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asus xonar essence one amplifierL’apparecchio che proveremo oggi va al di là delle più o meno performanti classiche schede audio interne per computer. La Xonar Essence One si rivolge, infatti, ad un pubblico nuovo per il brand ASUS, il quale ci aveva abituato a prodotti da abbinare esclusivamente al mondo dei computer; riuscirà quindi a soddisfare anche le orecchie dei più esigenti e smaliziati audiofili?

 

 

 

La Asus Xonar One, a differenza delle precedenti schede PCI o PCI-Express Xonar,  è un versatile DAC esterno con sezione di amplificazione dedicata, in grado di pilotare cuffie ad alta impedenza; può essere usato sia in abbinamento ad un qualsiasi PC (dotato di sistema operativo Windows) attraverso la presa USB 2.0 o superiore sfruttando il funzionamento asincrono fra la sorgente e il DAC, sia collegandolo ad un lettore CD esterno stand alone attraverso l’ingresso digitale S/PDIF  ottico o coassiale.

 

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Sia per gli audiofili più incalliti sia per i più comuni utenti del mondo home PC, si prospetta al giorno d’oggi uno scenario in cui la ASUS Xonar Essence One possa diventare  lo strumento perfetto: con i prezzi e la disponibilità di hard disk di grande taglio, siamo arrivati ad un punto in cui, senza spendere una fortuna, tanti possono permettersi uno spazio enorme di archiviazione dove stipare i vari file audio (ci auguriamo non in Mp3) e, perché no, le immagini dei propri CD all’interno del PC. Usando programmi come EAC (Exact Audio Copy), che permettono il rippaggio bit to bit evitando errori di lettura tipici dei classici lettori CD, si riescono ad ottenere risultati sorprendenti, soprattutto se confrontati con classiche meccaniche economiche


Specifiche tecniche

 

Riportiamo di seguito la tabella delle specifiche tecniche della ASUS Xonar Essence One.

 

specifiche

 

Queste sono in sintesi le specifiche tecniche dell’ASUS in cui spica il valore del rapporto segnale rumore dichiarato.

 


 

Confezione e Bundle

 

 

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La Xonar Essence One viene venduta in un’elegante scatola monolitica nera con in bella evidenza sulla parte superiore il classico simbolo della tigre stilizzata che rappresenta la linea di prodotti Xonar; all’interno risulta ben protetta dai possibili urti in caso di trasporto da due tappetini gommosi sopra e sotto lo chassis, mentre ai lati troviamo due box contenenti gli accessori. Il bundle comprende il cavo di alimentazione, il cavo USB, un adattatore per cuffie con jack da 3.5mm. Oltre a ciò, troviamo il manuale di installazione ed uso, il CD contenente i driver e per finire l’APT (Audio Precision Test ). L’APT è un rapporto sui test con le misure che ogni singola scheda deve superare prima di essere venduto, ovvero una sorta di certificazione di controllo qualità del prodotto con all’interno varie spiegazioni tecniche sull’hardware usato.

 


 

ASUS Xonar Essence One

 

 

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Estratto il prodotto dalla scatola, la prima cosa che si nota maneggiando il DAC per effettuare i collegamenti è il peso e la fattura dell’involucro esterno. Questo non ha la forma del classico parallelepipedo, ma è reso più elegante dalla parte superiore e inferiore incurvata.

 

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Sul frontale troviamo, partendo da sinistra, il pulsante di accensione, il comando per attivare l’upsampling, il selettore degli ingressi digitali, il pulsante di mute seguito al centro dal comando del volume di uscita ed attorniato da una fila di LED indicanti la frequenza del segnale di ingresso agganciato dal DAC;  per finire relegato sulla destra ma non per nulla meno importante abbiamo il controllo del volume per la sezione di amplificazione dedicata alle cuffie e il suo relativo connettore.

