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Alpenföhn K2, le due torri - Risultati del test e Rumorosità

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alpenfohn_k2Cari lettori di Xtremehardware, oggi analizzeremo il nuovo arrivato in casa Alpenföhn, il modello K2. Date le enormi dimensioni, fa parte della tipologia a doppia torre di raffreddamento, ovvero presenta una  struttura centrale caratterizzata da due torri, aventi alla base ben 8 heatpipes ad “U” da 6mm ciascuna. Viene corredato da ben due ventole, la prima da 120mm e la seconda, da installare centralmente, da 140mm. E’ dedicato a tutti coloro che desiderano ottenere grandi  performance, una buona silenziosità, senza badare però all’ingombro complessivo, in quanto sarà molto elevato. In configurazione stock ha due ventole da 140mm, ma ovviamente è possibile rimuoverne alcune qualora fosse necessario; è già predisposto per una poderosa configurazione Push/Pull.

 

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Risultati del test e Rumorosità

 

 

test_2.6

test_3.4

test_4.0

3.4

 

Il K2 riesce a classificarsi nella fascia medio-alta di quelli fin d’ora presi in esame, è valido anche per CPU aventi un TDP pari a 130W. Vogliamo però precisare che questo è uno stress test, e le temperature sono generalmente inferiori, e di molto in ambito daily-use, non CPU-intensive. Possiamo ritenerci soddisfatti? Data la tipologia e le dimensioni, in parte. C’è da dire che in situazioni normali anche a 4GHz le temperature sono di molto inferiori a quanto riportato, quindi non allarmatevi. Sebbene le performance non siano elevatissime, essendo le ventole stock di buona fattura, il dissipatore permette di arrivare persino a 4GHz con facilità. Viste le dimensioni, ci saremmo aspettati molto di più da questo prodotto, e dobbiamo ammettere che siamo rimasti un po’ delusi. Ad ogni modo il suo fine probabilmente è il socket LGA 2011, dato l’elevatissimo quantitativo di heatpipes. Qualora fosse testata una CPU del genere, sicuramente ci sarebbero risultati nel complesso migliori, data l’efficienza migliore per IHS della CPU molto larghi.

 

 

Rumorosità

 

l dissipatore è silenzioso con il regime di rotazione delle ventole da 120 e 140mm rispettivamente a 1100 e 900 RPM. All’interno di un cabinet queste due ventole sarà difficile distinguerle dal resto. Riportiamo il commento precedente tratto dal capitolo analisi strutturale: queste ventole con tecnologia proprietaria sono caratterizzate dalle buone prestazioni e dall’ottima silenziosità; ci hanno decisamente convinto sotto il punto di vista delle performance e del silenzio, oltre a ciò presentano anche un valore medio-alto di CFM. Per questa tipologia di dissipatore a nostro avviso si è fatta la scelta giusta, e spingersi fino a 1600RPM avrebbe avuto poco senso. In questo caso si è cercato di ridurre il rumore complessivo, scegliendo una velocità di 1100RPM per la ventola da 140mm (1500 quella da 120mm, ma ricordiamo anch’essa  PWM).  Sebbene siano di diametro diverso la rumorosità complessiva non sarà affatto elevata, quindi qualora stiate cercando un modello prestazionalmente valido ma che non sia rumoroso, questa potrebbe essere un’ottima scelta. In generale apprezziamo la presenza di un ampio spettro di regolazioni possibili perché permettono di bilanciare rumorosità e prestazioni a proprio piacimento. Grazie alla connessione PWM delle ventole ciò sarà possibile.

 

 

Vogliamo far notare, facendolo presente nuovamente, che si possono impostare le ventole in PWM a regolazione automatica, quindi potrete ottenere una silenziosità ancora maggiore, a discapito però delle ottime performance. Non sono presenti dei disaccoppianti in gomma in quanto è l’intera struttura a possedere un profilo gommato.

 

Modifiche e test accessori

E’ possibile cambiare la ventola in dotazione, ed eventualmente metterne una o più potenti, oppure ben tre da 140mm di migliore qualità. Però ci chiediamo quanto possa servire. Le Wingboost sono già ottimi modelli quindi è una modifica fondamentalmente superflua.

 

Sarebbe inoltre possibile lappare la base di contatto sia del dissipatore e sia dell’IHS della CPU, ed in questo caso riteniamo che sia necessario, permettendo di guadagnare fino a 3 o 4 gradi sotto carico. Tenete presente però che perderete la garanzia e dato che è comunque una procedura rischiosa se non si è esperti, potrebbe compromettere il funzionamento di CPU e dissipatore.

 

Corsair

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