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Antec Kulher H2O 920, dissipatore a liquido integrato ad alte prestazioni - Air cooling, liquid cooling o un mix tra i due?

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Air cooling, liquid cooling o un mix tra i due?

Per anni abbiamo assistito all’evoluzione dei dissipatori ad aria, caratterizzati da sistemi di raffreddamento sempre più sofisticati, in grado di smaltire il crescente calore prodotto da CPU sempre più potenti. L’introduzione delle heat pipes nei dissipatori ad aria ha costituito una grande svolta, consentendo di ampliare notevolmente la superficie dissipante. Ciò ha portato allo sviluppo di dissipatori sempre più grandi, di conseguenza spesso anche ingombranti e pesanti.

Gli utenti più esigenti si sono quindi rivolti a sistemi di dissipazione a liquido, in grado di fornire prestazioni molto più elevate rispetto ai classici dissipatori ad aria. Dedicato inizialmente a pochi appassionati, i sistemi liquid cooling erano spesso creati con componenti artigianali. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una rapida diffusione sul mercato di componenti per il liquid cooling, realizzati da aziende con un alto know-how che ha permesso un notevole miglioramento delle prestazioni dei primi impianti artigianali. Benché le prestazioni siano molto elevate, il liquid cooling presenta due grossi scogli per gli utenti: il prezzo, generalmente molto elevato per un sistema completo di qualità, e il montaggio, piuttosto difficoltoso sia per la scelta dei componenti adatti, sia per il riempimento dell’impianto in modo sicuro e privo di perdite. Il rischio di fuoriuscita del liquido infatti è un buon deterrente per chi si accinge per la prima volta a montare un impianto.

Ecco quindi la nascita dei sistemi a liquido all-in-one, che sfruttano i principi del liquid cooling per offrire sistemi completi, facili da installare e che non necessitano la consueta manutenzione richiesta dagli altri impianti a liquido. La pompa viene così integrata nel waterblock a contatto con la CPU, la vaschetta eliminata e il corpo pompa+waterblock collegato ad un radiatore di modeste dimensioni (generalmente 120x120mm). L’utente non dovrà quindi far altro che montare il waterblock sulla CPU e il radiatore in un alloggiamento per ventole del case. Il sistema sarà pronto per il funzionamento non appena collegato all’alimentazione. Purtroppo, seppure il principio di funzionamento sia del tutto simile a quello dei sistemi a liquido assemblati dall’utente, i componenti di ridotte dimensioni ne riducono inevitabilmente le performance. Per compensare la perdita di prestazioni spesso le aziende installano ventole ad elevato regime di rotazione, ottenendo però sistemi più rumorosi rispetto ai tradizionali impianti a liquido e rispetto alla maggior parte dei dissipatori ad aria. Le prestazioni risultano spesso comparabili o poco superiori rispetto a quelle dei migliori dissipatori ad aria.

 

Perché quindi acquistare un sistema a liquido all-in-one?

Il maggior vantaggio è probabilmente quello dello scarso ingombro nel case, sia rispetto agli impianti a liquido tradizionali, difficili da integrare in un case di modeste dimensioni, sia rispetto ai dissipatori per CPU più grandi. In particolar modo, la vicinanza degli slot delle RAM al socket, crea spesso problemi di incompatibilità tra dissipatori a torre e moduli di RAM con sistemi di dissipazione ad alto profilo. Questo problema è particolarmente evidente nelle nuove piattaforme con socket Intel LGA 2011, in cui i moduli di RAM sono disposti su entrambi i lati. Intel stessa ha recentemente proposto un dissipatore a liquido all-in-one al fine di evitare questi problemi di compatibilità. Un altro vantaggio, seppure marginale, dei dissipatori a liquido rispetto a quelli ad aria è, appunto, la presenza del liquido refrigerante stesso. Vi sembrerà ovvia una frase del genere ma analizziamola attentamente ! Avere un sistema di dissipazione a liquido comporta che l’efficienza del sistema sarà legata anche alla temperatura del liquido all’interno dei tubi e del waterblock. Questo comporta che con un’elevata temperatura ambiente sistemi del genere avranno temperature più stabili, meno elevate e con una curva di crescita meno marcata rispetto a soluzioni ad aria arrivate vicino al collasso termico. Ciò è dovuto generalmente all'inerzia del sistema, che grazie al liquido refrigerante tende ad assorbire meglio dei transitori in cui la potenza da dissipare è maggiore.

Un altro svantaggio dei dissipatori ad aria è spesso l’elevata altezza, che può creare problemi in case di dimensioni ridotte. I sistemi a liquido all-in-one generalmente possono invece essere installati in praticamente tutti i case in cui è presente una griglia per una ventola da 12cm posteriore.

 

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