benché le prestazioni siano molto elevate, il liquid cooling presenta due grossi scogli per gli utenti: il prezzo, generalmente molto elevato per un sistema completo di qualità, e il montaggio, piuttosto difficoltoso sia per la scelta dei componenti adatti, sia per il riempimento dell’impianto in modo sicuro e privo di perdite. Il rischio di fuoriuscita del liquido infatti è un buon deterrente per chi si accinge per la prima volta a montare un impianto.

Ecco quindi la nascita dei sistemi a liquido all-in-one, che sfruttano i principi del liquid cooling per offrire sistemi completi, facili da installare e che non necessitano la consueta manutenzione richiesta dagli altri impianti a liquido. La pompa viene così integrata nel waterblock a contatto con la CPU, la vaschetta eliminata e il corpo pompa+waterblock collegato ad un radiatore di modeste dimensioni (generalmente 120x120mm). L’utente non dovrà quindi far altro che montare il waterblock sulla CPU e il radiatore in un alloggiamento per ventole del case. Il sistema sarà pronto per il funzionamento non appena collegato all’alimentazione. Purtroppo, seppure il principio di funzionamento sia del tutto simile a quello dei sistemi a liquido assemblati dall’utente, i componenti di ridotte dimensioni ne riducono inevitabilmente le performance. Per compensare la perdita di prestazioni spesso le aziende installano ventole ad elevato regime di rotazione, ottenendo però sistemi più rumorosi rispetto ai tradizionali impianti a liquido e rispetto alla maggior parte dei dissipatori ad aria. Le prestazioni risultano spesso comparabili o poco superiori rispetto a quelle dei migliori dissipatori ad aria.

 

Perché quindi acquistare un sistema a liquido all-in-one?

Il maggior vantaggio è probabilmente quello dello scarso ingombro nel case, sia rispetto agli impianti a liquido tradizionali, difficili da integrare in un case di modeste dimensioni, sia rispetto ai dissipatori per CPU più grandi. In particolar modo, la vicinanza degli slot delle RAM al socket, crea spesso problemi di incompatibilità tra dissipatori a torre e moduli di RAM con sistemi di dissipazione ad alto profilo. Questo problema è particolarmente evidente nelle nuove piattaforme con socket Intel LGA 2011, in cui i moduli di RAM sono disposti su entrambi i lati. Intel stessa ha recentemente proposto un dissipatore a liquido all-in-one al fine di evitare questi problemi di compatibilità. Un altro vantaggio, seppure marginale, dei dissipatori a liquido rispetto a quelli ad aria è, appunto, la presenza del liquido refrigerante stesso. Vi sembrerà ovvia una frase del genere ma analizziamola attentamente ! Avere un sistema di dissipazione a liquido comporta che l’efficienza del sistema sarà legata anche alla temperatura del liquido all’interno dei tubi e del waterblock. Questo comporta che con un’elevata temperatura ambiente sistemi del genere avranno temperature più stabili, meno elevate e con una curva di crescita meno marcata rispetto a soluzioni ad aria arrivate vicino al collasso termico. Ciò è dovuto generalmente all'inerzia del sistema, che grazie al liquido refrigerante tende ad assorbire meglio dei transitori in cui la potenza da dissipare è maggiore.

Un altro svantaggio dei dissipatori ad aria è spesso l’elevata altezza, che può creare problemi in case di dimensioni ridotte. I sistemi a liquido all-in-one generalmente possono invece essere installati in praticamente tutti i case in cui è presente una griglia per una ventola da 12cm posteriore.

 


Presentazione KÜHLER HO 920

 

L’azienda californiana ha immesso nel mercato alcune delle soluzioni più interessanti sotto il rapporto prezzo/prestazioni, in ambito dei dissipatori a liquido. Questo dissipatore si presenta come un radiatore dallo spessore particolarmente elevato, collegato tramite dei tubi, contenenti liquido refrigerante, ad una pompa ed un waterblock, il tutto in un sistema compatto e davvero molto pratico. Questo tipo di sistema è in realtà prodotto per Antec da un’azienda specializzata nel settore, Asetek, che produce questi sistemi anche per altre case, tra cui in passato Corsair. Per i nuovi H80 e H100 Corsair si è invece affidata al produttore Cool IT, l’altro principale protagonista del mercato dei sistemi liquid cooling integrati.