 

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Nella parte posteriore abbiamo la presa di alimentazione IEC, che integra un fusibile di sicurezza e il selettore di tensione di funzionamento (il DAC ha l’alimentazione interna), ed il trittico di ingressi digitali (SPDIF ottico e coassiale) e USB asincrona. Sul fronte uscite invece abbiamo una sorpresa per questo genere di apparecchi: delle uscite bilanciate XLR che si affiancano alle classiche uscite sbilanciate. Per queste ultime si può rimproverare la scarsa spaziatura che non permette l’uso di cavi con connettori RCA eccessivamente grandi; sono forse fuori target per la classe dell’apparecchio, ma visto che lo spazio c’era, perché non sfruttarlo? 

 

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Inferiormente troviamo infine quattro piccoli gommini che fungono da base di appoggio antiscivolo. Non sono presenti griglie di areazione in questa zona.

 


 

Analisi dell’interno

 

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Aprendo l’apparecchio la cosa che  balza subito all’occhio, a parte il peso e lo spessore dell’involucro, è la  sezione di alimentazione che, come conviene che sia in ogni apparecchio che voglia avere una qualsiasi aspirazione audiofila, occupa quasi la metà del lato sinistro dello spazio interno. Questa è composta da un trasformatore toroidale fatto su specifiche ASUS, seguito dai  rettificatori di tensione (1x PM06AVE3 -5.0 P + LM2940CT  + LM2990T -12 P + 2x JM13ABE3 National Semiconductor Voltage Regulator) accoppiati a dissipatori di calore che sfruttano anche la parte inferiore del telaio per raffreddare gli integrati.

 

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Spostandoci sulla destra, nascosto dal dissipatore di due dei retificatori di tensione, abbiamo il chip di codifica del segnale in ingresso dalla porta USB; questo è il C-Media CM6631 usato anche su apparecchi di classi di prezzo ben diverse rispetto al nostro apparecchio; supporta un sampling rate fino a 192kHz con 24 bit di profondità.

 

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Più sotto vediamo l’AKM Ak4113VF, usato come receiver del degli ingressi digitali; questi supporta in ingresso segnali aventi sampling rate da 8Khz, 11.025 Khz, 16Khz, 22.05Khz, 24kHz, 32kHz, 44.1, 48Khz, 64kHz, 88.2, 176.4kHz, 192khz.

 

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L’ADSP-21261, ovvero il chip più grande visibile al centro del PCB, di produzione Analog Device, viene qui usato per effettuare l’upsampling del segnale sfruttando la sua programmabilità e una potenza di calcolo dichiarata di 900 MFLOP con frequenza di funzionamento di 150 MHz.

 

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Il cuore dell’apparecchio, ovvero il PCM-1795 della BurrBrown: un convertitore stereo capace di un sampling rate fino a 32bit/192Khz con una gamma dinamica dichiarata di 123 dB e una impressionante THD di soli 0,0005%; qui ne abbiamo due, uno per ogni canale, usati in configurazione mono per aumentare il rapporto segnale rumore e abbattere i disturbi.

 

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Per ultimo, ma non per importanza, abbiamo lo stadio di uscita, dove ASUS ha profuso le sue maggiori attenzioni in fase di progettazione, usando una configurazione bilanciata per quanto riguarda il circuito. Vediamo l’impiego, oltre che dei due sopracitati 1795 della BurrBrown, anche un uso abbondante di condensatori di qualità; nella fattispecie dei Wima serie rossa, che fanno da contorno a ben nove operazionali montati su socket, per agevolare la loro sostituzione nel caso in cui si volesse intraprendere la strada del tuning audio.

Nella configurazione standard, ad esempio, la scheda monta tre JR12ACE3 LM 4562NA della National Semiconductor e sei operazionali 13AE08W NE 5532P della Texas Instruments. Ricordiamo, però, che con un supplemento di prezzo, è presente da poco in commercio la ASUS Xonar Essence One Plus che, oltre allo stesso DAC analizzato in questa recensione, offre in più un kit di quattro Op-Amp Texas Instruments TI-OPA2132PA e due NS-LM4562NA insieme agli appositi tool per sostituire gli operazionali originali creando varie combinazioni che hanno la finalità di ottimizzare la timbrica in base ai propri gusti o impianto posseduto. Nulla toglie ovviamente di tentare anche altre combinazioni usando operazionali diversi da quelli forniti da ASUS stessa o addirittura optare per operazionali a componenti discreti.

