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Alpenföhn K2, le due torri

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alpenfohn_k2Cari lettori di Xtremehardware, oggi analizzeremo il nuovo arrivato in casa Alpenföhn, il modello K2. Date le enormi dimensioni, fa parte della tipologia a doppia torre di raffreddamento, ovvero presenta una  struttura centrale caratterizzata da due torri, aventi alla base ben 8 heatpipes ad “U” da 6mm ciascuna. Viene corredato da ben due ventole, la prima da 120mm e la seconda, da installare centralmente, da 140mm. E’ dedicato a tutti coloro che desiderano ottenere grandi  performance, una buona silenziosità, senza badare però all’ingombro complessivo, in quanto sarà molto elevato. In configurazione stock ha due ventole da 140mm, ma ovviamente è possibile rimuoverne alcune qualora fosse necessario; è già predisposto per una poderosa configurazione Push/Pull.

 

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Alpenföhn, azienda tedesca del gruppo EKL AG, è specializzata nella produzione di sistemi di dissipazione per CPU, Schede Video, Hard Disk, Memorie, Motherboard, Case, per arrivare alle soluzioni per Notebook.

 

Riportiamo la presentazione dell’ottima azienda d’oltralpe Alpenföhn :

 

Qualità senza compromessi e servizi di elevato livello. Queste sono le caratteristiche per cui è nota AG-EKL, dalla sua fondazione nel 1995, ed anche per le sue numerose partnership da oltre un decennio in Taiwan e Cina. Con il fine di elevare gli standard qualitativi e di ottenere un ottimo valore dei prodotti, oltre alla linea di produzione e sviluppo in Germania, sono presenti anche stabilimenti di produzione in Asia. Questa è la formula con cui noi, essendo una azienda sveva di media grandezza, ci siamo affermati sul mercato internazionale, per una fascia di utenza molto esigente e di alto livello. Gli elevati standard e le procedure di controllo di qualità sono per noi doverosi e questo criterio si applica a molti settori in cui abbiamo avuto successo. Prodotti in alluminio, lavorazione dei metalli, come per le ventole e soluzioni di dissipazione termica. Ma negli ultimi anni abbiamo ampliato le attività in altri settori. Soluzioni di raffreddamento basate aventi componenti elettroniche personalizzate per tutte le tipologie di lavorazione dei metalli, e raffreddamento 24/24h per i personal computer; questo è il campo di applicazioni per il quale è noto il brand EKL, e su questo ambito si cercherà di continuare ed intensificare il lavoro. Prerequisito ovviamente è anche un’abile gestione delle risorse umane per 40 dipendenti. Guardando avanti nelle politiche del personale e negli investimenti a lungo termine sono le basi per cui il SES ha un grande know-how di natura tecnica e di strumentazione, senza precedenti.

 

Alpenfohn_logo

 

Data la tipologia del prodotto in questione, ovvero un sistema a doppia torre, l’abbiamo testato su di una piattaforma X58 con socket 1366 INTEL e processore Core i7 920 D0 a tre frequenze: default (2.66GHz), con un leggero overclock (3.4GHz) ed infine al massimo possibile ovvero 4GHz, alzando al contempo i voltaggi sia della CPU che della scheda madre. Data la grande presenza di ventole nel bundle abbiamo anche fatto un test accessorio con una ulteriore ventola Prolimatech Blue Vortex da 140mm. Rimandiamo al capitolo “Configurazione di test” per le impostazioni utilizzate.

 

 

Data la tipologia di utilizzo sarà necessario essere in possesso di un cabinet dalle dimensioni molto generose, e dato il peso molto elevato sarà necessario installarlo su una scheda madre con un PCB spesso e dotato di un numero elevato di layer. La qualità del prodotto sembra essere molto elevata ed aprendo la confezione ne abbiamo la palese testimonianza. Siamo dell’idea che data la struttura, sia consigliabile per socket LGA 2011, di modo che possano essere sfuttate tutte le heatpipes correttamente. Come è nostra consuetudine, sarà riuscito a soddisfare le nostre esigenze e a non deludere le aspettative iniziali? Forse no, ma comunque chiedere di meglio sarebbe comunque difficile dato che siamo molto fiscali e non siamo soliti accontentarci.