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Il KÜHLER H₂O 920 Antec recensito oggi rappresenta la nuova generazione dei sistemi di raffreddamento per CPU ad alte performance; fornisce le massime prestazioni della tecnologia di raffreddamento a liquido per la CPU in un'unica soluzione facile e veloce da installare. Diversamente dai tradizionali sistemi a liquido questa unità sigillata è commercializzata già pronta per l'uso e non necessita di manutenzione. Le due ventole da 120 mm a modulazione di larghezza di impulso (PWM) e il dissipatore in rame di terza generazione assicurano un raffreddamento efficiente e silenzioso mentre il radiatore da 49 mm di spessore è pronto per supportare tutte le CPU a più elevate prestazioni presenti sul mercato. Il software incluso infine aiuterà a monitorare e controllare le prestazioni del KÜHLER H₂O 920 permettendo anche di personalizzare il colore del suo elegante led RGB. Progettato per permette all’utente finale di spremere al massimo la CPU, il KÜHLER H₂O 920 Antec fornisce un raffreddamento della CPU eccezionale proprio quando ce ne sarà più bisogno.

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Dalle dimensioni del waterblock molto contenute, del radiatore installabile in una configurazione per ventola da 120mm e da un peso nella norma, è dedicato a tutti coloro che desiderano ottenere performance di dissipazione termica ai massimi livelli, rumorosità di fondo regolabile a piacimento, e di avere un sistema a liquido all’interno del case, senza optare per scomodi e forse eccessivi sistemi più complessi.  In configurazione stock ha una doppia ventola da 120mm dalle ottime prestazioni, ma purtroppo data la sua struttura peculiare, ad elevati giri tenderà ad essere davvero rumorosa.

 

Caratteristiche tecniche principali

 

Sono molti gli aspetti interessanti di questo nuovo modello Antec, analizziamoli punto per punto:

  • Il software incluso fornisce gli strumenti essenziali per controllare e monitorare il KUHLER H₂O 920, è la prima volta che  un software viene fornito a corredo di un dissipatore!

 

  • Una delle soluzioni di raffreddamento migliori in commercio, con radiatore dal doppio spessore dotato di sistema di ventilazione Push/Pull per spremere al massimo la CPU in overclock, con estrema sicurezza e praticità

 

  • I tubi lisci e flessibili assicurano la massima libertà nel posizionamento del radiatore. Questa feature è davvero notevole perché la rigidità di altre soluzioni crea a volte problemi di pressione nella zona socket

 

  • Le ventole dei radiatori, controllate in modulazione di larghezza d’impulso (PWM), forniscono le più elevate prestazioni di raffreddamento in maniera totalmente flessibile, con la possibilità di avere un regime di rotazione molto elevato, sacrificando la silenziosità, ma ottenendo prestazioni ai massimi livelli

 

  • Il LED RGB personalizzabile crea una illuminazione brillante. Esteticamente è molto carino

 

  • Liquido refrigerante sicuro, ecologico ed anti corrosione. Diversamente da sistemi dedicati non a circuito chiuso, non dovrete preoccuparvi della pulizia dell’impianto o della presenza di microfilm batterici all’interno dei tubi.

 

  • Garanzia limitata di qualità Antec della durata di tre anni, AQ3, su manodopera e pezzi di ricambio

 

Riportiamo il link di Antec alla procedura di installazione per AMD ed INTEL:

http://www.antec.com/download/Kuhler%20920%20Manual.pdf

Il link di Antec alla pagina principale del prodotto:

http://www.antec.com/Believe_it/product.php?id=NzA0Mzk0

Link al download del software dedicato al controllo delle ventole e della temperatura:

http://www.antec.com/download/KUHLER%20H2O%20920%20Drivers_v1.zip

Link alla versione stampabile e promozionale dell’unità:

http://www.antec.com/pdf/flyers/KUHLER%20H2O%20920_flyer_IT.pdf

Link al download diretto del manuale in italiano:

http://www.antec.com/download/KUHLER%20920_Guides_IT.zip

 

Ed infine alla galleria di fotografie ufficiali Antec:

http://www.antec.com/Believe_it/product.php?id=NzA0Mzk0

 


Antec KUHLER 920 e 620 a confronto

 

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Nelle seguenti tabelle mettiamo a confronto i due dissipatori a liquido integrati di casa Antec, il KÜHLER H₂O 920, oggetto di questa recensione, e il KÜHLER H₂O 620, che avremo il piacere di presentarvi prossimamente. La principale differenza tra i due modelli è insita nella zona radiatore: il 920 ha infatti un radiatore molto più spesso ed è dotato di due ventole in Push/Pull contro la singola ventola del 620. Visto lo spessore del radiatore il sistema Push/Pull per il 920 è stata una scelta pressoché obbligata per ottenere le ottime prestazioni che vedremo nelle prossime pagine.