 

 

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Nella sezione di amplificazione dedicata alla uscita cuffie vengono utilizzati due EM13ABE3 LME 49600 TS della National Semiconductor, oltre a una coppia di JR06ABE3 LME 49720NA sempre della National, operazionali anche loro montati su socket come i modelli usati nel circuito di uscita, per cui passibili anche qui di sostituzione. Infine troviamo il potenziometro, dove la scelta non ricade su un esemplare da pochi centesimi di euro, al contrario di quanto ci si possa aspettare per apparecchi di questa fascia di prezzo, bensì su un Alps appositamente costruito per utilizzi nel campo audio.

 


 

Metodologia di test

 

Solitamente siamo abituati a testare i prodotti ASUS con benchmark sintetici e grafici; in questo caso il prodotto esige ovviamente un soggettivo test “a orecchio”. Ciò non toglie che durante i test occorre la massima accortezza nel valutare un tale prodotto con componenti di pari livello, in grado di sfruttare le capacità di questo DAC. Avrebbe poco senso, in altre parole, testarlo con MP3 e un impianto audio di scarsa qualità.

Durante la prova della Xonar Essence One abbiamo utilizzato due configurazioni differenti per quanto riguarda la sorgente da dare in ingresso al DAC.

Nella prima sessione di test abbiamo utilizzato la Xonar come DAC esterno collegando in coassiale al lettore CD Cambridge Audio Azure 650c e uscendo dal DAC verso l’amplificatore con una coppia di Audioquest viper. Per la seconda sessione di test abbiamo invece usato come sorgente il PC e come player Foobar2000, collegando il DAC attraverso l’ingresso USB.

 

IMPIANTO UTILIZZATO:

 

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  • Amplificatore integrato: AmAudio PA25 Reference S2
  • Letore CD: CambridgeAudio Azure 650c
  • Diffusori: ProAc Response D15
  • Cavi di potenza: Audioquest CV6
  • Cavi di segnale: Autocostruiti/Audioquest Viper
  • Cavi di alimentazione autocostruiti

 

 

ALCUNI CD UTILIZZATI:

 

  • Sara K - Hell or High Water SACD
  • Buena Vista Social Club
  • Erich Kunzel - The Great Fantasy- Adventure Album
  • Patricia Barber Companion XRCD2 format
  • Atlanta Symphony orchestra Carl Orff Carmina Burana Telarc
  • Eric Clapton - Unplugged
  • The Dark Side of the Moon SACD
  • Jazz at pawn shop XRCD

 


 

Test con sorgente esterna

 

La Xonar Essence One è stato inserito in un impianto composto da un integrato in classe A della AmAudio, da un lettore CD integrato della Cambridge Audio, dai diffusori  Response D15 della ProAc collegati all’amlificatore mediante i cavi di potenza Cv6 della Audioquest.

Il DAC della ASUS è stato collegato tramite cavo coassiale al sopracitato lettore CD e lasciato funzionare per parecchie ore  nei due giorni precedenti al test al fine di garantire un adeguato “rodaggio”. Successivamente, iniziando l’analisi con l’ascolto del CD di Sara K, possiamo apprezzare subito una buona naturalezza di riproduzione sul tutto il range delle frequenze riprodotte, sopratutto sul fronte del medio basso, con i bassi molto presenti, articolato ed estesi ma mai invadenti; volendo effettuare una comparativa, l’ascolto è stato molto simile alla resa che si ottiene utilizzando il mio solito player che sul versante digitale due chip WM8740 della  Wolfson in parallelo come DAC.

