Ciao Mondo 3!

H2O_Khuler_620In questa recensione si analizzerà un nuovissimo dissipatore a liquido integrato, della ben nota ed ottima ANTEC. Stiamo parlando del modello KÜHLER H₂O 620, un modello leggermente inferiore al top di gamma 920 prodotto dall’azienda californiana, ma che conferma comunque la bontà delle soluzioni a liquido Antec.

 

 

 

 

 

In merito alla marca, riportiamo una breve descrizione tratta dal sito ufficiale Antec.

 

Antec, Inc. è uno dei leader mondiali nel settore delle componenti ad elevate prestazioni del computer e degli accessori per il gaming. Fondata nel 1986, Antec è considerata un pioniere nel settore ed ha mantenuto la sua posizione di leader mondiale e di fornitore internazionale di prodotti silenziosi, efficienti ed innovativi. Antec ha ottenuto grandi successi nel canale della distribuzione, rispondendo alle esigenze di qualità di attenti costruttori di sistemi, VAR ed integratori.

 

L’offerta di Antec comprende un’ampia gamma di prodotti, come la sua avanzata “Performance One Series”, oppure l’economica “New Solution Series” e la famiglia di componenti multimediali “VERIS”, progettati per il mercato PC home theater. I prodotti Antec includono anche alimentatori di prima linea, suddivisi in determinate categorie commerciali ad esempio “Signature Series”, “TruePower Quattro” ed “EarthWatts” ovvero uno degli alimentatori più ecologici disponibili. I giocatori della piattaforma PC sono consumatori sempre più interessati a componenti dalle elevate prestazioni, e molti prodotti Antec sono stati progettati a questo scopo, come il pluripremiato case Antec Nine Hundred. Antec offre anche una linea di accessori per computer composta da diversi prodotti originali, tra cui Ventole LED brevettate e soluzioni di raffreddamento per notebook.

 

Antec ha sede a Fremont, California, con degli uffici a Rotterdam, nei Paesi Bassi, così come nel Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Italia, Cina e Taiwan. I prodotti dell'azienda sono venduti in oltre 40 paesi in tutto il mondo.

 

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Air cooling, liquid cooling o un mix tra i due?

Per anni abbiamo assistito all’evoluzione dei dissipatori ad aria, caratterizzati da sistemi di raffreddamento sempre più sofisticati, in grado di smaltire il crescente calore prodotto da CPU sempre più potenti. L’introduzione delle heat pipes nei dissipatori ad aria ha costituito una grande svolta, consentendo di ampliare notevolmente la superficie dissipante. Ciò ha portato allo sviluppo di dissipatori sempre più grandi, di conseguenza spesso anche ingombranti e pesanti.

Gli utenti più esigenti si sono quindi rivolti a sistemi di dissipazione a liquido, in grado di fornire prestazioni molto più elevate rispetto ai classici dissipatori ad aria. Dedicato inizialmente a pochi appassionati, i sistemi liquid cooling erano spesso creati con componenti artigianali. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una rapida diffusione sul mercato di componenti per il liquid cooling, realizzati da aziende con un alto know-how che ha permesso un notevole miglioramento delle prestazioni dei primi impianti artigianali. Benché le prestazioni siano molto elevate, il liquid cooling presenta due grossi scogli per gli utenti: il prezzo, generalmente molto elevato per un sistema completo di qualità, e il montaggio, piuttosto difficoltoso sia per la scelta dei componenti adatti, sia per il riempimento dell’impianto in modo sicuro e privo di perdite. Il rischio di fuoriuscita del liquido infatti è un buon deterrente per chi si accinge per la prima volta a montare un impianto.

Ecco quindi la nascita dei sistemi a liquido all-in-one, che sfruttano i principi del liquid cooling per offrire sistemi completi, facili da installare e che non necessitano la consueta manutenzione richiesta dagli altri impianti a liquido. La pompa viene così integrata nel waterblock a contatto con la CPU, la vaschetta eliminata e il corpo pompa+waterblock collegato ad un radiatore di modeste dimensioni (generalmente 120x120mm). L’utente non dovrà quindi far altro che montare il waterblock sulla CPU e il radiatore in un alloggiamento per ventole del case. Il sistema sarà pronto per il funzionamento non appena collegato all’alimentazione. Purtroppo, seppure il principio di funzionamento sia del tutto simile a quello dei sistemi a liquido assemblati dall’utente, i componenti di ridotte dimensioni ne riducono inevitabilmente le performance. Per compensare la perdita di prestazioni spesso le aziende installano ventole ad elevato regime di rotazione, ottenendo però sistemi più rumorosi rispetto ai tradizionali impianti a liquido e rispetto alla maggior parte dei dissipatori ad aria. Le prestazioni risultano spesso comparabili o poco superiori rispetto a quelle dei migliori dissipatori ad aria.

