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AOC u3477Pqu; il 21:9 in versione maggiorata

Indice articoli

AOC u3477PquHo un 27 pollici WQHD e non potrei passare a un 29 pollici Ultra Wide, dato che andrei a perdere sia dimensioni fisiche che area di lavoro”. È un pensiero che non può non essere passato nella mente di chi vorrebbe cambiare il proprio monitor WQHD e allora ecco la versione XL che va ad aumentare la diagonale, arrivando a 34”, e  la risoluzione, con 3440x1440 pixel, mantenendo il rapporto 21:9.

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Nelle immagini che seguono si vuole semplicemente dare risalto al confronto che questo monitor può restituire rispetto a soluzioni più comuni. La tabella invece mostra l’aumento del numero di pixel tra le risoluzioni più elevate in termini percentuali, prendendo come base quella Full HD. Per questa tipologia di prodotti non vi è poi molta scelta, anzi a dire la verità ci sono solo due prodotti tra cui scegliere: l’AOC u3477Pqu (in recensione) e l’LG 34UM95, che non permette regolazioni ergonomiche complete (solo l’inclinazione), vantando però la presenza di una porta Thunderbolt. La stessa LG ha anche rilasciato il modello 34UM65, ma questo, pur mantenendo una diagonale da 34”, raggiunge la risoluzione massima di 2560x1080 pixel. Vi sono poi altri modelli da 34”, ma ci si riferisce a monitor curved, a cui abbiamo dedicato una discussione apposita.

C’è poco da girarci intorno. Come già abbiamo indicato nelle recensioni dei modelli da 29 pollici, i monitor 21:9 devono essere sfruttati per la loro larghezza e a maggior ragione per quelli da 34 pollici, che vantano un aumento della risoluzione orizzontale del 34% rispetto ai più comuni 2560x.

34 vs 27 34 vs 29

Risoluzioni

 


Specifiche tecniche

 

Specifiche tecniche

L’unica porta video in grado di raggiungere la risoluzione massima (3440x1440 a 60 Hz) è la DisplayPort. La porta DVI-D DL e la HDMI supportano al massimo la frequenza di 30 Hz alla più alta risoluzione, mentre la porta D-Sub arriva al massimo a 2560x1080 60Hz.

L’altezza misurata va da un minimo di circa 47 cm (con il pannello messo al minimo il punto più alto rimane il braccio di regolazione), fino a un massimo di poco più di 62 cm. Le restanti dimensioni corrispondono a quanto riportato in tabella.


Unboxing e bundle

Se non fosse ancora chiaro, AOC illustra anche sulla scatola la riproduzione di tre finestre affiancate sull’u3477Pqu. Non mancano altre informazioni generali abbastanza esplicative. Trattandosi di un monitor dalle generose dimensioni, e quindi anche un po’ pesante, sarebbe ben più comodo fare un’apertura sulla superficie maggiore e non in alto. Si costringe così l’utente ad estrarre tutto il contenuto rappresentato dai due grandi blocchi di polistirolo (scomodi da prendere) ed eventuali accessori potrebbero cadere. Anche se vi è un’illustrazione nella parte interna della scatola, non si cita il fatto che il braccio di regolazione e la base di appoggio sono posizionati all’esterno e questi potrebbero cadere facilmente una volta estratto il blocco interno. Si consiglia quindi di prestarvi attenzione.

Box 01Box 02

Prima di estrarre il monitor possiamo almeno tirare fuori subito quasi tutto il bundle, che nel complesso è composto da:

  • un cavo DisplayPort,
  • un cavo DVI-D DL,
  • un cavo D-Sub,
  • un cavo USB type-B to type-A,
  • un cavo di alimentazione,
  • un cavo jack audio,
  • CD contenente driver, guida e i soliti software,
  • quattro viti,
  • un piccolo panno per la pulizia.

Le specifiche tecniche riportano anche la presenza di un cavo HDMI che non abbiamo trovato.