 

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Facciamo notare inoltre come la ventola del KUHLER 620 abbia un regime di rotazione inferiore rispetto a quelle installate nel 920, motivo per cui ci aspetteremo sicuramente prestazioni inferiori a quelle del 920.

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Note

LxPxA = Lunghezza x Profondità x Altezza

m^3/h = CFM / 0.589

 


Confezione e Bundle

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Il dissipatore, diversamente da altre soluzioni della concorrenza, è racchiuso in un particolare confezionamento derivante da sostanze riciclate, similmente a soluzioni di proprietà Sapphire. Ciò rende possibile ovviare in parte ai seri problemi derivanti dagli imballi di prodotti informatici, che per la loro natura inquinante sono problematici nello smaltimento. Tra gli obiettivi principali di Antec troviamo, infatti, il rispetto per l’ambiente. La scatola esterna, di forma rettangolare, è molto rigida ed all’esterno sono riportate tutte le informazioni necessarie, persino dei test specifici realizzati su una CPU Core i7 980.

Riportiamo la lista del bundle annesso:

 

  • il blocco unico waterblock/pompa-tubi-radiatore
  • il backplate anteriore ed i kit INTEL ed AMD
  • Due ventola da 120x120x25mm
  • pasta termica preapplicata
  • Guida d’installazione
  • Cd di installazione

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Sicuramente comoda la pasta termica preapplicata sulla base, specialmente per semplificare al massimo la fase di installazione. Ci sembra però inappropriata l’assenza di un tubetto di pasta termica di buona qualità per un dissipatore caratterizzato da un costo così importante.


 

Antec KÜHLER HO 920: analisi strutturale

 

Il dissipatore, per chi non conoscesse la tipologia in questione, si presenta come un corpo radiante della larghezza ed altezza grossomodo di una singola ventola da 120mm, questo significa che sarà compatibile con la quasi totalità dei case ATX. Dal radiatore partono due tubi contenenti del liquido refrigerante, sostanzialmente acqua e sostanze sia anticorrosive che antibatteriche o fungine, che finiscono la loro corsa all’interno di una struttura circolare, costruita dall’eccellente ditta Asetek, che funge sia da waterblock che da pompa. Le particolarità di questa soluzione sono molteplici, ma andiamo per ordine:

  • Lunghezza dei cavi decisamente elevata rispetto agli altri modelli in commercio
  • Lunghezza dei tubi superiore alla norma
  • Tipologia dei tubi particolarmente flessibile, gommata e dall’ottima resistenza
  • Tecnologia di gestione delle ventole proprietaria
  • Ampie regolazioni sia del flusso d’aria  che della rumorosità delle ventole
  • Ampie possibilità di personalizzazione: è possibile cambiare le ventole e controllare la temperatura del liquido, attraverso il software di controllo dedicato, da installare mediante un cd rom
  • Estetica curata nei minimi dettagli, è presente un led frontale con il nome della marca che si illumina con diverse colorazioni

Partendo da questi presupposti analizziamo la struttura stessa del radiatore. Ottimo l’assemblaggio, molto solido e non eccessivamente pesante, presenta 4 fori su ciascun lato lato per l’installazione di due ventole da 120mm. Le lamelle non sono eccessivamente spaziate, ciò implica una maggiore superficie dissipante ma allo stesso tempo ostacola il passaggio dell’aria, rendendo teoricamente necessari alti regimi di rotazione per le ventole. In fase di test abbiamo tuttavia rilevato un’ottima efficienza anche a bassi regimi di rotazione.

I tubi sono davvero realizzati con cura e sono di ottima fattura, non presentano le fastidiose ondulazioni presenti in altri modelli della concorrenza, che ne pregiudicano la flessibilità.