La scena sonora appare solo leggermente più ristretta in senso orrizzontale ma nulla di preoccupante, mentre se dal lato della presenza e articolazione sulle basse frequenze di certo la Xonar Essence One non difetta, dall’altro lato, sui medio alti, si ha l’impressione che manchi qualche particolare all’appello; sensazione che si conferma andando avanti con l’ascolto dei vari CD e facilitata dal veloce confronto con il Cambridge collegato contemporaneamente all’amplificatore. Tuttavia l’ascolto procede liscio senza nessuna fatica, soprattutto con musica rock o musica di grande impatto sonoro, dove la ASUS Xonar Essence One non si tira mai indietro restituendo grande impatto all’ascolto, sfoderando una dinamica invidiabile.

Le differenze di ascolto utilizzando materiale ben registrato rispetto ad altre schede dedicate per PC appare evidente e certo non ci vuole un orecchio molto allenato per capire di cosa si sta parlando, basterebbe un ascolto nello stesso impianto per capire quando suona la Xonar Essence One.

 


 

Test tramite USB

 

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Passando invece all’ingresso USB dove come sorgente, il DAC è stato collegato ad un PC con processore Intel Core i5, mainboard  con chipset P55 e sistema operativo Windows 7 Ultimate 64 bit,  installando gli ultimi driver della Xonar Essence One scaricabili dal sito ASUS. Abbiamo usato Foobar2000 come player ed impostato i driver ASIO (Audio Streaming Input Output), come output attraverso il pannello settings. I driver ASIO vengono installati automaticamente assieme ai driver USB del DAC nel PC.  Rimettendo gli stessi brani ascoltati in precedenza la cosa che balza all’occhio, anzi alle orecchie, in questo caso è una sorta di miglioramento generale nel suono soprattutto per quanto riguarda la trasparenza e i dettagli alle alte frequenze. Ora, a dispetto di quanto ascoltato prima con il collegamento in coassiale al lettore CD, qui non si stenta a credere alla veridicità dei dati sul rapporto segnale rumore dichiarati, in quanto il suono acquisisce ancor più una maggiore spaziosità e una più netta intellegibilità fra il macro e il micro-dettaglio, fermo restando tutto quello di buono fin qui detto per il collegamento all’ingresso coassiale. -Semmai con un aumento del dettaglio, si nota di più la neutralià del suono, dove magari alcuni preferirebbero avere maggiore “calore” sulle medie frequenze.

 

Anche sfruttando i pochi file a 192Khz reperibili in rete, si percepiscono bene le potenzialità dell’apparecchio dove la dinamica e la definizione rispetto ai normali CD è ben evidente su tutto lo spettro sonoro facendo fare al suono un deciso passo in avanti qualitativemente parlando,   

Sinceramente non ci saremmo aspettati questa differenza in termini di ingressi usati, forse dovuta alla differente qualità dei due receiver usati per le due tipologie di collegamenti. La differenza tra il collegamento coassiale ed USB non è abissale, ma è sufficiente per far passare il giudizio da buon acquisto ad ottimo affare come rapporto qualità prezzo. Considerando poi la presenza di un amplificatore integrato per cuffie ad alta impedenza e lo street price di circa 500€, la ASUS Xonar Essence One si rivela senza dubbio un ottimo acquisto.

 

Piccola nota per quanto riguarda la funzione selezionabile di sovracampionamento del segnale: attivandola, infatti, a nostro parere, si ha un restringimento della scena acustica e una diminuizine generalizzata del dettaglio, però di contro si ha un aumento della corposità sui medi; queste tendenze in alcuni generi musicali e certe registrazioni possono anche essere piacevoli, mentre con altri generi musicali la perdita di dettaglio e spaziosità fa preferire di lasciar disattivata la funzione.

 


 

Test con cuffie

 

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Purtroppo non avevamo cuffie “difficili” dal punto di vista della potenza necessaria: abbiamo utilizzato delle Sennheiser HD535 che fanno segnare un’impedenza nominale di 150 ohm. A parte questo dettaglio le cuffie hanno mostrato un ottimo comportamento anche con questo DAC; e quanto detto in precedenza per l’ascolto tramite diffusori può essere “fotocopiato” per il suono che si ottiene con queste cuffie, se non per due variabili. La prima riguarda il soundstage, che risulta forse più ampio, con una certa mancanza di calore sulle voci e in genere sulle medie frequenze; per il resto il dettaglio è riscontrato anche alle alte frequenze; il controllo e la discesa sulle basse non vengono a mancare. Ricordiamo che anche qui, come per lo stadio di uscita di linea c’è la possibilità di cambiare l’op-amp per il fine tuning. Dal lato pilotaggio possiamo dire che con le Sennheiser HD535 non siamo mai andati oltre le “ore 10” con il potenziomentro del volume, quindi i possibili acquirenti preoccupati di questo aspetto possono dormire sonni tranquilli.