Bundle 01 Bundle 03

La base di appoggio è dotata di quattro gommini ai lati e di quattro strisce circolari che fanno adesione sulla scrivania, permettendo a tutto il resto (base compresa) di ruotare. Questa volta bisognerà armarsi di un cacciavite per poter montare il braccio. Dapprima è bene poggiare il monitor su una superficie protetta e fissare il braccio di regolazione con le quattro viti fornite in dotazione attraverso i fori VESA 100x100 mm. Successivamente si potrà inserire la base tramite le guide e assicurarla con la vite da stringere con le dita.

 Mount 01 Mount 02Mount 03 Mount 04

 Bundle 02Bundle 04


Uno sguardo da vicino e analisi ergonomiche

Cornice interna “nascosta”, tasti nascosti e frame sottile argentato che riprende la parte inferiore del bordo e la base di sostegno; fa o non fa la sua porca figura questo AOC u3477Pqu? Il pannello AH-IPS è dotato di un rivestimento anti-riflesso di tipo leggero, in linea con alcuni modelli della tipologia VA, praticamente identico al Samsung S32D850T recensito nei giorni scorsi.

Monitor 01

La cornice totale sui tre bordi (esterna argentata sommata a quella interna) misura circa 13 mm, mentre quella inferiore è di circa 25 mm. L’aspetto è piuttosto pulito e i comandi OSD, rappresentati da cinque tasti fisici, sono posizionati sotto l’icona rappresentativa riportata sulla cornice riflettente. Il LED di stato è di colore blu in condizioni operative e rosso in standby; lo stesso non potrà essere disabilitato tra le funzioni del menù, ma non risulta fastidioso. Frame interessante anche per la base che è larga 30 cm e profonda 23 cm, ma tutta la struttura tende a lasciare molto facilmente le impronte.

Monitor 02 Monitor 03 Monitor 04

Nella parte posteriore, divisa in zone riflettenti e zona levigata, spicca il braccio di regolazione con il solito rivestimento argentato. Sullo stesso braccio è presente un raccoglitore di cavi fisso che può essere leggermente aperto solo per far passare i cavi. Nella parte laterale sinistra sono presenti due porte USB 2.0, due USB 3.0 (di cui una fast charge) e il connettore USB type-B per abilitare l’hub. Anche se laterale, il posizionamento rimane posteriore e l’accesso è scomodo, costringendo dunque l’utente a ruotare il monitor. Inoltre, trovandosi in un incavo, pendrive non particolarmente compatte potrebbero avere qualche complicazione di troppo. Abbiamo provato la Kingston DataTravel 100 G2 ed entra con un po’ di difficoltà, dato che le porte USB non sono inclinate.

Monitor 05

 

Monitor 06 Monitor 07

 

Monitor 08 Monitor 09Monitor 10 

Monitor 11 Monitor 12

All’altezza dei cinque tasti per il menù OSD è presente il pulsante di alimentazione e il connettore AC. Spostandoci verso destra incontriamo le porte di connessione e in ordine sono riportate: una porta seriale RS-232,  la DVI-D DL, la HDMI / MHL, la DisplayPort, la D-Sub e i due jack audio per i segnali in entrata e uscita.

Buone e relativamente semplici sono le regolazioni ergonomiche. Il pannello può essere regolato in altezza per 130mm, ruotato, inclinato da -5° a +24° e posizionato in configurazione pivot. Ad essere sinceri non pare proprio raggiungere un’inclinazione negativa e sembra partire da 0°; questa rimane la regolazione più dura da eseguire. Provando a girare con un dito la corona circolare sotto la base, questa effettua una rotazione di circa 160° (per lato), ma con il peso del monitor non si sente più quel piccolo “fermo” e lo si potrà continuare a roteare ininterrottamente. Con il display messo alla minima altezza misuriamo poco meno di 8 cm di distanza tra la scrivania e il bordo inferiore.

 Ergo 01 Ergo 02

Ergo 03 Ergo 04

Ergo 06

 

 


Prima accensione

L’AOC u3477Pqu  è stato collegato per il test a una scheda video GeForce tramite il collegamento DisplayPort. Alla prima accensione abbiamo provveduto a resettare i parametri a quelli di fabbrica. Con le impostazioni di default registriamo una luminosità di 288 cd/mq, luminosità del nero di 0,48 cd/mq, contrasto di 600:1, temperatura del bianco di 6300K e gamma del 2,1.