Le giunzioni con il radiatore e con il combo pompa-waterblock, sono davvero eccellenti. Antec ha fatto particolarmente attenzione a questo particolare, scongiurando ogni possibile perdita di liquido all’interno del computer. Per dimostrare ciò, durante una passata esposizione fieristica, alcuni dipendenti Antec hanno volteggiato il dissipatore come se fosse stato una fionda, senza ottenere la minima perdita o problemi derivanti da questo movimento!

Il peso è di 1.1kg quindi non è indifferente, ad ogni modo dato l’ottimo sistema di fissaggio non c’è il minimo problema.

 

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La tipologia, essendo molto diversa dai comuni dissipatori a torre, dovrebbe permettere in linea teorica di ottenere performance di dissipazione davvero molto elevate, se non addirittura al massimo possibile. Un radiatore di queste dimensioni per la sola CPU potrebbe arrivare a gestire un carico di lavoro pari e superiore a 300W. Dissipatori a torre, per ottenere performance simili, devono essere o di dimensioni gigantesche, oppure di un materiale con più elevata dispersione termica, quale ad esempio il rame. Questo fu il caso, ad esempio , del Thermalright TRUE Copper, dal peso di due kilogrammi circa; un tale peso può essere però in grado di spezzare completamente il socket di una scheda madre, se installato in posizione verticale.

Il design utilizzato per il KUHLER 920 permetterà la creazione di un flusso d’aria ottimale, che porterà ad una maggiore efficienza nella dispersione termica del calore, dovuta alla mancanza di zone morte prive di aerazione.

 

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La base non presenta una finitura a specchio ma non è un problema funzionale, bensì solamente estetico. Inoltre non è presente una curvatura della base di contatto, diversamente da quella presente in prodotti Thermalright. Sulla base è stata preapplicata inoltre della pasta termica a base argentata..

La base stessa, secondo quando viene riportato da Antec, è stata ottimizzata e revisionata per la terza volta, di modo che in questo caso le prestazioni siano ancora migliori. Ciò si evince dai test interni di Antec che abbiamo riportato nel paragrafo “specifiche tecniche”, su un Core i7 980 a frequenze stock.

L’obiettivo di questo dissipatore è quello di fornire un prodotto prestazionalmente senza rivali, ma conseguentemente rumoroso. Ricordiamo comunque che le ventole sono di natura PWM sono quindi termocontrollate dall’unità stessa (regolabile automaticamente in base alla temperatura), oppure impostabili manualmente dall’utente.

 

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La ventola presenta una conformazione a 9 pale, invece delle comuni 7. Eccellente il valore del flusso d’aria ad elevati regimi di rotazione ma è altrettanto elevata la rumorosità a questi regimi.

La guaina non è sleevata ma presenta un’ottima finitura.


 

Montaggio

Riportiamo innanzitutto il manuale d’installazione, così potrete esaminare direttamente la veloce procedura. Innanzitutto bisogna smontare il dissipatore boxato INTEL, ripulire poi la pasta termica sopra la CPU ed infine posizionare il case orizzontalmente (se avete dei case con l’apertura posteriore dietro alla scheda madre, consigliamo ugualmente di riporlo lateralmente).

In merito al sistema di fissaggio dobbiamo aprire una parentesi. E’ simile a quello del vecchio Corsair H50, ma Antec ha ritenuto opportuno modificarlo con un sistema ad incastro.

Per prima cosa posizioniamo il backplate sul lato posteriore del socket della scheda madre. Bisogna inserire dei piccoli piedini metallici argentati all’interno della posizione relativa al socket desiderato, sempre all’interno del backplate.

Poi posizioniamo la staffa anteriore, facendo attenzione a piazzare correttamente i bloccanti di colore blu per i socket INTEL. Serriamo ora le viti quel tanto che basta per tenere la struttura ancorata.

Segue l’inserimento del waterblock da far girare, senza fare contatto con la CPU, per posizionarlo sotto delle griglie di bloccaggio. Serriamo quindi al termine le viti.

Questo sistema non presenta il problema derivante dalla rotazione del waterblock sulla pasta termica, presente invece sul Corsair H50 compromettendone in parte le prestazioni. Durante questa fase assicurate il corpo radiante in qualche posizione stabile, evitando oscillazioni e urti pericolosi all’interno del case che potrebbero danneggiare l’hardware installato (la posizione orizzontale del case è probabilmente quella meno pericolosa da questo punto di vista).