 

Perché quindi acquistare un sistema a liquido all-in-one?

 

Il maggior vantaggio è probabilmente quello dello scarso ingombro nel case, sia rispetto agli impianti a liquido tradizionali, difficili da integrare in un case di modeste dimensioni, sia rispetto ai dissipatori per CPU più grandi. In particolar modo, la vicinanza degli slot delle RAM al socket, crea spesso problemi di incompatibilità tra dissipatori a torre e moduli di RAM con sistemi di dissipazione ad alto profilo. Questo problema è particolarmente evidente nelle nuove piattaforme con socket Intel LGA 2011, in cui i moduli di RAM sono disposti su entrambi i lati. Intel stessa ha recentemente proposto un dissipatore a liquido all-in-one al fine di evitare questi problemi di compatibilità. Un altro vantaggio, seppure marginale, dei dissipatori a liquido rispetto a quelli ad aria è, appunto, la presenza del liquido refrigerante stesso. Vi sembrerà ovvia una frase del genere ma analizziamola attentamente ! Avere un sistema di dissipazione a liquido comporta che l’efficienza del sistema sarà legata anche alla temperatura del liquido all’interno dei tubi e del waterblock. Questo comporta che con un’elevata temperatura ambiente sistemi del genere avranno temperature più stabili, meno elevate e con una curva di crescita meno marcata rispetto a soluzioni ad aria arrivate vicino al collasso termico.

Un altro svantaggio dei dissipatori ad aria è spesso l’elevata altezza, che può creare problemi in case di dimensioni ridotte. I sistemi a liquido all-in-one generalmente possono invece essere installati in praticamente tutti i case in cui è presente una griglia per una ventola da 12cm posteriore.


 

Presentazione KÜHLER HO 620

 

L’azienda californiana ha immesso nel mercato alcune delle soluzioni più interessanti sotto il rapporto prezzo/prestazioni, in ambito dei dissipatori a liquido. Questo dissipatore si presenta come un radiatore dallo spessore standard, simile ai primi modelli di dissipatore a liquido con sistema integrato; l’unità radiante è collegata tramite dei tubi, contenenti liquido refrigerante, ad una pompa ed un waterblock, il tutto in un sistema compatto e davvero molto pratico. Questo tipo di sistema è in realtà prodotto per Antec da un’azienda specializzata nel settore, Asetek, che produce questi sistemi anche per altre case, tra cui in passato Corsair. Per i nuovi H80 e H100, Corsair si è invece affidata al produttore Cool IT, l’altro principale protagonista del mercato dei sistemi liquid cooling integrati.

 

 

Il KÜHLER H₂O 620 Antec recensito oggi rappresenta la nuova generazione dei sistemi di raffreddamento per CPU ad alte performance; fornisce le massime prestazioni della tecnologia di raffreddamento a liquido per la CPU in un'unica soluzione facile e veloce da installare. Diversamente dai tradizionali sistemi a liquido questa unità sigillata è commercializzata già pronta per l'uso e non necessita di manutenzione. Nel bundle viene fornita una ventola da 120 mm a modulazione di larghezza di impulso (PWM) e un waterblock con base in rame di terza generazione, che assicurano un raffreddamento efficiente e silenzioso. Il radiatore da 27 mm di spessore è pronto per supportare tutte le CPU a più elevate prestazioni presenti sul mercato.

 

 

Dalle dimensioni del waterblock molto contenute, dal radiatore installabile in una configurazione per ventola da 120mm e da un peso nella norma, è dedicato a tutti coloro che desiderano ottenere performance di dissipazione termica ad ottimi livelli, con rumorosità di fondo regolabile. L’Antec 620 è orientato a soddisfare le esigenze di tutti coloro che desiderano avere un sistema a liquido all’interno del case, senza optare per scomodi e forse eccessivi sistemi più complessi. In configurazione stock ha una singola ventola da 120mm dalle ottime prestazioni, ma purtroppo data la sua struttura peculiare, ad elevati giri tenderà ad essere rumorosa.