 


 

Conclusioni

 

oro

Qualità Audio  4 stelle  In assoluto molto buona ma migliorabili ancora di più con qualche accortezza 
Possibilità Operative  5 stelle  Ingresso digitale ottico e coassiale, USB, uscite sbilanciate e bilanciate, amplificatore per cuffie ad alta impedenza, op-amp sostituibili: per questo prezzo non si può pretendere di più 
Rapporto Q/P  4,5 stelle - copia 2  Difficilmente si trova di meglio con queste caratteristiche. Il prezzo di listino di 500€ scende in alcuni shop a soli 380€ rendendo la Xonar Essence One il bridge ideale per chi vuole avvinarsi al mondo audio professionale 
Qualità  4 stelle  Costruita senza badare troppo all’economia per la fascia di appartenenza; qualche venialità rimediabile in una seconda versione che aspettiamo con ansia
Bundle  3,5 stelle  Si poteva risparmiare sul cavo RCA, ma migliorare la qualità del resto, come il cavo USB
Giudizio Complessivo  4,5 stelle - copia 2  Sicuramente un ottimo mix fra versatilità, qualità al giusto prezzo, con possibilità di miglioramenti per gli utenti smaliziati 

 

Sicuramente ASUS con il DAC Xonar Essence One ha fatto centro, soprattutto tenendo conto del fatto che è la prima volta che si cimenta in apparecchi di questo tipo, andando a confronttarsi con marchi con un pedigree sicuramente più nobile nel campo audio.

 

Questo apparecchio, oltre che per la sua versatilità, farà felici tutti quelli che in gergo informatico vengono chiamati “smanettoni” ovvero quelli che con incoscenza o con esperienza tecnica alle spalle modificano apparecchi per migliorarne le qualità. Qui ASUS mette a disposizione la possibilità di “rifinire” a proprio pacimento il suono che esce dal DAC sia per quanto riguarda l’uso come amplificatore per cuffia che per le uscite di linea; uscite fra le quali spiccano le XLR che in questo caso sembrano bilanciate sul serio data la costruzione dello stadio di uscita che dovrebbero fornire un miglioramento alla pulizia suono.

Dal lato pratico invece si può fare un plauso per la costruzione solida anche se poco pratica per impilare più dispositivi nel proprio impianto, data la forma ricurva del coperchio superiore. Come  già accennato, dei connettori RCA maggiormente distanziati permetterebbero di usare cavi con connettori anche di grosse dimensioni senza problemi. Un accorgimento di cui consigliamo l’implementazione per le prossime versioni.

 

Sul lato circuitale,  per essere pignoli, possiamo fare tre piccoli appunti: per prima cosa la qualità dei condensatori nella sezione di alimentazione anche rispetto al bel toroidale impiegato; come secondo appunto, la presenza dei due condensatori elettrolitici polarizzati sul percorso del segnale in uscita dove in altre realizzazioni non si trova nulla o l’uso di altri tipi di condensatori più “audio friendly”; infine un’ultima nota riguardante i potenziometri, non come qualità intrinseca ma come praticità d’uso l’utilizzo di un funzionamento a scatti preclude infatti una regolazione fine del volume desiderato. La regolazione del livello principale è ininfluente usando gli ingressi S/PDIF, mentre rimane sempre attivo da quello USB. E' auspicabile che in una ipotetica seconda versione dell’apparecchio sia inserito un bypass per tutti coloro che non necessitano del controllo volume.

 

 

Si Ringrazia Asus per il sample fornitoci

Igor Varisco

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