Terminata questa velocissima procedura, posizioniamo il radiatore nella feritoia da 120mm posteriore del case, e inseriamo le prime 4 viti passanti dall’esterno, attraversando la prima ventola per agganciarle al radiatore. Una volta serrate le viti dall’esterno, possiamo inserire internamente la seconda ventola e fissarla con le restanti viti.

Connettiamo il connettore a 3 pin alla scheda madre e i doppi connettori delle ventole da 120mm ai relativi attacchi 4 pin del KUHLER 920. Inseriamo infine il connettore USB su uno degli attacchi interni della scheda madre, al fine di poter regolare tramite il software “Antec Chill Control V” la velocità di rotazione delle ventole e della pompa.

 

 

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Se non sapete come posizionare il radiatore durante l’installazione del waterblock, potete fissare per prima cosa questo al case, senza installare la seconda ventola. In alcuni casi, però, nei socket posizionati vicino alla paratia posteriore, il serraggio delle viti di sinistra potrebbe risultare difficoltoso per via del radiatore stesso.

Una volta ancorato il waterblock, potrete installare la seconda ventola, che non sarà più di intralcio per il serraggio delle viti.

La procedura di installazione non è eccessivamente complessa, l’unica accortezza è di non fare troppa pressione sul socket della scheda madre.

 


 

Sistema e metodologia di test

Abbiamo testato il dissipatore sul seguente sistema, montato su un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 25°C:

 

sistema_di_prova

Sarà confrontato, con i seguenti dissipatori e nelle seguenti configurazioni di ventole :

 

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Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default.

Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software Realtemp. Le temperature in full load sono state misurate dopo 25 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco.

Per quanto riguarda le misurazioni, sono state effettuate con velocità della ventola impostata ad un valore contenuto, 1200RPM ed al valore massimo ovvero 2400RPM (12V). La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, che è stata ri-applicata ad ogni occasione, per rendere conformi i risultati, dovuti ad un montaggio identico.

Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro:

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Possibili modifiche

E’ possibile cambiare le ventole quindi è una soluzione molto customizzabile. Ci sono modelli e marche della concorrenza che sotto il punto di vista della rumorosità e dell’efficienza sono davvero innovative e competitive.

Suggeriamo ad Antec, per una prossima revisione, di utilizzare due ventole con un rapporto tra pressione statica/dB decisamente migliore di quello che è stato conseguito, seppure comunque si attesti su livelli soddisfacenti.

E’ possibile inoltre lappare la base di contatto sia del dissipatore e sia dell’IHS della CPU, ma non è una procedura consigliata dato che si perderebbe la garanzia e dato che è comunque una procedura rischiosa se non si è esperti. Il risultato che ci possiamo aspettare è il guadagno di due o tre gradi sulle temperature in full load.

Sarebbe anche possibile estrudere il sistema dalla sua pompa, ed aggiungere una vaschetta assieme ad un radiatore più grande, ma è una procedura complessa e anche in questo caso si perde la garanzia della casa madre.


Antec Chill Control V

Nel bundle è stato fornito un cd rom contenente il software proprietario Antec di controllo per l’unità dissipante. Caratterizzato da elevata immediatezza e praticità, è possibile regolare agevolmente diversi profili in base alle nostre esigenze.

Un aspetto interessante sono i numerosi valori riportati:

  • velocità di rotazione delle ventole
  • velocità di rotazione della pompa temperatura del liquido all’interno del KUHLER
  • rumorosità del sistema

Facciamo notare che i valori di rumorosità sono stimati in base al regime di rotazione e ovviamente non misurati empiricamente. E’ comunque utile per farci un’idea della rumorosità che ci possiamo aspettare con determinate impsotazioni

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Il software è molto pratico ed è possibile selezionare diversi profili, quelli personalizzati, silent ed infine extreme, dove le ventole saranno settate al massimo dei giri. In quest’ultimo caso il rumore generato sarà davvero insopportabile, ma il fine ultimo di questa impostazione non è altro che avere un’idea delle massime performance possibili, e quindi effettuare test di overclock senza timore di avere temperature troppo alte.

Per quanto riguarda il profilo Silent probabilmente è fin troppo conservativo, dal momento che già a 1200RPM le ventole sono molto silenziose. Consigliamo quindi di selezionare manualmente il miglior compromesso, nel profilo personalizzato, dipendentemente dalle vostre esigenze.

