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Recensione Canon EOS-1D Mark III - Il Mirino e l'Autofocus

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Il Mirino e l'Autofocus:

008_Ottava-immagineAnche con il mirino, intercambiabile per i vari tipi di applicazione, nulla è stato lasciato al caso.Qualsiasi informazione è “a portata d’occhio”! Con una copertura del 100% del campo visivo si ha una piena visione dell’inquadratura, inoltre i due display, dotati di parametri e impostazioni, permettono di sapere sempre informazioni come: Modalità di misurazione esposimetrica, Modalità di scatto M, TV, AV, P, Blocco AE, Icona Flash, sincronizzazione flash alta velocità (con questo otturatore il sincro arriva a 1/300) e blocco esposizione flash, Velocità otturatore, apertura diaframma, compensazione esposizione e bilanciamento del bianc e la luce di conferma messa a fuoco. Scopriamo anche due novità, quanto mai gradite, come il numero di scatti rimanenti sui supporti di memorizzazione e il valore ISO impostato.
ll display verticale indica il livello di carica della batteria, il tipo di file che si salva sulla scheda e l’indicatore di esposizione ,che all’occorenza assolve altre funzioni come l’indicazione della lettura multispot e dell’esposizione flash.
Al centro del mirino e con buona copertura, trova posto lo schermo di messa a fuoco automatica;:area estesa con 19 punti AF primari a croce (sensibilità fino a f 2.8 per individuare soggetti poco contrastati o in situazioni di scarsa luminosità) e 26 secondari di assistenza per una migliore precisione.
Grande efficienza e velocità dell' autofocus e del sistema di tracciamento, come si nota soprattutto su scene in movimento in modalità AI-SERVO.

009_Nona-immagine

I punti autofocus sono selezionabili anche singolarmente per una migliore gestione dei soggetti, soprattutto quelli decentrati, che hanno, inoltre, la possibilità di interagire con il sistema di misurazione, impostando la lettura SPOT per ogni sigolo punto AF attivo.

La misurazione esposimetrica si può effetuare in quattro modalità:

  • Valutativa.
  • Media passante al centro
  • Parziale.
  • Spot

010_Decima-immagineCome evidenziato dal grafico, i vari gradi di sensibilità di lettura risultano suddivisi in 63 zone utilizzate completamente per effettuare l’esposizione valutativa, fino ad arrivare ad una misurazione precisa su singolo punto per quella Spot.
Vogliamo ricordare, come già accennato, la lettura MULTISPOT. Noi lo riteniamo uno strumento molto valido, ma poco utilizzato, che dà modo di operare più letture sulla scena e di fermarle con il tasto FEL (vicino al pulsante di scatto), visualizzando nel display del mirino, in corrispondenza dell’indice dell’indicatore di esposizione, in modo da avere un controllo totale in situazioni di luce difficile o di forti contrasti tonali.
Per concludere, vogliamo parlare anche del Picture Style, ora con accesso diretto tramite un pulsante sul dorso della fotocamera. Sei impostazioni  disponibili offrono un facile controllo sui parametri di elaborazione delle immagini, per produrre un effetto diverso in base allo stile selezionato, per intensificare i colori in caso di panorami, toni più morbidi per il ritratto, neutra e immagine fedele invece riproducono i colori in modo naturale per una rielaborazione in post produzione, monocromo permette infine di emulare le pellicole in bianco e nero. All'interno di ogni preselezione è anche possibile regolare nitidezza, contrasto e saturazione.

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