 

 

Qui di seguito riportiamo il link al produttore :

http://www.alpenfoehn.de/

 

E la pagina di presenzazione del modello :

http://www.alpenfoehn.de/index.php?option=com_content&view=article&id=175%3Aalpenfoehn-k2&catid=53&Itemid=44&lang=en

 

Qui di seguito invece riportiamo la lista dei dissipatori prodotti dall’azienda per il socket 1366, ad aria per configurazioni INTEL, i cui link potrete trovarli qui :

 

http://www.alpenfoehn.de/index.php?option=com_content&view=article&id=157&Itemid=134&lang=en

 

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L’Alpenfohn K2 può essere acquistato presso il distributore europeo Caseking al prezzo di 65€:

http://www.caseking.de/shop/catalog/CPU-Kuehler/Alle-CPU-Kuehler/Alpenfoehn-K2-CPU-Kuehler-120-140mm::17463.html

 


 

 

Caratteristiche Tecniche e datasheets

 

Di seguito riportiamo le caratteristiche principali del K2:

  • Ben 8 heatpipes da 6 mm, il massimo in circolazione

 

  • L’installazione della ventola è facilitata da un comodo sistema ad incastro, basato su staffe metalli che che vanno inserite lateralmente al dissipatore. Di buona fattura e resistenti, non creeranno problemi

 

  • Ventole di eccellente fattura e molto silenziose, aventi anche un’ottima portata

 

  • Ottima qualità costruttiva

 

  • Heatpipes in rame nickelato con alette plattate in Nickel

 

  • Struttura del dissipatore a doppia torre, con motivi romboidali tesi a migliorare i flussi d’aria ed aumentare l’efficienza

 

specifiche_k2

 

specifiche_ventole_k2

 

Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordiamo inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10%.

 

 

VIDEO GRANDE

http://www.youtube.com/watch?v=AEmj1iH7w2w&feature=player_embedded

 

Nota : LxPxA = Lunghezza x Profondità x Altezza

A titolo informativo riportiamo il metodo di conversione tra portata in CFM e in metri cubi orari: m^3/h = CFM / 0.589

 

 


Confezione e Bundle

 

Partendo dalla confezione, facciamo presente che similmente a quella dell’appena recensito Zero Infinity Freeflow+, anche in questo caso siamo dinanzi ad una delle soluzioni delle più curate che abbiamo mai ricevuto. La colorazione di fondo è nera e presenta una finitura lucida. Di grandi dimensioni e molto curata anche nell’imballo interno, presenta molte informaizoni tecniche, a differenza di altri modelli dove invece si ha difficoltà a riscontrarle. Una volta aperta la confezione troviamo subito un grande box nero, al cui interno c’è il dissipatore e la ventola da 120mm, e due altre piccole scatole esterne dove sono presenti la ventola da 140mm ed il corposo bundle.

 

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Data la recente tendenza alla standardizzazione nelle certificazioni di conformità, anche qui è presente la dicitura RoHS; quest’ultima è la normativa 2002/95/CE (chiamata comunemente RoHS dall'inglese: Restriction of Hazardous Substances Directive), adottata nel febbraio del 2003 dalla Comunità europea, inerente l’ imposizione di  restrizioni sull'uso di determinate sostanze pericolose nella costruzione di vari tipi di apparecchiature elettriche ed elettroniche.

 

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Aprendo la confezione notiamo immediatamente, anche qui, la cura riposta nella protezione delle singole componenti, riposte singolarmente all’interno di specifiche bustine di plastica, con relative targhette specifiche per i vari socket; il bundle è corposo ed è evidente la natura di fascia alta del dissipatore. E’ presente un tubetto di pasta termica, sebbene però quest’ultima non sia in grande quantità, e permetta solamente qualche applicazione. A giudicare dalla tipologia di componenti utilizzate per le fasi di installazione, cominciamo a notare quanto il sistema di montaggio possa essere di qualità. La ventola da 140mm è inserita all’interno di una scatola di cartone rigido, posizionata sopra al dissipatore stesso.

 

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E’ presente però un unico adattatore con attacco molex a 4 pin per diminuire la velocità delle ventole alimentandole a 7V.  Tale adattatore presenta un solo connettore a 3pin: per downvoltarle entrambe sarà possibile utilizzare il doppio connettore integrato nella ventola da 120mm. Tale doppio connettore della ventola da 120mm permette anche di collegare ad un unico attacco PWM della scheda madre entrambe le ventole fornite con il K2. Una soluzione del genere, per quanto particolare, risulta molto pratica perché limita il quantitativo di cavi e adattatori, favorendo il cablaggio. E’ presente inoltre una coppia aggiuntiva di staffe per le ventole, apprezzabile dato che può succedere che vadano perdute.