 


Caratteristiche tecniche principali

 

Sono molti gli aspetti interessanti di questo nuovo modello Antec, analizziamoli punto per punto:

 

  • Una delle soluzioni di raffreddamento migliori in commercio, con radiatore dallo spessore ridotto ma sufficiente per garantire buone performance ed in grado di supportare una configurazione Push/Pull per spremere al massimo la CPU in overclock, con estrema sicurezza e praticità

 

  • I tubi lisci e flessibili assicurano la massima libertà nel posizionamento del radiatore. Questa feature è davvero notevole perché la rigidità di altre soluzioni crea a volte problemi di pressione nella zona socket

 

  • La ventola del radiatore, controllata in modulazione di larghezza d’impulso (PWM), fornisce le più elevate prestazioni di raffreddamento in maniera totalmente flessibile, con la possibilità di avere un regime di rotazione molto elevato, sacrificando la silenziosità, ma ottenendo prestazioni ai massimi livelli

 

  • Liquido refrigerante sicuro, ecologico ed anti corrosione. Diversamente da sistemi dedicati non a circuito chiuso, non dovrete preoccuparvi della pulizia dell’impianto o della presenza di microfilm batterici all’interno dei tubi.

 

  • Garanzia limitata di qualità Antec della durata di tre anni, AQ3, su manodopera e pezzi di ricambio

 

 

Il link di Antec alla pagina principale del prodotto:

http://www.antec.com/Believe_it/product.php?id=NzA0MzU1

 


Antec KUHLER 920 e 620 a confronto

 

Nelle seguenti tabelle mettiamo a confronto i due dissipatori a liquido integrati di casa Antec, il KÜHLER H₂O 920, oggetto di una passata recensione, e il KÜHLER H₂O 620 ovvero l’oggetto di questa recensione. La principale differenza tra i due modelli è insita nella zona radiatore: il 920 ha infatti un radiatore dallo spessore doppio ed è dotato di due ventole in Push/Pull contro la singola ventola del 620. Premettiamo però che lo spessore del radiatore del 620 non ha compromesso in modo molto marcato le performance complessive, anzi siamo di fronte ad un prodotto che tutto sommato riesce ad essere competitivo, ma soprattutto molto poco ingombrante.

 

specifiche_tecniche_serie_kulher

specifiche_tecniche_ventole

 

Facciamo notare inoltre come la ventola del KUHLER 620 abbia un regime di rotazione inferiore rispetto a quelle installate nel 920, motivo per cui ci aspetteremo sicuramente prestazioni inferiori a quelle del 920.

Oltre alle differenze segnalate in tabella, occorre far notare che il modello 620 non dispone del  software di regolazione Antec Chill Control V, presente invece nel 920. La regolazione dovrà quindi essere effettuata tramite il sistema di controllo PWM della scheda madre, ove presente.

Segnaliamo inoltre l’assenza di compatibilità con le imminenti piattaforme LGA 2011, ancora non prese in considerazione da Antec per le sue soluzioni di raffreddamento.

Note :

LxPxA = Lunghezza x Profondità x Altezza

m^3/h = CFM / 0.589

 


Confezione e Bundle

2A  2B  2C  2D  2E

Il dissipatore, diversamente da altre soluzioni della concorrenza, è racchiuso in un particolare confezionamento derivante da sostanze riciclate, similmente a soluzioni di proprietà Sapphire. Ciò rende possibile ovviare in parte ai seri problemi derivanti dagli imballi di prodotti informatici, che per la loro natura inquinante sono problematici nello smaltimento. Tra gli obiettivi principali di Antec troviamo, infatti, il rispetto per l’ambiente. La scatola esterna, di forma rettangolare, è molto rigida ed all’esterno sono riportate tutte le informazioni necessarie, persino dei test specifici realizzati su una CPU Core i7 980.