Setting def

Il range di luminosità è solo sufficiente dato che va da un minimo di 96 cd/mq a un massimo di 304 cd/mq. Il punto di minimo rimane un po’ alto ed è in parte il prezzo da pagare per avere una retroilluminazione con funzionamento DC (quindi flicker-free) e non PWM. La copertura dello standard sRGB è del 100% e per quello Adobe è del 78%, mentre il valore di Gamma1 ottiene un valore di 2,1, con temperatura del bianco di 6300K.

Per interpretare e comprendere i grafici qui riportati, se necessario, potete trovare informazioni al seguente link.

 Gamut def Gamma default gamma1

Temperatura def

La fedeltà cromatica nelle condizioni out-of-box risulta discreta, con un Delta-E medio di 2,42.

Potremmo riassumere una scala di giudizio secondo quanto segue:

  • Delta-E < 1 il risultato è eccellente;
  • Delta-E < 2 il risultato è buono;
  • Delta-E < 3 il risultato è sufficiente;
  • Delta-E > 3 la riproduzione è inaccurata 

Fedeltà gamma1

 


Funzioni del menù OSD

Il menù OSD rimane sempre il medesimo e sinceramente non è tra i più belli, anche se vanta una discreta organizzazione. A colpire è più che altro la dimensione; è davvero enorme! Il primo dei cinque pulsanti permette di switchare tra le porte video, segue il tasto Clear Vision (diminuisce la sfocatura sui contorni), poi il bilanciamento del volume degli speaker interni e infine il tasto per accedere al menù completo. Il quinto e ultimo tasto è quello per l'alimentazione.

OSD 01

Si accede come prima opzione al tab Luminosità, dove, tra le altre cose, si può scegliere tra tre valori di gamma e regolare l’overdrive su quattro livelli: disattivato, debole, medio (di default) e forte. In Eco mode si può scegliere la modalità di visione che va ad agire solo sulla luminosità: Standard (livello personalizzabile), Testo (20), Internet (40), Giochi (60), Film (80) e Sport (100).

OSD 02OSD 03

A seguire, in Conf. colore, si potrà regolare la tonalità del colore; solo quella utente permette di poter agire sulla terna RGB. Miglior. Immagine crea un riquadro con livelli di luminosità e contrasto personalizzabili. Magari sarebbe stato più comodo fare l’operazione inversa, ovvero andare ad agire all’esterno del riquadro, così da poter oscurare le zone di contorno a un video in riproduzione, cosa che fanno alcuni player video online.

OSD 04OSD 05

Dopo le impostazioni personalizzabili del menù OSD si ha accesso alle funzioni PiP e PbP. Le funzionalità permettono tante opzioni di modifica e inoltre non si avranno problemi tra le scelte delle porte video, dato che entrambe non hanno restrizioni per quanto riguarda la porta primaria e secondaria.

PiP e PbP

Nel tab Extra si può agire sull’aspect ratio a seconda del segnale d’ingresso. Sono presenti le seguenti modalità; Intero (estende a schermo intero la riproduzione), Wide (16:9 o 16:10), Quadrato (4:3 o 5:4), Movie 1 (overscan alto del 9% e basso del 9%), Movie2 (overscan alto del 9% e basso del 17%) e 1:1 (rispetta il numero di pixel del segnale in entrata).

OSD 06

I software a corredo sono già noti e li abbiamo mostrati in occasione di recensioni passate. Oltre al manuale e il profilo ICC, sono presenti i-Menù (in pratica l’OSD gestibile con il mouse), e-Saver (gestisce l’alimentazione) e Screen+.

e-saver screen

Screen+ aiuta nella suddivisione delle finestre operative sul desktop. Le possibilità di scelta sono raccolte nel menù raggiungibile tramite l’icona presente nella barra degli strumenti, ma non possono essere personalizzate. Scelta la configurazione, si potranno trascinare i programmi aperti nelle apposite aree. Il software purtroppo ha un riconoscimento limitato e diversi file/software non vengono posizionati automaticamente nei riquadri scelti. Qualche esempio? Il browser Chrome sì, IE no, Gimp2 no, software Adobe (Reader, After Effects, Premiere) no, pacchetto Office no, Skype sì, Audacity sì, uTorrent sì, Movie Maker sì, cartelle di sistema no e così via.

 i-menu 01 i-menu 02 i-menu 03i-menu 04 i-menu 05 i-menu 06

  


Creazione del profilo colore

Prima di procedere alla calibrazione del AOC u3477Pqu tramite la sonda colorimetrica Datacolor Spyder 4, abbiamo analizzato il risultato degli altri setting disponibili per quanto riguarda il gamma e la temperatura del bianco. 