 

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Lista del materiale che troverete all’interno della confezione:

  • il dissipatore
  • il backplate posteriore
  • otto staffe di bloccaggio per quattro ventole, ma sarà possibile montarne al massimo tre
  • set di brugole e distanziatori per il fissaggio anteriore delle soluzioni AMD
  • set di brugole, viti , distanziatori, e viti filettate a molla
  • 2 ventole, una da 120x120x25mm e l’altra da 140x140x25mm
  • Pasta termoconduttiva in un pratico tubetto

 


 

K2 : analisi strutturale

 

 

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Il K2 si presenta come un dissipatore a doppia torre, decisamente alto, discretamente spesso ed abbastanza largo, tale da creare più di qualche perplessità nella procedura di installazione. Presenta una struttura simmetrica ed è possibile posizionarlo nei soliti due modi, uno dei quali però è generalmente sconsigliato ovvero con la ventola perpendicolare alle RAM, nei cabinet di comune concezione ATX / BTX. La struttura, essendo a doppia torre, presenta inevitabilmente un’elevata somiglianza con prodotti della concorrenza, quali ad esempio il Noctua NH-D14 o il Thermalright Silver Arrow. Particolarissima la scelta di inserire dei disegni romboidali piatti frontalmente, che permettono di ampliare la superficie dissipante e probabilmente convogliare l’aria in una maniera significativamente migliore rispetto ad una classica conformazione lineare. La parte interna invece ricorda moltissimo il Noctua NH-D14 in quanto è presente un profilo seghettato che percorre l’intera superficie. La compatibilità con banchi di RAM con dissipatori passivi molto alti è davvero limitata, la ventola frontale come vedremo va a toccare persino il quarto banco su una Rampage II Extreme, seppure ne permetta l’installazione. Si può ovviare al problema montandola posteriormente, però si comprometteranno leggermente le temperature complessive di dissipazione.

 

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La struttura della base è particolarissima e diversamente da altre soluzioni della concorrenza è stato deciso di non utilizzare le heatpipes a diretto contatto, che in linea teorica dovrebbero permettere una dissipazione termica migliore. Il problema è che i moderni sistemi difficilmente ci riescono, quindi in generale le aziende preferiscono adottare uno standard classico con heatpipes inserite all’interno della base. Quest’ultima è lappata a specchio ed è perfettamente lavorata, non presentando rugosità o deformazioni. Non è però planare, presenta una convessità simile alle soluzioni Thermalright, che generalmente detengono il primato prestazionale per categoria; la cosa strana è che forse tale scelta è stata fatta in modo esagerato, in quanto nella nostra sessione di test abbiamo avuto difficoltà ad ottenere un’ottima impronta, con la conseguenza che c’è stato un maggior lavoro delle heatpipe nella loro parte centrale. Problema relativo, in quanto vengono utilizzate quasi tutte in lunghezza, ma che comunque poteva essere affrontato diversamente.

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La qualità della lavorazione è altissima, come la solidità strutturale. La spaziatura tra le alette è serrata, quindi sarà necessario utilizzare ventole dall’elevato CFM, per compensare la superiore resistenza dell’aria nel passaggio rispetto a soluzioni standard; ciò però aumenterà la dissipazione teorica possibile, ma anche potenzialmente la rumorosità, qualora fossero appunto utilizzate ventole rumorose e dall’elevata pressione statica. Non è questo il caso però, date le ottime ventole in dotazione.

 

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Le alette purtroppo non sono saldate alle heatpipes, sebbene ci sia un’elevata solidità strutturale, derivante anche dalla chiusura laterale dell’unità; ottima anche la qualità delle heatpipe stesse, ed anche qui è stato aggiunto del nickel, per evitare fenomeni di ossidazione nel tempo. La finitura è semplicemente ottima, come le impressioni generali. Vogliamo farvi notare anche la finitura terminale delle heatpipes, che sebbene non presenti un cappuccio terminale come altre marche, è nickelato e di eccellente fattura. Nella parte bassa inoltre potrete notare la presenza di un rudimentale dissipatore passivo, e una depressione centrale che servirà all’atto del montaggio.

 

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Le ventole presentano il telaio proprietario in elastomeri, e data la sua naturale proprietà di assorbimento delle vibrazioni del motore, potete stare certi che saranno soluzioni silenziose. Menzioniamo anche il cambiamento della colorazione interna delle ventole, in bianco per risaltare rispetto al colore scuro della scocca. La serie fa parte delle famose ed eccellenti Wingboost, ventole a nove pale con un sistema di sottili rilievi spesso poco meno di un millimetro, che permette alla singola pala di generare un flusso d’aria più uniforme verso il centro, e migliorare i vortici all’esterno della ventola stessa.

