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Akasa Venom Vodoo, la potenza di due Viper - Akasa Venom Vodoo: analisi strutturale

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Akasa Venom Vodoo: analisi strutturale

 

 

Il dissipatore presenta sei heatpipe aventi la classica struttura ad U, con un diametro di sei millimetri. La superficie dissipante è caratterizzata da 45 lamelle in alluminio ripartite in un’unica torre. Notiamo delle rientranze centrali triagolari che formano una mezzaluna dentellata e concava, sul lato di entrata dell’aria. Nel lato opposto invece è presente una struttura convessa, sempre avente queste rientranze triangolari.

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Nella parte superiore c’è una copertura di plastica dura con il logo Akasa sovrapposta ad una copertura a griglia metallica con colorazione gialla, tutto ciò conferisce un aspetto molto aggressivo e davvero di impatto. Il radiatore presenta delle lamelle sufficientemente spaziate (spesse 0.5mm e spaziate 2mm), di modo che il flusso d’aria non venga eccessivamente ostruito. Con questa struttura ci sono pochissime zone morte dove l’aria non riesce a passare, precisamente dietro ognuna delle heatpipe; in linea teorica potrebbe venire a formarsi un piccolo triangolo non areato, ma comunque è un discorso valido per una buona parte dei dissipatori attualmente in commercio quindi nulla di preoccupante. Le heatpipes sono in rame e le alette in alluminio.

 

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La base presenta una struttura a contatto diretto, HDT, quindi in linea teorica ciò dovrebbe portare a un migliore scambio termico tra la base e le heatpipes. Ciò però ovviamente dipende dall’ampiezza dell’IHS della CPU, il che significa che ovviamente più è grande la CPU stessa e più verrà sfruttato il dissipatore. In questo caso, date le ottime performance non ci saranno problemi, anche se non aderiranno perfettamente tutte e 6 le Heatpipes. La porzione basale, pur non essendo lappata a specchio, presenta un’ottima finitura. Unica nota negativa è lo spessore da 2mm interposto tra ogni Heatpipe. Ciò in parte compromette lo scambio di calore e fa perdere superficie dissipante alla base di contatto. Purtroppo non è possibile quantificare la gravità del problema, ammesso che di gravità si possa parlare. Siamo certi che questa caratteristica tecnica sia stata affrontata dagli ingegneri di Akasa, anche perché vedendo i risultati complessivi è palese che questo presunto problema, semplicemente non esista (o sia nella pratica ininfluente). Ricapitolando la base è di buona fattura ma poteva essere migliore.

 

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Più che altro, data la larghezza dell’IHS di una CPU 1366 dobbiamo precisare che forse le ultime due Heatpipe non lavorano al massimo della resa e ciò in parte compromette le performance, questo significa che con altre CPU meno grandi la situazione potrebbe leggermente peggiorare. Comunque sia ciò non presenta un probema eccessivo, come vedremo nei risultati e siamo certi che non vi deluderà. Probabilmente il Venom Voodoo è stato progettato anche pensando alle generose dimensioni delle CPU LGA 2011.

 

 

Per quanto riguarda le ventole, invece, la situazione è decisamente buona. Il dissipatore di Akasa include due ventole della serie Viper, con motivo S-Flow che, secondo quanto riportato da Akasa, può aumentare, a parità di RPM, la pressione statica ed il flusso d’aria di circa il 30%. Oltre alla tecnologia S-Flow, non sono presenti altri accorgimenti tecnici sul profilo delle pale per ridurre turbolenze. Ottimi davvero i valori di CFM e rumorosità: il rapporto prestazioni/dB è decisamente interessante. Le caratteristiche tecniche sono riportate nel precedente schema a pagina tre ma precisiamo che l’aspettativa di vita si attesta sui 5.7 anni ovvero 50.000 ore. Sono inserite all’interno di una struttura di plastica molto rigida, che contiene gommini e viti lunghe antivibrazione, quindi la rumorosità verrà diminuita grazie al disaccoppiamento tra radiatore e ventole. Se dovessimo valutare le ventole Akasa Viper in decimi, la votazione sarebbe nove. Le ottime prestazioni del Venom Voodoo sono in parte vincolate alla configurazione Push/Pull, ma anche utilizzando una sola ventola le prestazioni potrebbero essere elevate. E’ quindi ottimo il sistema di fissaggio delle ventole, veramente facile e veloce l’installazione o smontaggio e soprattutto molto stabile. Non c'è cosa peggiore di un sistema che non sia in grado di tenere ben salde le ventole al dissipatore, non è questo il caso, però dobbiamo dire subito che non sarà possibile adottare moduli aventi un dissipatore a profilo alto sul primo slot delle RAM.

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Una delle caratteristiche fondamentali di questo modello Venom Vodoo è appunto la poliedricità dell’utilizzo. Grazie alla sua struttura, sia delle heatpipe che della tipologia delle ventole utilizzate, è stato possibile ottenere performance interessanti addirittura in una configurazione con doppia ventola a 1000RPM. Purtroppo non sarà possibile una configurazione fanless con un Core i7 920, tuttavia non si può certo considerare come una mancanza. Notevole anche la solidità strutturale, grazie alle  lamelle applicate a pressione sulle heatpipe, quindi non saldate. Altra caratteristica interessante è la disposizione delle heatpipe stesse nella zona di contatto alla base e, conseguentemente, il posizionamento accoppiato nell’interno del dissipatore. A differenza di altre marche concorrenti, tipo Thermalright, qui non viene adottata nessuna curvatura della base di contatto, utilizzata di solito per ovviare al problema dovuto al socket di ritenzione Intel.

 

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Cosa possiamo aspettarci quindi da questo dissipatore? Ottimi risultati, rumorosità contenuta ed un’estetica molto soddisfacente.

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