Gamma Temperatura 

I tre setting del gamma rimangono bassi, ma il valore di Gamma1 è quello che manifesta un minor discostamento dall’andamento di riferimento. Per la temperatura invece preferiamo il setting Utente, che oltre ad essere uno dei più vicini al valore di riferimento, permette anche di poter agire sulla terna RGB.

Con i valori di riferimento impostati come al solito, luminosità di 120 cd/mq, gamma di 2,2 e temperatura di 6500K, abbiamo ottenuto il seguente risultato abbassando la luminosità fino a 10.

È possibile installare il profilo colore scaricando il file dal seguente link

Setting calib

Il contrasto rimane un po’ basso, ma non è distante da altri prodotti come sarà più chiaro guardando la comparazione nella pagina successiva.  Pressoché identico l’andamento della curva gamma e la temperatura del bianco. Il valore medio del Delta-E passa da 2,42 a 1,24. 

Gamut calib Gamma calib

 

Temperatura calibrata

Fedeltà calib

 


Confronto tra i monitor testati

Raccogliamo nelle successive tabelle i risultati dei monitor fin qui recensiti, sia nelle condizioni out-of-box e sia dopo l’avvenuta calibrazione.

Nero defaultNero calib

Contrasto defaultContrasto calib

Fedeltà defFedeltà calib

 

 


AOC u3477Pqu in test

Colour banding

Come primo test abbiamo verificato la presenza del classico fenomeno del colour banding, ovvero delle bande di colore sulle sfumature, con diverse tonalità. Il monitor ha una profondità del colore a 8-bit con FRC (Frame Rate Control) e non si evidenziano problemi per le gradazioni.

 Colour Banding 01 Colour Banding 02Colour Banding 03 Colour Banding 04

 

Uniformità

Suddividendo lo schermo in nove rettangoli, abbiamo misurato con il colorimetro l’uniformità della luminosità e dei colori. La differenza massima registrata è risultata pari all’8%, con una media del 4,4%, per quanto riguarda la luminosità, mentre per il colore, il Delta-E maggiore è stato di 1,2, con una media dello 0,8. Sono tra i risultati migliori riscontrati.

Uniformità luminosità Uniformità colore

Abbiamo inoltre catturato due immagini con una schermata nera al buio con diverso tempo di esposizione della fotocamera. L’immagine di sinistra riporta la situazione più simile riscontrabile a occhio nudo, mentre quella di destra ha una sensibilità maggiore alla luminosità.

 Backlight 01 Backlight 02

A una distanza di circa 80 cm, si ha già una percezione diversa che a 150 cm dal monitor. La vicinanza porta a vedere i lati del monitor a un angolo maggiore e questi tendono a manifestare un po' di glow (vedi sotto). Posizionandosi frontalmente ai quattro angoli, non si avverte alcun effetto bleeding, o comunque in maniera inferiore a quanto mostrato in queste immagini. Senza confondere quindi i due fenomeni (bleeding e glow), possiamo dire che l'uniformità è davvero molto buona. Di seguito inseriamo un video che dovrebbe aiutare a farsi un'idea migliore.

http://www.youtube.com/watch?v=q6w4Rbiahh4

 

Angoli di visione

In questo test andiamo a valutare la deviazione colorimetrica all’aumentare dell’angolo di visione per i quattro lati. In questo test prevalgono in genere i display a matrice IPS e PLS; seguono i VA e infine i TN. L’aspect ratio mette in difficoltà la riproduzione all’aumentare dell’angolo, ma data la presenza di un pannello AH-IPS, bisogna arrivare ad angolazioni di non utilizzo per notare delle variazioni.