Riportiamo la lista del bundle annesso:

 

  • il blocco unico waterblock/pompa-tubi-radiatore
  • il backplate anteriore ed i kit INTEL ed AMD
  • Una ventola da 120x120x25mm
  • pasta termica preapplicata
  • Guida d’installazione

 

3a  3b  3C  3D  3E  3F

Sicuramente comoda la pasta termica preapplicata sulla base, specialmente per semplificare al massimo la fase di installazione. Ci sembra però inappropriata l’assenza di un tubetto di pasta termica di buona qualità per un dissipatore caratterizzato da un costo così importante.

 


 

Antec KÜHLER HO 620: analisi strutturale

 

Il dissipatore, per chi non conoscesse la tipologia in questione, si presenta come un corpo radiante della larghezza ed altezza grossomodo di una singola ventola da 120mm, questo significa che sarà compatibile con la quasi totalità dei case ATX. Lo spessore del radiatore è di soli 27mm, rendendo l’installazione molto più agevole rispetto al KÜHLER 920. Dal radiatore partono due tubi contenenti del liquido refrigerante, sostanzialmente acqua e sostanze sia anticorrosive che antibatteriche, che finiscono la loro corsa all’interno di una struttura circolare, costruita dall’eccellente ditta Asetek, che funge sia da waterblock che da pompa. Le particolarità di questa soluzione sono molteplici, ma andiamo per ordine:

  • Lunghezza dei cavi decisamente elevata rispetto agli altri modelli in commercio
  • Lunghezza dei tubi elevata, ben 330mm
  • Tipologia dei tubi particolarmente flessibile, gommata e dall’ottima resistenza
  • Estetica curata nei minimi dettagli

 

Partendo da questi presupposti analizziamo la struttura stessa del radiatore. Ottimo l’assemblaggio, molto solido e non eccessivamente pesante, presenta 4 fori su ciascun lato lato per l’installazione di due ventole da 120mm, ricordiamo però che in dotazione ne viene fornita una sola. Le lamelle non sono eccessivamente spaziate, ciò implica una maggiore superficie dissipante ma allo stesso tempo ostacola il passaggio dell’aria, rendendo teoricamente necessari alti regimi di rotazione per le ventole. In fase di test abbiamo tuttavia rilevato un’ottima efficienza anche a bassi regimi di rotazione.

I tubi sono davvero realizzati con cura e sono di ottima fattura, non presentano le fastidiose ondulazioni presenti in altri modelli della concorrenza, che ne pregiudicano la flessibilità.

Le giunzioni con il radiatore e con il combo pompa-waterblock, sono davvero eccellenti. Antec ha fatto particolarmente attenzione a questo particolare, scongiurando ogni possibile perdita di liquido all’interno del computer. Per dimostrare ciò, durante una passata esposizione fieristica, alcuni dipendenti Antec hanno volteggiato il dissipatore come se fosse stato una fionda, senza ottenere la minima perdita o problemi derivanti da questo movimento!

Il peso è di 0.600kg, quindi pari ad altre soluzioni ad aria con struttura a torre. La pressione sul socket sarà inoltre sicuramente inferiore, poiché il radiatore sarà ancorato al case.

 

4a  4b  4c  4d  4e  4i  4m  4n

La tipologia, essendo molto diversa dai comuni dissipatori a torre, dovrebbe permettere in linea teorica di ottenere performance di dissipazione davvero molto elevate. Un radiatore di queste dimensioni per la sola CPU potrebbe arrivare a gestire un carico di lavoro pari e superiore a 250W.

Il design utilizzato per il KUHLER 620 permetterà la creazione di un flusso d’aria ottimale, che porterà ad una maggiore efficienza nella dispersione termica del calore, dovuta alla mancanza di zone morte prive di aerazione.

La base non presenta una finitura a specchio ma non è un problema funzionale, bensì solamente estetico. Inoltre non è presente una curvatura della base di contatto, diversamente da quella presente in prodotti Thermalright. Sulla base è stata preapplicata della pasta termica a base argentata..

La base stessa, secondo quando viene riportato da Antec, è stata ottimizzata e revisionata per la terza volta, di modo che in questo caso le prestazioni siano ancora migliori. Ciò si evince dai test interni di Antec che abbiamo riportato nel paragrafo “specifiche tecniche”, su un Core i7 980 a frequenze stock.

L’obiettivo di questo dissipatore è quello di fornire un prodotto prestazionalmente davvero interessante, ma decisamente modesto sotto il punto di vista della rumorosità. Ricordiamo comunque che le ventole sono di natura PWM sono quindi termocontrollate dall’unità stessa, oppure impostabili manualmente dall’utente.