Inoltre, è possibile anche cambiare la skin del programma; è presente una variante blu acceso oltre a quella nera di default, che ci è sembrata decisamente più gradevole.


Risultati del test e Rumorosità

 

Siamo dell’idea che non servano commenti, sebbene c’è da far notare che a 2400RPM il sistema è uno dei più rumorosi mai testati. In questa configurazione è perfetto per test di overclock, per un uso giornaliero è improponibile.

 

Tuttavia l’Antec KUHLER 920 non soffre con basse portate d’aria quindi anche a 1200RPM le prestazioni, come la silenziosità, sono davvero eccellenti. La ventola fino a 1200RPM è molto silenziosa, solamente oltre questo regime inizia ad essere facilmente percepibile, diventando al massimo dei giri, 2400RPM, tremendamente rumorosa, pur non presentando vibrazioni o frequenze anomale particolarmente fastidiose.

 

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Dai test possiamo notare prestazioni al top e senza dubbio eccellenti anche con Core i7 920 a 4 GHz, configurazione piuttosto estrema per un daily use. Le temperature sono le migliori finora registrate, sia con ventole a pieno regime, sia a 1200 RPM. I distacchi rispetto a configurazioni Push/Pull di dissipatori ad aria non sono però abissali, anche rispetto a configurazioni più economiche del KUHLER 920. Per ottenere miglioramenti sensibili occorre evidentemente optare per soluzioni più estreme, complicate e ancor più costose, come gli impianti a liquido home-made.

 


Conclusioni


oro  performance



Prestazioni 5 stelle - copia
Prezzo 4 stelle
Design 5 stelle - copia
Bundle 5 stelle - copia
Ventola 2,5 stelle
Montaggio 4 stelle
Complessivo 4,5 stelle - copia

Un prodotto del genere potrebbe sembrare elitario, e forse lo è davvero, ma siamo di fronte al massimo delle prestazioni mai registrate fin d’ora, addirittura con una silenziosità di fondo davvero invidiabile, impostando le ventole a 1200 RPM.

Aspetti negativi sono sicuramente la rumorosità al massimo del regime di rotazione, che d’altronde ci potevamo aspettare a 2400RPM. Il fatto di avere un regime di rotazione così elevato, abbinato alla possibilità di regolazione PWM è in fondo un punto positivo, che indica una grande flessibilità di utilizzo del KUHLER 920. Il software in dotazione facilita notevolmente questa operazione, e costituisce un valore aggiunto che altri prodotti di questa categoria non offrono.

Esteticamente è ben curato,grazie anche al LED presente sul waterblock, buona la silenziosità a bassi regimi e davvero superlative le performance se parametrate alle dimensioni complessive. Ottima anche la compatibilità ma soprattutto l’ingombro davvero ridotto, per queste performance.

L’unica nota dolente è il prezzo di vendita, ma non per la qualità del prodotto in sé, perché siamo ai massimi livelli, bensì in termini assoluti. Si parla attualmente di circa 80€ (negli shop europei) che sale purtroppo a circa 90€ in Italia. Se dovessimo consigliarvi un dissipatore sugli 80 Euro, questo sarebbe indubbiamente uno dei primi della lista. Tuttavia risparmiando qualche decina di Euro potreste trovare degli ottimi dissipatori a torre in grado di ottenere temperature di qualche grado superiori, che probabilmente non comprometteranno il funzionamento del vostro sistema, anche nell’overclock daily use. Se siete disposti a scendere a compromessi, probabilmente il KUHLER 920 non fa per voi. Se desiderate un prodotto con prestazioni al top, probabilmente è un ottimo candidato, specie nel caso di presenza di RAM ad alto profilo accanto al socket.

 

PRO

  • Qualità davvero elevata
  • Prestazioni al top
  • Led frontale molto carino
  • Possibilità stock già per un sistema Push/Pull
  • Plug ’n Play: comodità d’uso eccellente
  • 3 anni di garanzia
  • Software a corredo per la gestione dei profili
  • Vasta compatibilità con moltissimi socket e case
  • Dimensioni e peso sul socket contenuti in rapporto alle performance

 

CONTRO

  • Le ventole: la tipologia è classica eccetto le due pale in più
  • La rumorosità: le ventole sono buone ma troppo rumorose al massimo del regime
  • Assenza tubetto di pasta termica nel bundle

Si ringrazia Antec per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo e Leonardo Angelini

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