Angoli di visione

Con un’immagine completamente nera, il classico IPS-glow è visibile anche in questo pannello. La tendenza del colore vira con il classico bagliore e abbiamo appena visto che si può riscontrare tale fenomeno già dalla posizione frontale agli angoli del display.

Glow

Reattività

Per testarne la reattività abbiamo utilizzato il software PixPerAn (macchinina) e il tool presente su TestUfo.com. Per i vari setting di overdrive disponibili nell’AOC u3477Pqu, Disattivato, Debole, Medio e Forte, sono state catturare dieci foto con la fotocamera impostata con ISO 3200 e tempo di esposizione di 1/350 sec. Per il test ufo abbiamo riportato il risultato medio, mentre per l’auto vengono confrontati il risultato migliore e peggiore dei 10 scatti.

Risp 01 Disattivato Risp 02 DeboleRisp 03 Medio Risp 04 Forte

Reattività

Come abbiamo anche riscontrato con l’AOC q2963Pm, i passaggi tra un setting e l’altro non sono affatto marcati, seppur si evince una certa differenza tra le opzioni più distanti. L’opzione Forte non manifesta il reverse ghost (quasi mai apprezzabile il fantasma scuro), ma lascia comunque un alone appena percettibile e diverso dalle altre opzioni. In game di certo questo non  è riscontrabile e le due opzioni più prestanti (Medio e Forte) rimangono quelle consigliabili e sufficienti per il gaming.

 


Analisi sul campo

Nel corso dei nostri test andiamo a valutare anche il comportamento generale del monitor nelle classiche funzioni di utilizzo e quindi andiamo a stilare un piccolo resoconto che non può essere immune da considerazioni anche soggettive.

Al momento è il monitor dalla più alta risoluzione provato e lavorare sul desktop è comodissimo. In altezza abbiamo 1440p, soddisfacente per la maggior parte dei documenti e programmi, ed è possibile avere tre finestre affiancate con larghezza di quasi 1150 pixel per ognuna. Lo spazio insomma non manca e chi ha a che fare con più finestre attive, ne troverà un sicuro giovamento. In prima pagina abbiamo riportato alcune informazioni che dovrebbe far capire la differenza dell’area di lavoro. Un software di gestione delle finestre migliore aiuterebbe non poco l’utente. È un peccato che Screen+ non riconosca software molto importanti e utilizzati come Office e file PDF (adattati manualmente nello screen).

Screen desktop

Già detto e ridetto. I film rispettano il formato nativo e sono visualizzati a schermo interno, avendo così il vantaggio di compensare una eventuale uniformità non brillante, vista l’assenza delle barre nere orizzontali. Avendo a che fare con un 1440p, i video a 1080p subiranno un upscaling per adattarsi, ma a meno di non stare a 10 centimetri dal display, sempre che non abbiate intenzione di rinforzare la tintarella estiva, alla distanza di visione non ci si accorgerà della differenza.

Movie

Per il gaming la fa da padrone l’aspect ratio e la dimensione. Sono questi i punti dove si ha il vantaggio di avere a che fare con un 34” 21:9 rispetto alle altre soluzioni, ma se cercate le prestazioni in termini di reattività con un game molto rapido, non dovreste avere grandi aspettative. Il videogiocatore medio, soprattutto con l’utilizzo di titoli non frenetici, non avrà di che lamentarsi, avendo comunque a disposizione un monitor per giocare dalle prestazioni soddisfacenti.

Nel video abbiamo registrato un po' di gameplay con GRID Autosport e Cysis 3.

http://www.youtube.com/watch?v=T_5o_tsBz5Q

AOC ha inserito due speaker audio da 3W nell’u3477Pqu. L’audio esce dalla paratia posteriore e la qualità è scadente, come in genere sono queste soluzioni. Il volume è soddisfacente e non serve arrivare al massimo per poter sentire qualcosa, ma di certo va affiancato un sistema audio dedicato; casse o headset che sia.