Ventola da 120mm:

 

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Ventola da 140mm:

 

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Come avremo modo di approfondire durante l’analisi della rumorosità, anche se il diametro delle ventole è diverso, come pure il regime di rotazione, la rumorosità complessiva non sarà affatto elevata, quindi qualora stiate cercando un modello prestazionalmente valido ma che non sia rumoroso, il K2 potrebbe essere un ottimo candidato.

 

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Cosa possiamo aspettarci quindi da questo dissipatore? Risultati medio-alti, rumorosità contenuta, uno spessore mastodontico ed un ingombro elevato, quindi compatibilità ristretta con RAM ad elevato profilo.

 


 

Montaggio e manuale di installazione

 

La procedura d’installazione, in questo caso inerente a sistemi Intel, è eccellente ! Il sistema di ritenzione è pratico, molto rigido, il backpalte assolutamente non deformabile ed infine sono presenti spaziatori superiori, assieme ad un sistema di bloccaggio proprietario con delle piccole brugole con filettatura piatta che sarà necessario serrare, per bloccare il backplate ed il frontplate superiore. Fatto questo e steso il velo di pasta termica, bisognerà apporre il dissipatore, serrarlo con l’apposita placca orizzontale ed infine montare le ventole, operazione da eseguire al termine del montaggio del dissipatore stesso.

 

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Interrompiamo la recensione per un ammutinamento degli addetti al controllo qualità…

 

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Sì, il BUONO!

 

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A destra Luna, guarda lì!

 

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Parentesi dei croccantini a parte e saziate le fiere, torniamo al dissipatore!

 

 

Riportiamo delle fotografie.

 

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Come sistema è di discreta qualità, anche se sarà necessario esercitare una discreta pressione, cosa difficile in cabinet angusti. Fatto questo bisogna connettere il cavo di alimentazione della/e ventola/e, ed accendere il computer.

 

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Riportiamo anche il manuale d’installazione:

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Sistema e metodologia di test

 

Abbiamo testato il dissipatore sul seguente sistema, montato su un banchetto aperto, con temperatura ambiente di circa 22.3°C (potrebbe esserci la variazione di un grado in senso positivo o negativo; a titolo informativo riportiamo che anche le passate recensioni erano state fatte a queste temperatura). Abbiamo scelto di utilizzare come CPU un Core i7 920 revisione D0 in quanto permette di stressare in modo adeguato il dissipatore, grazie al suo TDP di circa 130W a default.

sistema_di_prova

 

Abbiamo misurato le temperature in idle e in full load con il software Realtemp. Le temperature in full load sono state misurate dopo 25 minuti di stress con Prime95 “InPlaceLargeFFTs” (massimo stress e consumo), benchmark noto per la sua capacità di stressare pesantemente la CPU, ben più di qualsiasi videogioco. La pasta termica usata è l’Arctic Cooling MX-4.

 

piattaforma

 

Sono state utilizzate tre sessioni diverse di test, alle seguenti frequenze di lavoro :


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I test sono stati effettuati con le ventole in dotazione e poi infine in una configurazione a tripla ventola, con l’ausilio di un’ottima Prolimatech Bluevortex da 140mm, in Pull posteriornente.

Riportiamo i dati effettivi di rotazione delle ventole, ricordando inoltre che sono sensibili ad una variazione del 10% quindi sono puramente indicativi. Differenze minime tra i regimi di rotazione sulla stessa ventola, non cambiano generalmente il risultato complessivo. La ventola da 120mm ha ad esempio mostrato un regime di rotazione massimo di 1600 RPM contro i 1500 RPM dichiarati.

 

 

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Risultati del test e Rumorosità

 

 

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3.4

 

Il K2 riesce a classificarsi nella fascia medio-alta di quelli fin d’ora presi in esame, è valido anche per CPU aventi un TDP pari a 130W. Vogliamo però precisare che questo è uno stress test, e le temperature sono generalmente inferiori, e di molto in ambito daily-use, non CPU-intensive. Possiamo ritenerci soddisfatti? Data la tipologia e le dimensioni, in parte. C’è da dire che in situazioni normali anche a 4GHz le temperature sono di molto inferiori a quanto riportato, quindi non allarmatevi. Sebbene le performance non siano elevatissime, essendo le ventole stock di buona fattura, il dissipatore permette di arrivare persino a 4GHz con facilità. Viste le dimensioni, ci saremmo aspettati molto di più da questo prodotto, e dobbiamo ammettere che siamo rimasti un po’ delusi. Ad ogni modo il suo fine probabilmente è il socket LGA 2011, dato l’elevatissimo quantitativo di heatpipes. Qualora fosse testata una CPU del genere, sicuramente ci sarebbero risultati nel complesso migliori, data l’efficienza migliore per IHS della CPU molto larghi.