 

5a  5b  5C

 

 

La ventola presenta una conformazione a 7 pale, quindi standard. Buono il valore del flusso d’aria ad elevati regimi di rotazione ma purtroppo non lo è altrettanto la rumorosità ad elevati regimi.

La guaina non è sleevata ma presenta un’ottima finitura.

 


 

Montaggio

Riportiamo innanzitutto il manuale d’installazione, così potrete esaminare direttamente la veloce procedura. Innanzitutto bisogna smontare il dissipatore boxato INTEL, ripulire poi la pasta termica sopra la CPU ed infine posizionare il case orizzontalmente (se avete dei case con l’apertura posteriore dietro alla scheda madre, consigliamo ugualmente di riporlo lateralmente).

 

6a  6b

 

In merito al sistema di fissaggio dobbiamo aprire una parentesi. E’ simile a quello del vecchio Corsair H50, ma Antec ha ritenuto opportuno modificarlo con un sistema ad incastro.

 

Per prima cosa posizioniamo il backplate sul lato posteriore del socket della scheda madre. Bisogna inserire dei piccoli piedini metallici argentati all’interno della posizione relativa al socket desiderato, sempre all’interno del backplate. Poi posizioniamo la staffa anteriore, facendo attenzione a piazzare correttamente i bloccanti di colore blu per i socket INTEL. Serriamo ora le viti quel tanto che basta per tenere la struttura ancorata.

 

Segue l’inserimento del waterblock da far girare, senza fare contatto con la CPU, per posizionarlo sotto delle griglie di bloccaggio. Serriamo quindi al termine le viti. Questo sistema non presenta il problema derivante dalla rotazione del waterblock sulla pasta termica, presente invece sul Corsair H50 compromettendone in parte le prestazioni. Durante questa fase assicurate il corpo radiante in qualche posizione stabile, evitando oscillazioni e urti pericolosi all’interno del case che potrebbero danneggiare l’hardware installato (la posizione orizzontale del case è probabilmente quella meno pericolosa da questo punto di vista).

 

Terminata questa velocissima procedura, posizioniamo il radiatore nella feritoia da 120mm posteriore del case, e inseriamo le prime 4 viti passanti dall’esterno, attraversando la prima ventola per agganciarle al radiatore. Una volta serrate le viti dall’esterno, possiamo inserire internamente una seconda ed ipotetica ventola, e fissarla con le restanti viti. Connettiamo infine il connettore a 3 pin alla scheda madre.

 

4f  4g  4h

 

 

Come procedura alternativa potete ancorare per prima cosa il radiatore, munito di ventola, al case, ed in seguito installare il waterblock sul socket.

 

La procedura di installazione non è eccessivamente complessa, l’unica accortezza è di non fare troppa pressione sul socket della scheda madre.

 


 

Sistema e metodologia di test

Abbiamo testato il dissipatore sul seguente sistema, montato su un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 23°C:

sistema_di_prova

Sarà confrontato, con i seguenti dissipatori e nelle seguenti configurazioni di ventole :

 

elenco_dissipatori_utilizzati

 

 

Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default.

Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software Realtemp. Le temperature in full load sono state misurate dopo 25 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco.

Per quanto riguarda le misurazioni, sono state effettuate con velocità della ventola impostata ad un valore contenuto, 1200RPM ed al valore massimo ovvero 2400RPM (12V). La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4, che è stata ri-applicata ad ogni occasione, per rendere conformi i risultati, dovuti ad un montaggio identico.

Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro:

 

parametri_cpu

Possibili modifiche

 

 

E’ possibile cambiare le ventole quindi è una soluzione molto customizzabile. Ci sono modelli e marche della concorrenza che sotto il punto di vista della rumorosità e dell’efficienza sono davvero innovative e competitive. Suggeriamo ad Antec, per una prossima revisione, di utilizzare una o due ventole con un rapporto tra pressione statica/dB decisamente migliore di quello che è stato conseguito, seppure comunque si attesti su livelli soddisfacenti.

 

E’ possibile inoltre lappare la base di contatto sia del dissipatore e sia dell’IHS della CPU, ma non è una procedura consigliata dato che si perderebbe la garanzia e dato che è comunque una procedura rischiosa se non si è esperti. Il risultato che ci possiamo aspettare è il guadagno di due o tre gradi sulle temperature in full load.