Game

Il funzionamento della retroilluminazione appare sempre DC (flicker-free) e non si verifica mai il flickering, neanche con la luminosità impostata al minimo. Uno dei punti negativi dei LED a funzionamento DC (non PWM) è quello di non poter scendere molto con la luminosità ed è per questo che alcuni produttori optano per un funzionamento di tipo PWM sotto una certa soglia; in sostanza si tratta di un funzionamento ibrido, come abbiamo visto in altri modelli già recensiti. All’atto pratico però vediamo come altri monitor, pur mantenendo un funzionamento flicker-free in tutto il range, riescono a scendere maggiormente con la luminosità. Un esempio è il BenQ BL3200PT che arrivava fino 58 cd/mq.

 


Conclusioni

 

oro

 

Prestazioni

4 stelle - copia

Prestazioni sufficienti con i videogiochi, senza infamia e senza lode. I salti tra un livello di overdrive e l'altro non sono risultati marcati.  

Qualità

4,5 stelle - copia

Calibrazione di fabbrica non brillante. Con il profilo migliora, ma anche se rimane nella parte bassa delle nostre tabelle in quasi tutti i parametri, le differenze rimangono risibili. Gli angoli di visione non sono un problema e l’uniformità è ottima, ma si incorre nell’IPS-glow.

Ergonomia

4,5 stelle - copia

È uno dei punti migliori del monitor. Ci sono tutte le porte video più comuni, buone sono le regolazioni, presenti speaker integrati e hub USB. La posizione di quest’ultime è discutibile.

Prezzo

4 stelle - copia

Il prezzo consigliato da AOC è di 889 euro, ma il costo su strada non è lontano dagli 800 euro.

Complessivo

4,5 stelle - copia

 

 

Il formato 21:9 è forse una di quelle cose che o si ama o si odia, ma la cosa più importante è capire se nell’utilizzo tipico si è in grado di tirare fuori il meglio dall’AOC u3477Pqu. Abbiamo già parlato in abbondanza della possibilità di avere più finestre attive dalle dimensioni non minimali, ma se prendiamo per esempio un software di editing video, avere una barra temporale il più grande possibile senza essere costretti a scorrere da una parte all’altra, rende il lavoro decisamente più comodo. Questo è solo un esempio, ma è possibile farsi un’idea considerando che ci sono 1280 pixel in più in orizzontale rispetto al più famoso WQHD (2560x); in pratica quelli di un monitor da 17”. I film sfruttano appieno l’aspect ratio, anche se è necessario un upscaling. Il nostro esemplare non ha problemi di bleeding, ma a meno di importanti fasci luminosi, l’assenza delle barre nere fa sì che l’eventuale difetto durante la visione non sia particolarmente visibile. Nonostante le mie scarsissime performance, giocare con un monitor del genere è molto coinvolgente, anche se come ci aspettavamo non è di certo un campione nella reattività.

Monitor 14

Per game ad alti livelli e frenetici, il consiglio è di guardare altrove; per un utilizzo più saltuario, dove non si è alla ricerca di alte prestazioni e si preferiscono titoli meno adrenalinici, con l’u3477Pqu il divertimento è assicurato. L’aspetto ultra wide ha però un inconveniente; i lati vengono visti a un discreto angolo e anche se non si avvertono variazioni della tonalità, quando viene riprodotta una schermata molto scura (come ad esempio in una scena gaming) si può apprezzare un po’ di glow (bagliore). In parte si può ovviare allontanandosi dal monitor. Trattandosi di un 34”, giocare a un metro di distanza (o anche più), non è un problema; sempre che ve ne sia la possibilità nella postazione.

La disponibilità era attesa per settembre, poi è slittata a ottobre. L’AOC u3477Pqu dovrebbe arrivare sugli scaffali tra la fine di ottobre e la prima parte di novembre a un prezzo di circa 800 euro.  Il monitor, rispetto alla concorrenza del solo LG 34UM95, si colloca leggermente al di sopra in termini di costo d’acquisto. D’altra parte l’AOC presenta una buona ergonomia, il che è un valore aggiunto di non poco conto. Una maggiore attenzione alle porte USB magari avrebbe evitato qualche spiacevole inconveniente.

 

Pro

  • Tanto spazio comodo
  • Uniformità

 

Contro

  • Porte USB un po’ scomode
  • Luminosità minima un po’ alta (95 cd/mq)
  • Software Screen+ poco efficiente

Si ringrazia AOC per il sample fornito.

Andrea Fanfani

Corsair

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