 

 

Rumorosità

 

l dissipatore è silenzioso con il regime di rotazione delle ventole da 120 e 140mm rispettivamente a 1100 e 900 RPM. All’interno di un cabinet queste due ventole sarà difficile distinguerle dal resto. Riportiamo il commento precedente tratto dal capitolo analisi strutturale: queste ventole con tecnologia proprietaria sono caratterizzate dalle buone prestazioni e dall’ottima silenziosità; ci hanno decisamente convinto sotto il punto di vista delle performance e del silenzio, oltre a ciò presentano anche un valore medio-alto di CFM. Per questa tipologia di dissipatore a nostro avviso si è fatta la scelta giusta, e spingersi fino a 1600RPM avrebbe avuto poco senso. In questo caso si è cercato di ridurre il rumore complessivo, scegliendo una velocità di 1100RPM per la ventola da 140mm (1500 quella da 120mm, ma ricordiamo anch’essa  PWM).  Sebbene siano di diametro diverso la rumorosità complessiva non sarà affatto elevata, quindi qualora stiate cercando un modello prestazionalmente valido ma che non sia rumoroso, questa potrebbe essere un’ottima scelta. In generale apprezziamo la presenza di un ampio spettro di regolazioni possibili perché permettono di bilanciare rumorosità e prestazioni a proprio piacimento. Grazie alla connessione PWM delle ventole ciò sarà possibile.

 

 

Vogliamo far notare, facendolo presente nuovamente, che si possono impostare le ventole in PWM a regolazione automatica, quindi potrete ottenere una silenziosità ancora maggiore, a discapito però delle ottime performance. Non sono presenti dei disaccoppianti in gomma in quanto è l’intera struttura a possedere un profilo gommato.

 

Modifiche e test accessori

E’ possibile cambiare la ventola in dotazione, ed eventualmente metterne una o più potenti, oppure ben tre da 140mm di migliore qualità. Però ci chiediamo quanto possa servire. Le Wingboost sono già ottimi modelli quindi è una modifica fondamentalmente superflua.

 

Sarebbe inoltre possibile lappare la base di contatto sia del dissipatore e sia dell’IHS della CPU, ed in questo caso riteniamo che sia necessario, permettendo di guadagnare fino a 3 o 4 gradi sotto carico. Tenete presente però che perderete la garanzia e dato che è comunque una procedura rischiosa se non si è esperti, potrebbe compromettere il funzionamento di CPU e dissipatore.

 


 

Conclusioni

 

argento

 

Prestazioni 4 stelle

Prestazioni indubbiamente elevate ma non eccellenti per un dissipatore di queste dimensioni

Prezzo 4,5 stelle Per 65€ non si può chiedere di più
Design 4 stelle Ottimo design, molto interessante, peccato per la base
Bundle 4,5 stelle Eccellente
Ventola 4,5 stelle Ottimi modelli, non è necessaria la sostituzione
Montaggio 4,5 stelle Ottima procedura, facile e pratica
Complessivo 4 stelle  

 

L’Alpenföhn K2 si presenta come un gigante dei dissipatori ad aria. Il nome non a caso riprende quello di una delle più maestose montagne al mondo, continuando la fortunata serie dei dissipatori Alpenföhn. Il K2 non è la montagna più alta in assoluto, possiamo quindi aspettarci qualcosa di ancor più grande? L’Everest!

Il primo impatto con questo dissipatore è stato eccelso, e non a caso, come da prassi Alpenföhn, si è rivelato un progetto dall’elevata qualità costruttiva. In termini di dissipazione termica forse ci saremmo aspettati di più, e la ragione principale di questo disappunto è la cuvatura sulla base, che in parte lede le performance complessive. Come dissipatore, nel complesso, seppure vada espresso un giudizio molto positivo per quanto concerne la ventilazione, il design ed il bundle, dobbiamo evidentemente menzionare lo sfavorevole rapporto tra grandezza e prestazioni. Se avete un cabinet non eccessivamente largo, lungo e profondo, non vi consigliamo l’acquisto di questo modello. Se al contrario non avete questo problema, potrete considerarne l’acquisto. Ottimo il valore relativo alla silenziosità e molto buono l’overclock possibile. Il prezzo del K2 di 65€ è decisamente interessante, considerando le dimensioni e la qualità del prodotto.

Pro

  • Prestazioni medio-alte
  • Qualità complessiva molto elevata
  • Pasta termica in tubetto
  • Ventola silent, quindi è silenzioso

 

Contro

  • Base da migliorare

 

 

Si ringrazia Caseking ed Alpenföhn  per il prodotto fornitoci in test.

Trinca Matteo

Corsair

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