 

Sarebbe anche possibile estrudere il sistema dalla sua pompa, ed aggiungere una vaschetta assieme ad un radiatore più grande, ma è una procedura complessa e anche in questo caso si perde la garanzia della casa madre.


 

Risultati del test e Rumorosità

 

Siamo dell’idea che non servano commenti, sebbene c’è da far notare che a 2000RPM il sistema è rumoroso, ma fortunatamente non ai nefasti livelli del 920. In questa configurazione è perfetto per test di overclock, per un uso giornaliero è comunque molto fastidioso.

 

L’Antec KUHLER 620 non soffre con basse portate d’aria quindi anche a 1450RPM le prestazioni, come la silenziosità, sono buone. La ventola fino a 1200RPM è molto silenziosa, solamente oltre questo regime inizia ad essere facilmente percepibile, diventando al massimo dei giri, 2000RPM, rumorosa, pur non presentando vibrazioni o frequenze anomale particolarmente fastidiose.

 

test_a_2.6

test_a_3.4

test_a_4.0

classifica

 

Dai test possiamo notare prestazioni quasi al top e senza dubbio eccellenti anche con Core i7 920 a 4 GHz, configurazione piuttosto estrema per un daily use. I distacchi rispetto a configurazioni Push/Pull di dissipatori ad aria non sono però abissali, anche rispetto a configurazioni più economiche del KUHLER 620.


 

Conclusioni

oro

 

Prestazioni 5 stelle
Prezzo 4,5 stelle
Design 4 stelle
Bundle 4 stelle
Ventola 3,5 stelle
Montaggio 4 stelle
Complessivo 4,5 stelle

 

Avendo già analizzato la versione potenziata di questo dissipatore, cosa possiamo dedurre da questa unità? Indubbiamente lo spessore del radiatore pari alla metà del modello 920 ha inciso sulle prestazioni finali, ma non in maniera eccessiva. Le eccellenti temperature registrate, frutto molto probabilmente del waterblock di terza generazione Asetek, hanno permesso la creazione di un vero gioiellino nel campo dei dissipatori a liquido economici.

 

Aspetti negativi sono sicuramente la rumorosità al massimo del regime di rotazione, che d’altronde ci potevamo aspettare a 2000RPM e forse, se vogliamo, un’estetica non eccessivamente curata, assieme alla mancanza del software di regolazione proprietario Antec, presente invece nella versione 920. Ad ogni modo consigliamo l’utilizzo di questa unità con due ventole aftermarket di buona fattura, di modo che sia possibile migliorare ulteriormente sia le perfomance che la rumorosità complessiva.

 

 

Esteticamente è curato, ma l’impressione generale è che ovviamente si sia andati al risparmio sotto questo punto di vista. Non possiamo considerarlo un grave problema, ed anzi apprezziamo l’ottimo prezzo che oscilla tra i 50 e i 60 euro. Se dovessimo consigliarvi un dissipatore su questa cifra sarebbe un eccellente candidato. Tuttavia risparmiando circa una decina di Euro potreste trovare degli ottimi dissipatori a torre in grado di ottenere temperature di qualche grado superiori, che probabilmente non comprometteranno il funzionamento del vostro sistema, anche nell’overclock daily use. Il 620 resta preferibile nel caso di installazione di moduli ad alto profilo, che creano solitamente problemi ai dissipatori a torre.

 

PRO

  • Qualità elevata
  • Prestazioni quasi al top
  • Possibilità, sebbene opzionale, per un sistema Push/Pull
  • Plug ’n Play: comodità d’uso eccellente
  • 3 anni di garanzia
  • Elevatissima compatibilità con moltissimi case e con RAM dall'alto profilo
  • Dimensioni e peso sul socket molto contenuti in rapporto alle performance

 

CONTRO

  • La ventola, la tipologia è troppo classica
  • La rumorosità, la ventola è buona ma è rumorosa al massimo del regime
  • LGA 2011 non ancora compatibile
  • Assenza tubetto di pasta termica nel bundle
  • Assenza del led frontale del 920
  • Assenza del software di regolazione dei parametri

 

 

Si ringrazia Antec per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo

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